Nonsource:Omaggi poetici a Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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svuotò le (nostre) tasche e tacque
svuotò le (nostre) tasche e tacque
con la sua cricca assidua
con la sua cricca assidua
cadde, risorse e giacque (magari! ma non ci sono speranze: come tutti i politici italiani è un Highlander.)
cadde, risorse e giacque<ref>magari! ma non ci sono speranze: come tutti i politici italiani è un Highlander.</ref>
due anni nella polvere
due anni nella polvere
quattordici sul cazzo.
quattordici sul cazzo.
Dalle alpi a Lampedusa
Dalle Alpi a Lampedusa
dal Piemonte alla Sicilia
dal Piemonte alla Sicilia
Quel nano si arricchì
Quel nano si arricchì
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al massimo imbroglione
al massimo imbroglione
e diffondiam senza villania
e diffondiam senza villania
la verità su nonciclopedia.
la verità su Nonciclopedia.
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anche negarono i fati
anche negarono i fati
il tuo governo. Ahi come,
il tuo governo. Ahi come,

come passato sei,
come passato sei,
caro pelato dell'età mia nova,
caro pelato dell'età mia nova,
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dei falsi brogli e della Sinistra giusta
dei falsi brogli e della Sinistra giusta
parlasti invano</poem>
parlasti invano</poem>

== A Silvio#2 ==
<poem>Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita iniziale
quando il contante fluiva
nei tuoi conti cifrati e furtivi
e tu, lieto e colluso, dal limitare
di legalità uscivi?

T'amava le elvetiche
banche,e i tuoi seguaci attorno,
pel tuo perpetuo versamento,
allor che all'operetelevisive intento
confidavi a Bettino e Marcello
di quel chiaro avvenir che in mente avevi
Eran gli anni ottanta: e tu solevi
così comprare il governo.

Cesare gli studi leggiadri
talor lasciando con le mazzette adatte
che nella repubblica prima
si spandean con gran arte,
e dai cassetti del paterno banco
porgean gli assegni al suon della tua voce,
alla mano veloce
che li infilava nella capiente tela.
Miravi all'etere intero,
ai legami con soci corrotti,
al governo da lungi, e quindi al colle.
Lingua mortal non dice
come fondasti l'impero.

Che stallieri trovavi,
che alleanze ai tuoi albori, o Silvio rio!
Come allor t'ignorava
la confindustria e l'Avvocato!
Or appoggiatoda cotanta gente
un delirio ti prende
furioso e spudorato
e ti preme abolir la Magistratura.

O Procura, o Procura
perche non lasci poi
che faccia quel che vuol? Perchè di tanto
impegni i togati tuoi?

Tu pria che il Pubblico gli elargisse il governo
da lui era incoraggiata e spinta,
t'illudevi, o tenerella. E non vedevi
il fior dei legati suoi,
aggrediti al core.

Le dolci lodi del padan cialtrone
e dei fascisti nostalgici e corrivi;
né teco i Compagni di un dì, più vivi,
agiran con passione.

Anche peria tra poco
la lbertà ché dolce. Pochi anni e poi,
uccideran gli avvocati
la democrazia. Ahi come,
come distruggi Lei,
ch'era compagna dell'Italia ancora,
or massacrata, geme!
Questo è quel mondo? Questi
gl'impegni promessi ai dementi,
onde firmasti un contratto d'assieme?
Questa la sorte dell'italiche genti?
Se continua il tuo ministero,
con la Lega e i fascisti per mano,
l'Italia intera, in una tomba ignuda,
porterai col tuo piano.


== Poesiola ==
== Poesiola ==
<poem>Vorrei che si erigesse un monumento,
<poem>Vorrei che si erigesse un monumento,
al cavaliere Silvio Berlusconi,
al cavaliere Silvio Berlusconi,
per vederlo sorridere,contento
per vederlo sorridere, contento
mentre in testa gli cacano i piccioni;
mentre in testa gli cacano i piccioni;
ed anche i cani, fermandosi un momento,
ed anche i cani, fermandosi un momento,

Versione delle 17:15, 7 mar 2013

Silvio Berlusconi è fonte inesauribile di ispirazione del genio poetico italico (ed anche internazionale). Per brevità ripotiamo qui solo alcune delle infinite opere che Gli sono state dedicate.

Ecco come è stata festeggiata la caduta del suo governo.

