Nonnotizie:Scoperto Capitone Nero, il Blue Whale italiano: differenze tra le versioni

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[[File:capitone nero su logo xxx.jpg|thumb|left|180px|Il logo della pericolosa App]]
[[File:capitone nero su logo xxx.jpg|thumb|left|180px|Il logo della pericolosa App]]
Sfiorata la tragedia a Tufatello Silano ([[Calabria]]).<br /> Una 16enne si è presentata in classe con vistosi tagli sulle braccia, due chiodi da carpentiere infilati nei lobi e un fermaglio per capelli composto da una [[lucertola]] trafitta da uno spillone. Ad accorgersi che c'era [[qualcosa]] di strano è stata la sua compagna di banco, infastidita dalla lingua abbandonata di lato e dall'[[occhio]] vitreo del [[rettile]], che la guardava insistentemente procurandogli un certo disagio. Il preside ha prontamente allertato i [[Carabinieri]] che hanno subito pensato ad un rito suicida: non tanto per il dilagante fenomeno ''[[Blue Whale]]'', ma solo perché - nel centro della Sila - è normale farci un pensierino.<br /> Un paio di volte al giorno.<br /> Le indagini si sono concentrate sul cellulare della ragazza, nella speranza di trovare un motivo che spiegasse il suo comportamento. Si aspettavano un litigio col suo ragazzo, amarezza per i brutti voti a scuola, un mancato "[[Mi piace]]" sulla [[Quintordici|quintordicesima]] foto del suo gatto [[Aristofane]]; purtroppo era [[qualcos'altro]].<br /> Una strana App, chiamata '''Capitone Nero''', ha richiamato l'attenzione del maresciallo Attilio Lombi Cadenti, a capo delle indagini. Similmente a ''Blue Whale'', Capitone Nero prevede il superamento di 30 prove, con un'escalation di atti di violenza ed autolesionismo che portano al suicidio.
Sfiorata la tragedia a Tufatello Silano ([[Calabria]]).<br /> Una 16enne si è presentata in classe con vistosi tagli sulle braccia, due chiodi da carpentiere infilati nei lobi e un fermaglio per capelli composto da una [[lucertola]] trafitta da uno spillone. Ad accorgersi che c'era [[qualcosa]] di strano è stata la sua compagna di banco, infastidita dalla lingua abbandonata di lato e dall'[[occhio]] vitreo del [[rettile]], che la guardava insistentemente procurandole un certo disagio. Il preside ha prontamente allertato i [[Carabinieri]] che hanno subito pensato ad un rito suicida: non tanto per il dilagante fenomeno ''[[Blue Whale]]'', ma solo perché - nel centro della Sila - è normale farci un pensierino.<br /> Un paio di volte al giorno.<br /> Le indagini si sono concentrate sul cellulare della ragazza, nella speranza di trovare un motivo che spiegasse il suo comportamento. Si aspettavano un litigio col suo ragazzo, amarezza per i brutti voti a scuola, un mancato "[[Mi piace]]" sulla [[Quintordici|quintordicesima]] foto del suo gatto [[Aristofane]]; purtroppo era [[qualcos'altro]].<br /> Una strana App, chiamata '''Capitone Nero''', ha richiamato l'attenzione del maresciallo Attilio Lombi Cadenti, a capo delle indagini. Similmente a ''Blue Whale'', Capitone Nero prevede il superamento di 30 prove, con un'escalation di atti di violenza ed autolesionismo che portano al suicidio.
{{cit2|Ci aspettavamo possibili fenomeni di emulazione, in giro ci sono troppi {{s|cret...}} creatori di software.|Il maresciallo dei [[Carabinieri]] Attilio Lombi Cadenti.}}
{{cit2|Ci aspettavamo possibili fenomeni di emulazione, in giro ci sono troppi {{s|cret...}} creatori di software.|Il maresciallo dei [[Carabinieri]] Attilio Lombi Cadenti.}}
[[File:Fumatore record.jpg|thumb|right|180px|Una delle prove da superare.]]
[[File:Fumatore record.jpg|thumb|right|180px|Una delle prove da superare.]]