Nonnotizie:Ancora polemiche per la canzone "Luca era Cattolico": differenze tra le versioni

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[[File:Idioti che ballano1.jpg|right|300px|thumb|Luca e i suoi amici dopo la guarigione]]
[[File:Idioti che ballano1.jpg|right|300px|thumb|Luca e i suoi amici dopo la guarigione]]
[[Roma]] - Ancora polemiche per la canzone "Luca era cattolico", presentata da [[Povia]], cantautore italiano da molti ritenuto erede di [[Fabrizio De André|De André]], al festival di [[Sanremo]]. Il mondo cattolico si è detto fortemente indignato dalla canzone dell'aspirante piccione: "Il solito pregiudizio di chi non è disposto ad accettare gli insegnamenti di [[Gesù Cristo]]" ha dichiarato il mons. [[Bagnasco]], che a stento riusciva a trattenere la rabbia mentre giocherellava nervosamente con un rosario di smeraldi e rubini "oggi migliaia di credenti vengono impalati nel mondo per il solo fatto di essere cattolici. Anche nella nostra [[Italia]], dominata oramai dalle piaghe dell'[[illuminismo]], della razionalità e delle checche, essere cattolici significa vivere nascondendosi, o, qualora si avesse il coraggio di fare outing, essere costantemente derisi, discriminati, talora anche picchiati o uccisi, tanto è l'odio nei nostri confronti. Proprio oggi sono venuto a conoscenza della storia di un ragazzo siciliano che ha finalmente deciso di rivelare ai suoi genitori, due atei razionalisti di quelli che si trovano nei piccoli paesi di provincia, la sua cristianità: il ragazzo è stato picchiato dal padre che lo ha cacciato da casa, e quando la notizia si è saputa nel paese ha perso il lavoro, è stato abbandonato dagli amici, e in preda alla disperazione ha deciso di togliersi la vita ordinando un piatto di frutti di mare in un ristorante cinese".
[[Roma]] - Ancora polemiche per la canzone "Luca era cattolico", presentata da [[Povia]], cantautore italiano da molti ritenuto erede di [[Fabrizio De André|De André]], al festival di [[Sanremo]]. Il mondo cattolico si è detto fortemente indignato dalla canzone dell'aspirante piccione: "Il solito pregiudizio di chi non è disposto ad accettare gli insegnamenti di [[Gesù Cristo]]" ha dichiarato il mons. [[Bagnasco]], che a stento riusciva a trattenere la rabbia mentre giocherellava nervosamente con un rosario di smeraldi e rubini "oggi migliaia di credenti vengono impalati nel mondo per il solo fatto di essere cattolici. Anche nella nostra [[Italia]], dominata oramai dalle piaghe dell'[[illuminismo]], della razionalità e delle checche, essere cattolici significa vivere nascondendosi, o, qualora si avesse il [[coraggio]] di fare outing, essere costantemente derisi, discriminati, talora anche picchiati o uccisi, tanto è l'odio nei nostri confronti. Proprio oggi sono venuto a conoscenza della storia di un ragazzo siciliano che ha finalmente deciso di rivelare ai suoi genitori, due atei razionalisti di quelli che si trovano nei piccoli paesi di provincia, la sua cristianità: il ragazzo è stato picchiato dal padre che lo ha cacciato da casa, e quando la notizia si è saputa nel paese ha perso il lavoro, è stato abbandonato dagli amici, e in preda alla disperazione ha deciso di togliersi la vita ordinando un piatto di frutti di mare in un ristorante cinese".


Quando poi al mons. Bagnasco è stato chiesto un parere specifico sulla canzone, il suo giudizio è stato netto: "Povia è un irresponsabile. Lui dice di raccontare solo una [[storia]], ma in una cultura fortemente Cristofoba come la nostra quella canzone diventa un simbolo chiaro, e manda un messaggio profondamente sbagliato: dal cristianesimo si può guarire; e così sempre più cristiani spaventati dalle difficoltà che la loro condizione comporta, cercano di cambiare ciò che sono, si sbattezzano, diventando atei frustrati e infelici; salvo poi di nascosto, magari di notte, con la scusa di andare a trans recarsi invece in chiesa per pregare. Beh, io dico che cattolici si nasce, e non c'è niente di male ad esserlo; certo non è una malattia come dice qualcuno. A tutti gli atei dico di smetterla di attaccarci con tanta ferocia solo perché ci piace un uomo, intendo Gesù Cristo, ed accettare la nostra diversità nelle loro menti chiuse ed offuscate dalla razionalità. Voglio invitare tutti i cattolici a far sentire la loro voce al prossimo "Catholic Pride": quest'anno, nello spirito carnevalesco e disprofanizzante che ci contraddistingue, ci saranno anche preti in minigonna che ballano la Lap Dance attorno a un crocefisso di dimensioni naturali".
Quando poi al mons. Bagnasco è stato chiesto un parere specifico sulla canzone, il suo giudizio è stato netto: "Povia è un irresponsabile. Lui dice di raccontare solo una [[storia]], ma in una cultura fortemente Cristofoba come la nostra quella canzone diventa un simbolo chiaro, e manda un messaggio profondamente sbagliato: dal cristianesimo si può guarire; e così sempre più cristiani spaventati dalle difficoltà che la loro condizione comporta, cercano di cambiare ciò che sono, si sbattezzano, diventando atei frustrati e infelici; salvo poi di nascosto, magari di notte, con la scusa di andare a trans recarsi invece in chiesa per pregare. Beh, io dico che cattolici si nasce, e non c'è niente di male ad esserlo; certo non è una malattia come dice qualcuno. A tutti gli atei dico di smetterla di attaccarci con tanta ferocia solo perché ci piace un uomo, intendo Gesù Cristo, ed accettare la nostra diversità nelle loro menti chiuse ed offuscate dalla razionalità. Voglio invitare tutti i cattolici a far sentire la loro voce al prossimo "Catholic Pride": quest'anno, nello spirito carnevalesco e disprofanizzante che ci contraddistingue, ci saranno anche preti in minigonna che ballano la Lap Dance attorno a un crocefisso di dimensioni naturali".