Utente:Crogiuolo/Sandbox/3: differenze tra le versioni

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=== Orfeo ===
=== Orfeo ===
Il Dio Apollo un giorno gli donò una lira e gli disse "Vai a comprarti le caramelle".
Il Dio Apollo un giorno gli donò una lira e gli disse "Vai a comprarti le caramelle".
Orfeo con quella lira si comprò una [[lira_(strumento)|lira]] divenne talmente abile che lo stesso Seneca disse
Orfeo con quella lira si comprò una [[lira_(strumento)|lira]] divenne talmente abile che lo stesso Seneca disse:
{{quote2|Sembra di sentire un gatto che con una zampa graffia una lavagna e con l'altra ti si appende ad un coglione}}
{{quote2|Sembra un gatto che con una zampa graffia una lavagna e con l'altra ti si appende a un coglione|Seneca nelle sue ''Troades''}}
Come prima grande impresa Orfeo partecipò alla spedizioni degli Argonauti; sulla nave Argo durò tre giorni, prima di essere utilizzato come ancora.
== Il mito ==






Ogni creature, maschio, femmina, amava Orfeo ed era incantata dalla sua musica e dalla sua poesia ma Orfeo aveva occhi solo per una donna: Euridice


=== Euridice===
Figlia di Nereo Rocco e di Doride che divenne sua sposa, Euridice era bellissima, snob e bionda con un filo di follia.
Era pertanto circondata da delicatissimi ammiratori che la interpellavano con frasi tipo:
*"''Bionda beata chi ti sfonda''"
*"''Se ti prendo ti spacco in due come una mela''"
*"''Puoi accompagnarmi in bagno, il medico mi ha detto che non posso alzare pesi''"
Il destino però non aveva previsto per loro un amore duraturo infatti un giorno la bellezza di Euridice fece ardere il cuore di Aristeo che si innamorò di lei e cercò di sedurla. La fanciulla per sfuggire alle sue insistenze si mise a correre ma ebbe la sfortuna di calpestare un serpente nascosto nell'erba che la morsicò, provocandone la morte istantanea.


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{{cit2|Una vittoria al fulmicotone, amici spettatori|Telecronista durante una partita}}
{{cit2|Una vittoria al fulmicotone, amici spettatori|Telecronista durante una partita}}

Versione delle 23:07, 13 mar 2012

Traccia Atto mortis causa del Concorso notarile.

Tizio il giorno 1 del mese di Margio si reca, trafelato, con un braccio rotto la lingua mozzata e momentaneamente sordo-cieco presso lo studio notarile di Romolo romani, via Induno uno. Cionostante intende redigere testamento pubblico, sottolineando la volontà di scriverlo in ucraino coi sottotitoli in slavo. Tizio premette di essere innamorato di Tizia, la quale non contraccambia. Si è sposato nel febbraio 1975 con Caia, che gli ha dato tre figli, Caietta, Troietta, Mignotta. Una di queste è bionda. Tizio intende disporre dei suoi beni come segue:

  • lasciare a Tizia un vaffanculo, purchè questa non si sposi;
  • cedere l'abbonamento alla rivista "Gnocche dell'est" al suo amico Rolandino di Bologna, purchè questo s'impegni a cedere il contratto di compravendita immobiliare che ha stipulato con Sempronio a Mevio, attualmente scomparso;
  • lasciare il ristorante "Giovedì gnocchi" a sua figlia Troietta, lascindo però la ditta a Mignotta e l'immobile sul quale insiste l'azienda a Caietta e suo marito Alan in sostituzione di legittima;
  • costituire servitù di passaggio nel bagno del ristorante, in favore del fondo contiguo di proprietà di Tizia;
  • cedere al fratello del figlio del cugino, Aldo, il terreno denominato "terreno", posto a Ostia, località consacrata, condotto dal contadino Dino Conta il quale non intende rinunciare alla prelazione, a menochè Caietta non lasci Alan e si sposi con Aldo
  • legare sua moglie;
  • donare all'associazione non riconosciuta "Morti di fame in tempo di guerra" la propria quota di 1/3 dei tre appartamenti di via uno n. 1, in comproprietà coi Signori Caione, Semproione, Tizione;
  • istituire erede universale il proprio cavallo Bianco; qualora questi non accetti intende capitalizzare con una vendita all'asta la quota disponibile residua e buttare il ricavato dalla finestra. L'asta deve essere di 2 metri e mezzo;
  • legare al notaio 5 euro.

