Nonquote:Silvio Berlusconi

Da Nontuoqe, afromisi e cizationi disclesiche.
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Silvio Berlusconi, noto sant'uomo e politico di prim'ordine.

Citazioni

« Quello non è mio figlio! »
(Dio)
« Quello non è mio padre! »
(Gesù)
« Chi non mi venera è un testicolo! »
(Silvio Berlusconi)
« Berlusconi disse: chi voterà a sinistra è un coglione! E in quel momento ci diede la vittoria: dimenticò che in natura i coglioni sono in rapporto due a uno rispetto alle teste di cazzo! »
(un professore di lingua italiana)
« Io sono Invincibile.  »
(Silvio Berlusconi)
« Io sono l'unto dal Signore. Egli posò su di me la sua mano mentre mangiava la focaccia. »
(Silvio Berlusconi)
« ...e così sia! Sua Santità, Silvio....  »
(Emilio Fede)
« ...e così sia! Silvio....  »
(Silvio Berlusconi)
« Chi? Ah! Quel barzellettiere spassoso!! Yes, yes... si esibisce ancora?  »
(George Bush)
« Mmhh... devo stare attento. Il piccoletto è furbo e dà GRANDI SOLE!! »
(Satana)
« MUORI,BASTARDO!  »
(Jin Kazama)
« PAPÀ!! PAPÀ!! Ma il nano pelato esiste davvero?!? »
(Bambino spaventato durante la campagna elettorale)
« Signorina se non fossi già sposato la sposerei. »
(Silvio Berlusconi)
« Berlusconi fin da piccolo disse: "O divento Presidente del Consiglio o niente". È riuscito a diventare tutti e due. »
(Roberto Benigni)
« Ciao caro amico, sono Silvio, il Tuo Presidente del Consiglio, il Tuo migliore amico, il Tuo collega di fabbrica, il Tuo datore di lavoro, il Tuo maestro di vita, il Tuo cantante preferito, il Tuo scrittore preferito, il Tuo confessore, il ragazzo della porta accanto, la cassiera del supermercato sotto casa, l'impiegato delle poste, il lavavetri al semaforo, la Tua casalinga di Voghera, e perché no, anche il Tuo sogno erotico! »
(Silvio Berlusconi)
« Stomono ho fatto la cremeria babudoiu? »
(Silvio Berlusconi)
« ... Dove approdarono Enea, il padre Anchise, e tutti gli altri, Romolo e Remolo! »
(Silvio Berlusconi)
« La legge è uguale per tutti. Evidentemente io sono più uguale degli altri.  »
(Silvio Berlusconi)
« Mmhh... devo stare attento. Il piccoletto è furbo e dà GRANDI SOLE!! »
(Satana)
« MUORI, BASTARDO!  »
(Jin Kazama)
« Signorina se non fossi già sposato la sposerei. »
(Silvio Berlusconi)
« Berlusconi è morto. »
(Nietzsche)
« Ai considerers des flegh ov iunait steiz, nos onli e flegh ov a cauntri, bas is an iuniversal mèssage ov fridom ev dimocrasi »
(Silvio Berlusconi)
« ..e se non mi votano gli mando tutti i giorni Mariottide e Billy Ballo in TV!!..D'Alessio no, sarebbe troppo! »
(Silvio Berlusconi)
« Chi è stà faccia da pirla? »
(Silvio Berlusconi)

A Silvio

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale
quando beltà splendea
nei capelli tuoi caduchi e fuggitivi,
e tu, lieto e pensoso, il limitare
di Palazzo Chigi salivi?

Sonavan gli studi
televisivi, e le Camere del Parlamento,
al tuo perpetuo discorso,
allor che all'opre politiche intento
sedevi, assai contento
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il marzo ododroso: e tu solevi
così menare il giorno.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d'in televisione del paterno ostello
porgea gli orecchi al suono della tua voce,
e alla pelata lucente
coperta di nuovi capelli.
Mirava Emilio Fede,
Bruno Vespa e Floris,
e quindi Giuliano Ferrara,e quindi Feltri.
Lingua mortal non dice
quanto c'io rideva.

Che pensieri idioti,
che speranze, che falsità, o Silvio mio!
Quale allor ti apparia
la politica italiana e l'economia!

Quando sovviemmi di cotanta idiozia,
una risata mi preme
divertito e sconsolato,
e tornami a doler mia sventura.

O Silvio, O Silvio,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni gli elettori tuoi?

Tu dopo che l'erbe inaridì il verno
dalla Sinistra unita combattuto e vinto,
perdevi, o pelato. E non governavi
l'Italia negli anni tuoi;
non ti molcea il core
la dolce lode or delle trapiantate chiome,
or delle rughe tirate e spianate;
nè teco gli alleati ai dì festivi
ragionavan di governo.

Anche peria fra poco
la speranza tua grande: agli anni miei
anche negarono i fati
il tuo governo. Ahi come,
come passato sei,
caro pelato dell'età mia nova,
mio grande zimbello!

Questa è quell'elezione? questi
brogli, l'inganno la frode, gli eventi
onde cotanto parlasti invano?
Quale sorte delle destre geni?
All'apparir del vero
tu, misero, perdesti: e con proteste
dei falsi brogli e della Sinistra giusta
parlasti invano

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