Noniversità:Introduzione alla teoria della relatività

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La faccia di Albert Einstein dopo aver scoperto il vero utilizzo della sua teoria.

Questo breve corso inerente la teoria della relatività è stato ideato per niubbi, bimbiminkia, insomma per gente come te. Alla fine del corso puoi passare a prendere i palloncini colorati e gli sticker per la macchina inclusi nella tassa d'iscrizione, non ti preoccupare, si salda alla fine, tanto so dove abiti.

Premessa

La teoria della relatività così come la conosciamo oggi è stata creata nel 1905 da Albert Einstein, e si basa su alcuni semplici postulati, validi in sistemi di riferimento inerziali. Per intenderci i sistemi di riferimento inerziali non sono le macchine che inchiodano, le giostre del luna park, i missili intercontinentali all'apogeo della traiettoria. Se ti butti dall'ultimo piano di un grattacielo non sei in un sistema di riferimento inerziale: se vuoi calcolare il punto di impatto del tuo cranio con l'asfalto devi perciò usare la relatività generale. Segue una piccola descrizione delle conseguenze.

  1. Noia e velocità temporale sono inversamente proporzionali.
  2. Il tempo impiegato per andare tra due punti è direttamente proporzionale all'urgenza che si ha.

Prove a supporto della teoria

Il primo postulato è in realtà noto sin dall'istituzione della scuola: ogni studente sa benissimo che le lezioni durano ciascuna almeno un'ora, mentre la ricreazione solo un quarto d'ora. Inoltre tutti ricorderanno le interminabili ore di letteratura inglese in cui per mezzo di una curvatura dello spazio-tempo, tali lezioni duravano il doppio di una normale. Ne conseguiva che:

  • Durante le ore di inglese si invecchia in maniera più veloce
  • Se guardi fuori dalla porta/finestra puoi notare il mondo muoversi a rallentatore.
  • Se il tempo è denaro allora durante le ore di inglese in teoria gli studenti dovrebbero arricchirsi. Ma tutti noi sappiamo che la teoria non ha nulla a che fare con la realtà, perlomeno in fisica.

Esistono svariate prove sperimentali del secondo postulato: anche tu puoi verificarne la correttezza con questo piccolo esperimento:

  1. Cerca un lavoro. Se ce l'hai già, licenziati e cerca un altro lavoro.
  2. Vai su un sito di annunci di lavoro e candidati per l'impiego che più ti aggrada.
  3. Fatti fissare un appuntamento.
  4. La sera prima di andare al colloquio di lavoro metti la sveglia e imposta lo smartphone su fuso orario di Istanbul.

Mentre starai nella tua macchina in fila assieme ad altri 4000 pendolari, bestemmiando come un turco, ti stupirai di quanto tempo ci metterai per giungere sul luogo del colloquio, per scoprire che il lavoro è già stato affidato a un altro. Così Einstein dimostrò il secondo postulato e non sapremo mai se sarebbe stato un bravo addetto alle pulizie.

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