Tizio insiste sul fatto che se non saranno esaudite le sue volontà non pagherà la parcella. Rediga il candidato l'atto soffermandosi in parte teorica sulla teoria del Gesumervackt austriaco.


Orfeo ed Euridice Orfeo ed Euridice sono i protagonisti di una notissima Orfeo è il più famoso musicista che la storia abbia mai avuto; nella classifica di Donna moderna si colloca infatti in prima posizione a pari merito con Marco Carta. Il sito internet [http:\\mammefandimarcocarta.forumcommunity.net/ mamme che amano Marco Carta] ha però già fatto causa al mensile per assicurare una vincita al fulmicotone al loro beniamino Euridice è invece una gnocca di primissima categoria ma purtroppo stupida come un cinghiale, come si avrà modo di dire in seguito.

Il mito

Orfeo

Il Dio Apollo un giorno gli donò una lira e gli disse "Vai a comprarti le caramelle". Orfeo con quella lira si comprò una lira divenne talmente abile che lo stesso Seneca disse: Template:Quote2 Come prima grande impresa Orfeo partecipò alla spedizioni degli Argonauti; sulla nave Argo durò tre giorni, prima di essere utilizzato come ancora.

Ogni creature, maschio, femmina, amava Orfeo ed era incantata dalla sua musica e dalla sua poesia ma Orfeo aveva occhi solo per una donna: Euridice

Euridice

Figlia di Nereo Rocco e di Doride che divenne sua sposa, Euridice era bellissima, snob e bionda con un filo di follia. Era pertanto circondata da delicatissimi ammiratori che la interpellavano con frasi tipo:

  • "Bionda beata chi ti sfonda"
  • "Se ti prendo ti spacco in due come una mela"
  • "Puoi accompagnarmi in bagno, il medico mi ha detto che non posso alzare pesi"

Il destino però non aveva previsto per loro un amore duraturo infatti un giorno la bellezza di Euridice fece ardere il cuore di Aristeo che si innamorò di lei e cercò di sedurla. La fanciulla per sfuggire alle sue insistenze si mise a correre ma ebbe la sfortuna di calpestare un serpente nascosto nell'erba che la morsicò, provocandone la morte istantanea.






« Una vittoria al fulmicotone, amici spettatori »
(Telecronista durante una partita)
« Ma che cazzo significherà poi... »
(Telecronista di prima su fulmicotone)

Il fulmicotone è un estere nitrico della cellulosa, e tanto basterebbe.
In realtà il fulmicotone è anche un metodo per fare una bella figura davanti agli amici e farti fare la figura del coglione perchè non sai cosa significa.

non notizie formiche La scoperta del fulmicotone (o nitrocellulosa) risale al 1845 ad opera di Christian Friedrich Schönbein Otto Von Steigher. QUesti acque in Germania nel 1799, e si laureò in Chimica applicata alla vita sociale. Essendo continuamente preso per il culo dagli amici perchè timido e con una testa grossa quanto un pallone aerostatico, decise di prendersi la sua rivincita. Si dedicò pertanto al campo degli esplosivi.
Schönbein iniziò a compiere ricerche e numerosi esperimenti, mescolando prima l'acido citrico con la cola, inventando la coca-cola al limone, poi le mentos con la cola light. Mischiò quindi l'acido nitrico con l'acido solforico e versò tutto sul cotone, accorgendosi che con un colpo di martello il tutto esplodeva. Avendo inventato Il composto prendeva il nome di cotone fulminante o fulmicotone, essendo ottenuto dalla nitrazione della cellulosa viene comunemente chiamato nitrocellulosa.