Nonnotizie:Riportata in Italia Silvia Romano, ma è la ragazza sbagliata: differenze tra le versioni
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Voci non ufficiali sostengono che a qualcuno fosse venuto il dubbio che quella ragazza, che continuava a ripetere in arabo di chiamarsi Aisha, non fosse Silvia Romano. Certo non si può pretendere che un ostaggio sia alla moda, devono essersi detti gli investigatori dell'AISE nel vedere i suoi abiti tradizionali somali. Sta di fatto che la verità è emersa solo quando Aisha è stata condotta dai genitori di Silvia Romano: la ragazza riportata in Italia è la persona sbagliata. |
Voci non ufficiali sostengono che a qualcuno fosse venuto il dubbio che quella ragazza, che continuava a ripetere in arabo di chiamarsi Aisha, non fosse '''Silvia Romano'''. Certo non si può pretendere che un ostaggio sia alla moda, devono essersi detti gli investigatori dell'AISE nel vedere i suoi abiti tradizionali somali. Sta di fatto che la verità è emersa solo quando Aisha è stata condotta dai genitori di Silvia Romano: la ragazza riportata in Italia è la persona sbagliata. |
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Dopo i primi momenti di confusione, gli inquirenti si sono messi all'opera per ricostruire se l'inganno è opera dei rapitori o del mediatore turco, o se si tratti di un tragico equivoco; è certo che i magistrati che hanno interrogato Aisha al suo arrivo in Italia hanno male interpretato le sue richieste di rivedere al più presto la sua famiglia: lei intendeva il marito Sissoko Muhammed, rimasto in Somalia. Impossibile immaginare come debba essersi sentita la poveretta ad essere interrogata per ore sulla sua conversione, lei che musulmana lo è sempre stata. |
Dopo i primi momenti di confusione, gli inquirenti si sono messi all'opera per ricostruire se l'inganno è opera dei rapitori o del mediatore turco, o se si tratti di un tragico equivoco; è certo che i magistrati che hanno interrogato Aisha al suo arrivo in {{IW|Italia}} hanno male interpretato le sue richieste di rivedere al più presto la sua famiglia: lei intendeva il marito Sissoko Muhammed, rimasto in Somalia. Impossibile immaginare come debba essersi sentita la poveretta ad essere interrogata per ore sulla sua conversione, lei che musulmana lo è sempre stata. |
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Dopo le verifiche d'obbligo, il Ministero degli Esteri non ha potuto far altro che ammettere, con imbarazzo, l'errore. Immediatamente sono riprese le ricerche di Silvia Romano e nel frattempo i suoi genitori sono stati autorizzati a tenersi Aisha come indennizzo. |
Dopo le verifiche d'obbligo, il Ministero degli Esteri non ha potuto far altro che ammettere, con imbarazzo, l'errore. Immediatamente sono riprese le ricerche di Silvia Romano e nel frattempo i suoi genitori sono stati autorizzati a tenersi Aisha come indennizzo. |
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Versione attuale delle 09:53, 6 giu 2020
12 maggio 2020
Voci non ufficiali sostengono che a qualcuno fosse venuto il dubbio che quella ragazza, che continuava a ripetere in arabo di chiamarsi Aisha, non fosse Silvia Romano. Certo non si può pretendere che un ostaggio sia alla moda, devono essersi detti gli investigatori dell'AISE nel vedere i suoi abiti tradizionali somali. Sta di fatto che la verità è emersa solo quando Aisha è stata condotta dai genitori di Silvia Romano: la ragazza riportata in Italia è la persona sbagliata.
Dopo i primi momenti di confusione, gli inquirenti si sono messi all'opera per ricostruire se l'inganno è opera dei rapitori o del mediatore turco, o se si tratti di un tragico equivoco; è certo che i magistrati che hanno interrogato Aisha al suo arrivo in Italia hanno male interpretato le sue richieste di rivedere al più presto la sua famiglia: lei intendeva il marito Sissoko Muhammed, rimasto in Somalia. Impossibile immaginare come debba essersi sentita la poveretta ad essere interrogata per ore sulla sua conversione, lei che musulmana lo è sempre stata.
Dopo le verifiche d'obbligo, il Ministero degli Esteri non ha potuto far altro che ammettere, con imbarazzo, l'errore. Immediatamente sono riprese le ricerche di Silvia Romano e nel frattempo i suoi genitori sono stati autorizzati a tenersi Aisha come indennizzo.
Fonti
- Lisa Giorna «La ragazza riportata in Italia non è Silvia Romano. Il Ministero: «I genitori possono comunque tenersela».» – ANSA, 12 maggio 2020