Nonnotizie:Giro d'Italia 2009: differenze tra le versioni

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{{NonNotizie|9|maggio|2009}}
== Partenza del Giro d'Italia 2009 ==
[[File:Gondoliere.jpg|right|thumb|200px|Lance Armstrong alla prima tappa del Giro.]]
[[File:Gondoliere.jpg|right|thumb|200px|Lance Armstrong alla prima tappa del Giro.]]
'''[[9 maggio]] [[2009]] [[Venezia]]''' - Oggi è partita dalla [[Venezia|città lagunare]] la carovana rosa per l'edizione 2009 del [[Giro d'Italia|Giro d'Italia]], che quest'anno festeggia i cento anni dalla prima applicazione di [[Doping|doping]] alla corsa a tappe. I grandi favoriti della competizione sono [[Lance Armstrong|Lance Armstrong]], ritornato alle corse perché una favola commovente come la sua può vendere ancora molto bene; il suo compagno di squadra Levi Leipheimer, a dimostrazione che anche gli [[Ebreo|ebrei]] possono fare una vita di fatica senza arricchirsi in modo schifoso; Ivan Basso, tornato al Giro dopo la squalifica per [[Fisting|fisting]]; Danilo Di Luca, primo [[Terrone|terrone]] ad aver vinto la corsa alla faccia di Vito Taccone e Gigi Sgarbozza; Damiano Cunego, che ha dichiarato che quest'anno non mollerà mai di un centimetro, purché gli altri non attacchino; e ovviamente, come da un po' di anni a questa parte, il doping: quale atleta, tra i suddetti o meno, ci farà sognare scattando per un chilometro su superfici verticali per poi farci sentire [[Elezioni|di nuovo]] dei grandissimi fessi dopo i riscontri positivi dell'antidoping a EPO, CERA, [[Cocaina|cocaina]], zafferano, caffè, MS Club, [[Erba|erba]], [[Marijuana|erba]], Erba, latte ad alta digeribilità, berserksgangr, [[Uranio|uranio]], [[Sangue|sangue]] del [[Satana|demonio]], [[Petrolio|olio di pietra]] e ossigeno?
[[Venezia]] - Oggi è partita dalla [[Venezia|città lagunare]] la carovana rosa per l'edizione 2009 del [[Giro d'Italia|Giro d'Italia]], che quest'anno festeggia i cento anni dalla prima applicazione di [[Doping|doping]] alla corsa a tappe. I grandi favoriti della competizione sono [[Lance Armstrong|Lance Armstrong]], ritornato alle corse perché una favola commovente come la sua può vendere ancora molto bene; il suo compagno di squadra Levi Leipheimer, a dimostrazione che anche gli [[Ebreo|ebrei]] possono fare una vita di fatica senza arricchirsi in modo schifoso; Ivan Basso, tornato al Giro dopo la squalifica per [[Fisting|fisting]]; Danilo Di Luca, primo [[Terrone|terrone]] ad aver vinto la corsa alla faccia di Vito Taccone e Gigi Sgarbozza; Damiano Cunego, che ha dichiarato che quest'anno non mollerà mai di un centimetro, purché gli altri non attacchino; e ovviamente, come da un po' di anni a questa parte, il doping: quale atleta, tra i suddetti o meno, ci farà sognare scattando per un chilometro su superfici verticali per poi farci sentire [[Elezioni|di nuovo]] dei grandissimi fessi dopo i riscontri positivi dell'antidoping a EPO, CERA, [[Cocaina|cocaina]], zafferano, caffè, MS Club, [[Erba|erba]], [[Marijuana|erba]], Erba, latte ad alta digeribilità, berserksgangr, [[Uranio|uranio]], [[Sangue|sangue]] del [[Satana|demonio]], [[Petrolio|olio di pietra]] e ossigeno?


La tappa odierna è consistita in una crono a squadre per fuggire dai conti degli alberghi veneziani. Particolarmente spettacolari i tratti percorsi sull'acqua dei canali, da cui i primi sospetti circa l'uso di [[Droga|sostanze proibite]], sopratutto da parte degli spettatori. Si registra anche il primo infortunio della corsa: un ciclista afgano di cui non riportiamo il nome, per motivi di politica internazionale, nell'attraversamento di Piazza S. Marco è stato ghermito da uno stormo di [[Piccioni|piccioni]] e divorato in volo. Tuttavia la sua bicicletta è giunta al traguardo, condotta da un suo compagno di squadra, per cui l'atleta tristemente scomparso nei cieli veneziani è ancora in gara. La vittoria di tappa va al Team Columbia-High Road, e la prima maglia rosa al capitano Mark Cavendish, a cui la conformazione del territorio lagunare è congeniale, in quanto, come ossessivamente ricordato da [[Auro Bulbarelli|Auro Bulbarelli]] in telecronaca, proviene dall'Isola di Man.
La tappa odierna è consistita in una crono a squadre per fuggire dai conti degli alberghi veneziani. Particolarmente spettacolari i tratti percorsi sull'acqua dei canali, da cui i primi sospetti circa l'uso di [[Droga|sostanze proibite]], sopratutto da parte degli spettatori. Si registra anche il primo infortunio della corsa: un ciclista afgano di cui non riportiamo il nome, per motivi di politica internazionale, nell'attraversamento di Piazza S. Marco è stato ghermito da uno stormo di [[Piccioni|piccioni]] e divorato in volo. Tuttavia la sua bicicletta è giunta al traguardo, condotta da un suo compagno di squadra, per cui l'atleta tristemente scomparso nei cieli veneziani è ancora in gara. La vittoria di tappa va al Team Columbia-High Road, e la prima maglia rosa al capitano Mark Cavendish, a cui la conformazione del territorio lagunare è congeniale, in quanto, come ossessivamente ricordato da [[Auro Bulbarelli|Auro Bulbarelli]] in telecronaca, proviene dall'Isola di Man.