Nonnotizie:Treviso, una donna investe e scende per controllare (il paraurti): differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Rollback - Annullate le modifiche di 37.229.235.60 (discussione), riportata alla versione precedente di NoncioBot)
m (Bot: Rimozione Template:FB)
 
Riga 16: Riga 16:


[http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_18/investimento_chiede_danni_97408f14-fdc0-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml www.Corriere.it]
[http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_18/investimento_chiede_danni_97408f14-fdc0-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml www.Corriere.it]
{{FB}}

Versione attuale delle 21:24, 22 giu 2017

18 febbraio 2009


Un altro povero e innocente bambino vittima di una delle più terribili calamità: le donne al volante

RONCADE (Treviso) - Una donna ha investito con l'auto un bambino credendolo un bimbominkia solo perché aveva occhiali da sole truzzi; lei pensò: «Un bimbominkia?» e ci passò sopra con la sua Fiat 600 truccata. Poi però ci ha ripensato ed è tornata indietro per controllare... non fraintendete, il paraurti. Dopo aver dedotto che le ammaccature e gli schizzi di sangue erano cosucce da niente, andò a fare una visitina di piacere ai genitori del pupetto per chiedergli quei pochi millemila€ di risarcimento per il paraurti.

È accaduto a Roncade, in provincia di Treviso. I geitori denunciarono la donna per ommissione... ommissione... Cos'era? ... ah,sì... ommissione di soccorso, chiedendo ben ventordici banconote da 0 euro.

L'auto della donna

DANNI - L'incidente è avvenuto lunedì scorso quando il bambino è stato investito poco dopo essere sceso da un pullmino della scuola elementare del sesso anale. Il piccolo è stato ricoverato in ospedale per trauma cranico e varie contusioni. «L'autista del pullman che ha assistito alla scena - ha detto la madre - ha detto che nella targa truccata c'era scritto

"SUPERTRUZZ®~82", e che era tornata per chiedere se aveva della grappa nascosta negli stippetti del cruscotto.» Il giorno dopo la donna andò a chiedere i suoi millemila euro di risarcimento, rigorosamente in banconote da 666 euro.

La stessa cosa che avreste fatto voi, no?

Fonte

www.Corriere.it