« Non al denaro, non all'amore né al cielo... Alla Figa ! »
(Fabrizio De André prende una decisione riguardo alle dediche dei suoi componimenti)
« Non devi giocare, con gli svizzeri nel bosco... »
(Fabrizio De André, avendo imparato a sue spese che non bisogna fidarsi mai degli svizzeri, soprattutto nei boschi)
« Non avrai altro Dio all'infuori di me »
« C'é un bambino che sale un cancello
ruba ciliege e piume d'uccello
tira sassate non ha dolori
volta la carta c'è il fante di cuori.
Il fante di cuori che è un fuoco di paglia
volta la carta il gallo ti sveglia
»
« È lo Julio Iglesias dei poveri. »
« All'ombra dell'ultimo sole, si era assopita un'adescatrice, e aveva un solco non sul viso, ed era come il paradiso »
« E aveva un solco lungo il viso, come una specie di sorriso »
« Mastica e sputa, da una parte il miele, mastica e sputa, dall'altra la cera. »
(De André sulle usanze alimentari della
Papuasia)
« E Ora Mario, figlio della lavandaia, bidello di scuola...
preferisce imparare a bestemmiare sugli imbrogli del Bontempi,
non usa mai banconote da 480000 lire per pagare...
seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici...
»
« E adesso puoi togliermi i piedi dal collo, amico che mi hai insegnato il come si fa »
(Fabrizio De André liquida il suo mentore di sesso tantrico... O forse sta giocando a Twister)
« Per quanto voi vi riteniate assolti siete lo stesso coinvolti »
« Ho visto Nina volare tra le corde dell'altalena, un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena »
(Fabrizio De André sulla "Donna Cannone" di
De Gregori)
« Frustando il cavallo come un mulo, quel gran faccia di culo del re si dileguò »
« Vostro onore sei un figlio di troia »
(De André ringrazia il PM di Potenza per l'interessamento riguardo "Carlo Martello")
« Quando in anticipo sul tuo stupore,
verranno a crederti del nostro amore,
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta
»
(De André appare in sogno a
Dori Ghezzi per consigliarle come svicolare dalle pallosissime domande di
Minoli)
« Se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe »
(De André dopo essersi fatto un acido con lo
Chef Tony)
« Dietro ogni Blasfemo c'è un Giardino Incantato »
« Sulla cattiva strada... »
(Fabrizio De André su nonciclopediani)
« T'ho incrociata alla stazione
che inseguivi il tuo profumo
presa in trappola da un tailleur grigio fumo
i giornali in una mano e nell'altra il tuo destino
camminavi fianco a fianco al tuo assassino.
»
« Ed ero già vecchio quando vicino a Roma, a Little Big Horn... »