Alessandro Manzoni-15 Maggio

Ei fu. Signore ignobile,
dato il mortal arrivo,
stette la maggioranza immemore
orba di tanto cospiro,
così percossa, attonita
l'Italia al Ponzio sta
muta pensando all'ultima
ora dell'uom banale;
né sa quando una simile
ombra di man mortale
la sua povera terra
a derubar verrà.
Ricco di servio encomio
e di codardo oltraggio
l'Italia si commosse (per la felicità)
al cader di tanto raggio
Lui folgorante in solio
svuotò le (nostre) tasche e tacque
con la sua cricca assidua
cadde, risorse e giacque[1]
due anni nella polvere
quattordici sul cazzo.
Dalle Alpi a Lampedusa
dal Piemonte alla Sicilia
Quel nano si arricchì
e rese la fam diffusa.
Fu vera gloria?
Ai poveri (sempre noi) l'ardua sentenza.
Noi chiniam la fronte
al massimo imbroglione
e diffondiam senza villania
la verità su Nonciclopedia.

Sfogliando il dizionario, sotto la voce "Somiglianza inquietante", ci si può imbattere in questa immagine.

Preghiera Cattolico-forzista

Silvio, nostro esempio di folkore
rimetti a me ogni tuo dolore
fisico e finanziario
come fai tu, con leggi Sante
nel tuo interesse assai conflittuario.

Canto popolare fiorentino

Se più di Silvio ardisci,
se più di Lui voi fare
allora rinsavisci!
Puoi più di Lui cacare?

E più di lui querele
esporre ai magistrati?
Più lifting, più trapianti?
più di lui dir cazzate?
e Mediaset imporre
agli itali inculati?

Più lagrimar, più eterni pianti?
Meno alto, in dignità e statura;
più esile fece la costituzione
la sua e quella del Bel Paese.
Torse il sorriso in eterna bruttura,
nemici tutti mise in prigione
pur Santiligheri a punirlo s'arrese.

Preghiera

Santino di Silvio stampato in occasione dell'ultimo raduno di Forza Italia

Padre nostro che sei ad Arcore
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regime, sia fatta la tua volontà,
come a nord così a sud;
dacci oggi le nostre pene quotidiane;
metti a noi i nostri debiti,
come noi li mettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dai comunisti
Amen

Silvione si rimangia una delle sue bufale.

Inno a Berlusconi

L'Onorevole Berlusconi può definirsi un por-
tento di abilità, oltre che un uomo politi-
co di prim'ordine. Meriterebbe di essere de-
cantato con rime sacre come ad altri è già
capitato. Meriterebbe un monumento di ster-
minata mole, che delle sue gesta desse l'e-
co indistruttibile nei secoli, così che il fe-
lice amato nome di questo celebre legisla-
tore giungesse ai nostri lontani nipoti. Scor-
giamo in lui l'uomo saggio, perciò sor-
reggiamo con tutte le nostre forze nel mu-
tevole clamore delle folle, levando un plau-
so a lui e al suo partito.

NB Se sei pigro puoi leggere una riga sì e una no.

A Silvio

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
nei capelli tuoi caduchi e fuggitivi,
e tu, lieto e pensoso, il limitare
di Palazzo Chigi salivi?

Sonavan gli studi
televisivi, e le Camere del Parlamento,
al tuo perpetuo discorso,
allor che all'opre politiche intento
sedevi, assai contento
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il marzo ododroso: e tu solevi
così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d'in televisione del paterno ostello
porgea gli orecchi al suono della tua voce,
e alla pelata lucente
coperta di nuovi capelli.
Mirava Emilio Fede,
Bruno Vespa e Floris,
e quindi Giuliano Ferrara, e quindi Feltri.
Lingua mortal non dice
quanto c'io rideva.

Che pensieri idioti,
che speranze, che falsità, o Silvio mio!
Quale allor ti apparia
la politica italiana e l'economia!

Quando sovviemmi di cotanta idiozia,
una risata mi preme
divertito e sconsolato,
e tornami a doler mia sventura.

O Silvio, O Silvio,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni gli elettori tuoi?

Tu dopo che l'erbe inaridì il verno
dalla Sinistra unita combattuto e vinto,
perdevi, o pelato. E non governavi
l'Italia negli anni tuoi;
non ti molcea il core
la dolce lode or delle trapiantate chiome,
or delle rughe tirate e spianate;
né teco gli alleati ai dì festivi
ragionavan di governo.

