Nonsource:Omaggi poetici a Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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(no, impara a scrivere in italiano e a far ridere e poi ne riparliamo)
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che le avventure in codesta povera italia
che le avventure in codesta povera italia
debban risolversi tutte con grandi escort</poem>
debban risolversi tutte con grandi escort</poem>

== la compagnia di Silvio [In rima trombata (visto che è stata scritto con l'aiuto della d'addario)] ==

<poem>silvio tanti amici ha
come tutte quelle che a lui la dà
il tuo potere si estende alla penisola intera
dal infame piazza duomo a matera
dalla abusiva Agrigento alla leghista aosta
dal mafioso sud al industriale nord
passando per la comunista perugia
e tutto questo sotto l'insegna di cicciolina e del partito del amore
e sotto i motivi di tutto questo clamore
la grande gelmini ministra del istruzione
che ormai si chiamerà della distruzione
dalla crisi, tasse e euro che crollerà
il matematico tremonti ci salverà
senza intercettazioni, senza processi, il fido Alfano
alla giustizia lo metterà nel deretano
poi tante mignotte da villa certosa
andranno a strasburgo e rispettate come una patrona
fede, minum, feltri, belpietro e minzolini
giornalisti che al capo fanno pure i pompini
la carfagna prenderà il posto del epurato Bocchino
e felice farà quel uomo piccolino
centrali nucleari a quantità
tv di grande qualità
tette, culi, topa in tv e non mento
che sarrano tanti come in parlamento
l'informazione a nessuno importerà
e santoro muto sarà
se un bello assegno noi gli diam
violenza verso tutti i comunisti
con l'aiuto della ronda di bossi e i suoi razzisti
caro Gianfranco sarai perdonato
se delle tue cavolate ti sarai perdonato
della democrazia, libertà e voto agli immigrati
e la tua corrente piena di ingranti e un pò maleducati
ma il papi misericordioso ti perdonerà
e il vittelo grasso ucciderà
anche se calderoli scapperà.</poem>


[[Categoria:NonLibri|Omaggi poetici a Silvio Berlusconi]]
[[Categoria:NonLibri|Omaggi poetici a Silvio Berlusconi]]

Versione delle 20:14, 24 mag 2010

Silvio Berlusconi è fonte inesauribile di ispirazione del genio poetico italico (ed anche internazionale). Per brevità ripotiamo qui solo alcune delle infinite opere che Gli sono state dedicate.

Ecco come è stata festeggiata la caduta del suo governo.

Alessandro Manzoni-15 Maggio

Ei fu. Signore ignobile,
dato il mortal arrivo,
stette la maggioranza immemore
orba di tanto cospiro,
così percossa, attonita
l'Italia al Ponzio sta
muta pensando all'ultima
ora dell'uom banale;
né sa quando una simile
ombra di man mortale
la sua povera terra
a derubar verrà.
Ricco di servio encomio
e di codardo oltraggio
l'Italia si commosse (per la felicità)
al cader di tanto raggio
Lui folgorante in solio
svuotò le (nostre) tasche e tacque
con la sua cricca assidua
cadde, risorse e giacque (magari! ma non ci sono speranze: come tutti i politici italiani è un Highlander.)
due anni nella polvere
quattordici sul cazzo.
Dalle alpi a Lampedusa
dal Piemonte alla Sicilia
Quel nano si arricchì
e rese la fam diffusa.
Fu vera gloria?
Ai poveri (sempre noi) l'ardua sentenza.
Noi chiniam la fronte
al massimo imbroglione
e diffondiam senza villania
la verità su nonciclopedia.

Sfogliando il dizionario, sotto la voce "Somiglianza inquietante", ci si può imbattere in questa immagine.

Preghiera Cattolico-forzista

Silvio, nostro esempio di folkore
rimetti a me ogni tuo dolore
fisico e finanziario
come fai tu, con leggi Sante
nel tuo interesse assai conflittuario.

Canto popolare fiorentino

Se più di Silvio ardisci,
se più di Lui voi fare
allora rinsavisci!
Puoi più di Lui cacare?

E più di lui querele
esporre ai magistrati?
Più lifting, più trapianti?
più di lui dir cazzate?
e Mediaset imporre
agli itali inculati?

Più lagrimar, più eterni pianti?
Meno alto, in dignità e statura;
più esile fece la costituzione
la sua e quella del Bel Paese.
Torse il sorriso in eterna bruttura,
nemici tutti mise in prigione
pur Santiligheri a punirlo s'arrese.

