Nonsource:Omaggi poetici a Silvio Berlusconi: differenze tra le versioni

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== A Silvio#2 ==
== A Silvio#2 ==
<poem>Silvio, rimembri ancora
<poem>"A SilviO"
SilviO, rimembri ancora
quel tempo della tua vita iniziale
quel tempo della tua vita mortale,
quando il contante fluiva
quando CREDIBILITA’ splendea
nei tuoi conti cifrati e furtivi
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieto e colluso, dal limitare
e tu, lieto e SCHERZOSO, il limitar
di legalità uscivi?
di PALAZZO CHIGI salivi?
RISUOnavan al BUNGA BUNGA le quiete stanze,
e le vie d'intorno A VILLA SAN MARTINO
e godevi, assai contento
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menar L’ITALIA.
GHEDINI gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo SUO primo
e di LUI si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni di MONTECiTORIO
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
E CON LA man veloce
CUCIVA LEGGI A TUA MISURA.


L’ITALIA IN CRISI mirava il ciel sereno,
T'amava le elvetiche
le TUE VILLE dorate e i Torti,
banche,e i tuoi seguaci attorno,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
pel tuo perpetuo versamento,
allor che all'operetelevisive intento
confidavi a Bettino e Marcello
di quel chiaro avvenir che in mente avevi
Eran gli anni ottanta: e tu solevi
così comprare il governo.

Cesare gli studi leggiadri
talor lasciando con le mazzette adatte
che nella repubblica prima
si spandean con gran arte,
e dai cassetti del paterno banco
porgean gli assegni al suon della tua voce,
alla mano veloce
che li infilava nella capiente tela.
Miravi all'etere intero,
ai legami con soci corrotti,
al governo da lungi, e quindi al colle.
Lingua mortal non dice
Lingua mortal non dice
quel ch’ELLA sentìa in seno.
come fondasti l'impero.
Che pensieri soavi,

che SOLLAZZI, che BARZELLETTE, o SilviO mio!
Che stallieri trovavi,
Quale allor Ti apparia
che alleanze ai tuoi albori, o Silvio rio!
la vita umana e il fato!
Come allor t'ignorava
Quando sovviemmi di cotanta speme,
la confindustria e l'Avvocato!
un AFFRANTO mi preme
Or appoggiatoda cotanta gente
acerbo e sconsolato,
un delirio ti prende
e tornami a doler di TUa sventura.
furioso e spudorato
O natura, o natura,
e ti preme abolir la Magistratura.
perché non rendi poi

quel che prometti allor? perché di tanto
O Procura, o Procura
inganni i figli tuoi?
perche non lasci poi
Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
che faccia quel che vuol? Perchè di tanto
da RAGGIUNTO QUORUM combattutO e vintO,
impegni i togati tuoi?
TI DIMETTEVI, o tenerellO. E non vedevi

il fior DEI DANNI tuoi;
Tu pria che il Pubblico gli elargisse il governo
non ti molceva il core
da lui era incoraggiata e spinta,
la dolce RUBY delle negre chiome,
t'illudevi, o tenerella. E non vedevi
or degli sguardi INTERESSATI e schiAvi;
il fior dei legati suoi,
né teco le compagne ai TUOI FESTINI
aggrediti al core.
ragionavan di TOGHE ROSSE.

Anche perìa fra poco
Le dolci lodi del padan cialtrone
la speranza TUA dolce: agli anni TUOI
e dei fascisti nostalgici e corrivi;
anche negaro i fIati
né teco i Compagni di un dì, più vivi,
ALLA MINETTI. Ahi come,
agiran con passione.
come passata è colei ,

cara compagna DI SERATE DI ARDCORE,
Anche peria tra poco
TUA INTERESSATA speme!
la lbertà ché dolce. Pochi anni e poi,
Questo è il mondo? questi
uccideran gli avvocati
i diletti, l’amor, l’opre, I DECRETI,
la democrazia. Ahi come,
onde cotanto ragionaSTE insieme?
come distruggi Lei,
questa la sorte delle umane genti?
ch'era compagna dell'Italia ancora,
All’apparir del vero
or massacrata, geme!
tu, miserO, LASCIASTI: e con la mano
Questo è quel mondo? Questi
la fredda morte E LA MAGIONE IN ANTIGUA
gl'impegni promessi ai dementi,
mostravi di lontano.
onde firmasti un contratto d'assieme?
</poem>
Questa la sorte dell'italiche genti?
Se continua il tuo ministero,
con la Lega e i fascisti per mano,
l'Italia intera, in una tomba ignuda,
porterai col tuo piano.</poem>


== Poesiola ==
== Poesiola ==