Nonbooks:Eterosessualità

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La sua squadra del cuore ha appena subìto un autogol.

L'eterosessuale, chiamato dagli Indiani d'America "Colui che inzuppa il bollito nel sugo", è un tipo di mammifero che nasce nelle paludi, nelle fogne o nelle stalle e per tutta la propria esistenza ha un tale affetto nei confronti dell'ambiente natìo da pensare che il rutto sia una risposta valida, che qualunque posto è adeguato per sistemarsi il pene, ma sopratutto che più un vestito sembra uscito da una realtà parallela (ed estranea al buon gusto) più si è "fighi", o "maschi/machi", come direbbe l'eterosessuale.

Caratteristica principale dell'eterosessuale è l'attrazione verso le donne, cosa talmente poco istintiva da necessitare valanghe di lavaggi del cervello fin dalla nascita. Per questo i genitori dell'eterosessuale, a loro volta eterosessuali ed intenzionati a crescere un figlio che sia una versione bonsai di loro stessi, fanno venire su il pargolo tra film in cui maschi e femmine si baciano, cartoni animati in cui maschi e femmine si baciano, racconti ed episodi di storia a scuola in cui maschi e femmine si baciano e in generale tutto un destino già preconfenzionato, con nonne che chiedono "Te la sei fatta la ragazzetta" e papà che domandano "Quando mi dai dei nipotini".

L'eterosessuale infine non va al Gay Pride, anche quando si svolge a Chicago, perchè sa che dal nome di questa città discende il corretto uso dell'orifizio posteriore.

Mentalità eterosessuale o "Straight Pride"

Gli eterosessuali sono stati cresciuti nella convinzione di essere gli unici al mondo. Quando raggiungono un livello culturale decente (verso i 30 anni) si accorgono che non è così, e scoprono l'esistenza di persone molto più brillanti, simpatiche, alla moda, acculturate e appagate sessualmente di loro, come i gay o alcuni tipi di batteri dei funghi.

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Potrei dirti che questo è etero, ma non mi crederesti

A quel punto, passano alla "sicurezza incrollabile" che qualunque cosa di diverso dall'eterosessualità sia inferiore, innaturale o renda infelici. Non ne sono davvero convinti, ma ne va della loro traballante virilità e dignità. Per questo è consigliabile non far notare agli eterosessuali che fanno parte di appena il 20% degli esseri viventi che si riproducono in forma sessuata, o che le donne della loro "razza" preferirebbero di gran lunga un uomo gay, perché queste informazioni danneggerebbero per sempre qualunque cosa viva nella loro testa. Fu per errori come questo che Hitler tentò di uccidere più gente possibile, o Gigi Marzullo di annoiarne.

Date le varie false certezze che l'eterosessuale cova, egli è orgogliosissimo di essere ciò che è, inneggiando spesso alla F.I.G.A., la vera causa della sua esistenza.

È per questo che quando si parla dell'atteggiamento dittatoriale ed arrogante dell'eterosessuale ci si può riferire ad esso col termine di "Straight Pride".

Le basi dello Straight Pride sono:

1. Non mi lavo perché sono figo;
2. Sarò tanto migliore quanto più amerò il Pene - Re dell'Universo - facendo sembrare che non me ne interessi affatto;
3. L'eterosessualità è l'unica via naturale per farsi dire "No, tesoro, ho mal di testa". E questo fa figo.