Preghiera

Santino di Silvio stampato in occasione dell'ultimo raduno di Forza Italia

Padre nostro che sei ad Arcore
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regime, sia fatta la tua volontà,
come a nord così a sud;
dacci oggi le nostre pene quotidiane;
metti a noi i nostri debiti,
come noi li mettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dai comunisti
Amen

Silvione si rimangia una delle sue bufale.

Inno a Berlusconi

L'Onorevole Berlusconi può definirsi un por-
tento di abilità, oltre che un uomo politi-
co di prim'ordine. Meriterebbe di essere de-
cantato con rime sacre come ad altri è già
capitato. Meriterebbe un monumento di ster-
minata mole, che delle sue gesta desse l'e-
co indistruttibile nei secoli, così che il fe-
lice amato nome di questo celebre legisla-
tore giungesse ai nostri lontani nipoti. Scor-
giamo in lui l'uomo saggio, perciò sor-
reggiamo con tutte le nostre forze nel mu-
tevole clamore delle folle, levando un plau-
so a lui e al suo partito.

NB Se sei pigro puoi leggere una riga sì e una no.

A Silvio

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
nei capelli tuoi caduchi e fuggitivi,
e tu, lieto e pensoso, il limitare
di Palazzo Chigi salivi?

Sonavan gli studi
televisivi, e le Camere del Parlamento,
al tuo perpetuo discorso,
allor che all'opre politiche intento
sedevi, assai contento
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il marzo ododroso: e tu solevi
così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d'in televisione del paterno ostello
porgea gli orecchi al suono della tua voce,
e alla pelata lucente
coperta di nuovi capelli.
Mirava Emilio Fede,
Bruno Vespa e Floris,
e quindi Giuliano Ferrara, e quindi Feltri.
Lingua mortal non dice
quanto c'io rideva.

Che pensieri idioti,
che speranze, che falsità, o Silvio mio!
Quale allor ti apparia
la politica italiana e l'economia!

Quando sovviemmi di cotanta idiozia,
una risata mi preme
divertito e sconsolato,
e tornami a doler mia sventura.

O Silvio, O Silvio,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni gli elettori tuoi?

Tu dopo che l'erbe inaridì il verno
dalla Sinistra unita combattuto e vinto,
perdevi, o pelato. E non governavi
l'Italia negli anni tuoi;
non ti molcea il core
la dolce lode or delle trapiantate chiome,
or delle rughe tirate e spianate;
né teco gli alleati ai dì festivi
ragionavan di governo.

Anche peria fra poco
la speranza tua grande: agli anni miei
anche negarono i fati
il tuo governo. Ahi come,
come passato sei,
caro pelato dell'età mia nova,
mio grande zimbello!

Questa è quell'elezione? questi
brogli, l'inganno la frode, gli eventi
onde cotanto parlasti invano?
Quale sorte delle destre geni?
All'apparir del vero
tu, misero, perdesti: e con proteste
dei falsi brogli e della Sinistra giusta
parlasti invano

Poesiola

Vorrei che si erigesse un monumento,
al cavaliere Silvio Berlusconi,
per vederlo sorridere,contento
mentre in testa gli cacano i piccioni;
ed anche i cani, fermandosi un momento,
a pisciare sui piedi al monumento;
e posta accanto, come una vetrina,
a fianco al monumeto, una latrina;
così da far cadere in confusioni,
se sia latrina oppure Berlusconi,
i passanti e i piscianti di passaggio
che renderebbero a Silvio questo omaggio.
Un monumento eretto, di basalto,
e, come cesso, biancheggiato a smalto.

Ode all'amore

Se quella notte, per divin consiglio,
la Donna Rosa, concependo il Silvio,
avesse dato a un uomo di Milano
invece della topa il deretano
l'avrebbe preso in culo quella sera
sol Donna Rosa e non l'Italia intera

Anonimo Sconosciuto

Silvio il Grande ritorna dal bordello

Silvio il Grande tornava dall' alcova di un bordello
lo accoglie il menestrello
cingendolo di Lodi...
"Beh proprio perché voi siete il Presidente
fan mille euro
è un prezzo di favor"
"È mai possibile o porco di un cane
che le avventure in codesta povera italia
debban risolversi tutte con grandi escort