Titolo visualizzato | Nepotismo |
Criterio di ordinamento predefinito | Nepotismo |
Lunghezza della pagina (in byte) | 9 390 |
ID namespace | 0 |
ID della pagina | 152979 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
Modello del contenuto della pagina | wikitesto |
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Creatore della pagina | GorillaK2 (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 22:09, 7 ott 2014 |
Ultimo contributore | Executive2 (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 14:20, 3 gen 2023 |
Numero totale di modifiche | 22 |
Numero di modifiche recenti (negli ultimi 180 giorni) | 0 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare, fosse pure un biscugino di terzo grado nato in Botswana e del tutto inconsapevole dell'esistenza di un paese chiamato Italia, e questo indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze[citazione necessaria]. Il termine deriva dalla parola del dialetto cabardo nepoi, che significa "sei sangue del mio sangue e quindi me lo devi altrimenti un nostro trisavolo si rivolta nella tomba". Nella cultura di quel paese ciò equivale ad una minaccia di morte o, nel migliore dei casi, ad una spiata alla polizia. Il fenomeno è largamente diffuso e tollerato[purtroppo], ma alcuni casi particolarmente eclatanti destano comunque lo sdegno delle persone, come nel caso "Parentopoli" (in cui furono assunti senza concorso duemila "cugini" sotto l'amministrazione Alemanno), degli inciuci di Bertolaso (che coinvolsero moglie e cognato), e del consigliere regionale lombardo Renzo Bossi (la cui nomina basterebbe da sola a giustificare l'esistenza del termine). |