Nonbooks:Dismorfosessuofobia
Con il termine dismorfosessuofobia si indica l'atteggiamento giudicante del popolino, fermamente contrario a tutti coloro che lo fanno nelle posizioni dalla 80 alla 99 del Kama Sutra, con un soggetto molto piccolo (non un nano), eventualmente dello stesso sesso o di un sesso limitrofo, con l'utilizzo di giocattoli sessuali elettrici o a manovella, stilando un contratto di schiavitù o innamorandosi di una donna morta (anche se da poco).
Da qualche tempo, nei paesi più evoluti del globo, dai quali dobbiamo necessariamente escludere la provincia di Catanzaro e alcuni paesini della Val Trompia, si sta allargando il dibattito sulla legittimazione relativa ai modi non ortodossi di praticare la sessualità e si moltiplicano le voci in difesa dei pedofili, dei feticisti, dei coprofagi, dei necrofili e dei negrofili:
Di cosa parliamo quando parliamo di dismorfosessuofobia?
Come tutti noi sappiamo la sessualità è una bella cosa, un ottimo passatempo che permette di smaltire anche un certo numero di calorie, divertendosi, senza rompere i coglioni ai politici. L'importante è farlo con persone che si lavino almeno una volta al mese con acqua (non urina) e che non siano adepti di qualche setta satanica.
A lungo è stato inculcato perversamente che la sessualità si potesse fare solo nella posizione del missionario fra soggetti dotati di apparati sessuali diversi, consenzienti, adulti, amantisi reciprocamente e attenendosi alla assurda regola della procreazione, come se il sesso fosse finalizzato a fare figli:
Naturalmente coloro che si attengono a queste regole sono fortunatamente una minoranza di mitomani, con una organizzazione della personalità carente e bisognosi di robuste terapie farmacologiche, se non addirittura di essere internati in cliniche specializzate.
Eppure nonostante ciò, chi dovesse fare outing e confessare la propria inclinazione ad amare solo i manichini della UPIM o una scarpa rossa, subito troverebbe il solito saputello che inorridito lo indicherebbe al pubblico ludibrio.
Per non parlare di colui che riesce a godere solo all'interno di un frigorifero, o di chi, per eccitarsi, si spalma di escrementi. Ci sono numerose testimonianze relative a persone che sono state emarginate a causa del loro modo originale di concepire il sesso, ma chi siamo noi per giudicare e soprattutto cosa c'è da mangiare stasera?
Sull'argomento, vi proponiamo in esclusiva alcuni commenti raccolti fra i passanti:
- Jhon Mignatta di Sacramento (CA): “A me piace farlo con il tubo di scappamento della mia auto. Non ci trovo niente di male. Eppure quando lo faccio i miei amici mi guardano con disgusto come se fossi un malato. Non è giusto! Io voglio bene alla mia auto.”
- Phil Ohm, Vancouver (Canada): “Io per eccitarmi frusto il partner con questo gatto a nove code. Talvolta sulla metropolitana, quando cerco un nuovo partner, per capire i suoi gusti, gli do qualche bella frustata all'improvviso. Purtroppo sono deluso perché dopo queste avances, tutte le ragazze scappano via come se fossi un appestato! Non capisco.”
Tipologie estreme
Cosa sono le parafilie ormai lo sanno anche i sassi, però vi sono esempi estremi di parafilie complesse che soltanto ora stanno uscendo dall'anonimato. Ci auguriamo che di codeste parafilie non ci si debba più vergognare ma anzi che vengano esibite con orgoglio dai loro alfieri.
Pensiamo ad esempio, alla sadozoopedonecrocoproomofilia. Nel caso in cui, passeggiando al Pincio in compagnia della vostra bella, vediate un soggetto che ghigna di fronte ad un agnello morto di sesso maschile e gli stia cagando sopra, ecco che avete di fronte un raro caso di sadozoopedonecrocoproomofilia. Incontrare un sadozoopedonecrocoproomofilo, secondo la qabbalah Maimonidea, porta fortuna e figli maschi.
Eventi
Per sensibilizzare il popolino gretto, i dismorfosessuofiliaci organizzano la Dismorphsex Parade che si tiene ogni anno a Tunisi il 12 di aprile. Nel corso della sfilata dei carri allegorici, il pubblico viene seviziato ben bene con reciproca soddisfazione. Alla fine della giornata il sindaco della festa, detto anche Re Necrophilo, dona caramelle gommose che si attaccano ai denti.
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