Anche peria fra poco
la speranza tua grande: agli anni miei
anche negarono i fati
il tuo governo. Ahi come,

come passato sei,
caro pelato dell'età mia nova,
mio grande zimbello!

Questa è quell'elezione? questi
brogli, l'inganno la frode, gli eventi
onde cotanto parlasti invano?
Quale sorte delle destre geni?
All'apparir del vero
tu, misero, perdesti: e con proteste
dei falsi brogli e della Sinistra giusta
parlasti invano

A Silvio#2

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita iniziale
quando il contante fluiva
nei tuoi conti cifrati e furtivi
e tu, lieto e colluso, dal limitare
di legalità uscivi?

T'amava le elvetiche
banche,e i tuoi seguaci attorno,
pel tuo perpetuo versamento,
allor che all'operetelevisive intento
confidavi a Bettino e Marcello
di quel chiaro avvenir che in mente avevi
Eran gli anni ottanta: e tu solevi
così comprare il governo.

Cesare gli studi leggiadri
talor lasciando con le mazzette adatte
che nella repubblica prima
si spandean con gran arte,
e dai cassetti del paterno banco
porgean gli assegni al suon della tua voce,
alla mano veloce
che li infilava nella capiente tela.
Miravi all'etere intero,
ai legami con soci corrotti,
al governo da lungi, e quindi al colle.
Lingua mortal non dice
come fondasti l'impero.

Che stallieri trovavi,
che alleanze ai tuoi albori, o Silvio rio!
Come allor t'ignorava
la confindustria e l'Avvocato!
Or appoggiatoda cotanta gente
un delirio ti prende
furioso e spudorato
e ti preme abolir la Magistratura.

O Procura, o Procura
perche non lasci poi
che faccia quel che vuol? Perchè di tanto
impegni i togati tuoi?

Tu pria che il Pubblico gli elargisse il governo
da lui era incoraggiata e spinta,
t'illudevi, o tenerella. E non vedevi
il fior dei legati suoi,
aggrediti al core.

Le dolci lodi del padan cialtrone
e dei fascisti nostalgici e corrivi;
né teco i Compagni di un dì, più vivi,
agiran con passione.

Anche peria tra poco
la lbertà ché dolce. Pochi anni e poi,
uccideran gli avvocati
la democrazia. Ahi come,
come distruggi Lei,
ch'era compagna dell'Italia ancora,
or massacrata, geme!
Questo è quel mondo? Questi
gl'impegni promessi ai dementi,
onde firmasti un contratto d'assieme?
Questa la sorte dell'italiche genti?
Se continua il tuo ministero,
con la Lega e i fascisti per mano,
l'Italia intera, in una tomba ignuda,
porterai col tuo piano.

== Poesiola ==
<poem>Vorrei che si erigesse un monumento,
al cavaliere Silvio Berlusconi,
per vederlo sorridere, contento
mentre in testa gli cacano i piccioni;
ed anche i cani, fermandosi un momento,
a pisciare sui piedi al monumento;
e posta accanto, come una vetrina,
a fianco al monumento, una latrina;
così da far cadere in confusioni,
se sia latrina oppure Berlusconi,
i passanti e i piscianti di passaggio
che renderebbero a Silvio questo omaggio.
Un monumento eretto, di basalto,
e, come cesso, biancheggiato a smalto.

Ode all'amore

Se quella notte, per divin consiglio,
la Donna Rosa, concependo il Silvio,
avesse dato a un uomo di Milano
invece della topa il deretano
l'avrebbe preso in culo quella sera
sol Donna Rosa e non l'Italia intera

Anonimo Sconosciuto

Silvio il Grande ritorna dal bordello

Silvio il Grande tornava dall' alcova di un bordello
lo accoglie il menestrello
cingendolo di Lodi...
"Beh proprio perché voi siete il Presidente
fan mille euro
è un prezzo di favor"
"È mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesta povera italia
debban risolversi tutte con grandi escort

Natività

<poem>Se quella sera ad un uomo di milano Donna Rosa avesse dato il deretano solo lei lo avrebbe preso in culo quella sera sol Donna Rosa, e non l'Italia intera<poem>

  1. ^ magari! ma non ci sono speranze: come tutti i politici italiani è un Highlander.