L'NBA (dall'inglese Negro Basketball Association) è il campionato in cui i truzzi americani (perlopiù di colore) fanno vedere quanto sono bravi a saltare ed ad appendersi al canestro. È anche previsto come contorno il gioco del basket. Nonostante gli italiani siano per tradizione delle pippe mostruose a giocare a basket, sono stati avvistati due connazionali (Andrea Bargnani e Marco Belinelli) giocare nell'NBA. Il secondo in particolare si è adattato subito benissimo al ruolo riservatogli dal coach (panchinaro destro). Tra gli americani più sboroni ricordiamo LeBron James, Kobe Bryant, Dwyane Wade e Chuck Norris, che però si è ritirato per lasciare giocare un po' anche i comuni mortali.

Regole

Ci sono due facili regole da comprendere per poter giocare in NBA:

  • Qualsiasi negro, fosse anche alto meno di un metro e largo il doppio, fosse anche uno qualsiasi degli sfigati che stanno a guardare le partite, fosse anche la nonna di Totti (ebbene sì, è negra: ogni familiare di Totti lo è diventato dopo aver visto Manchester-Roma), gioca comunque mediamente il triplo di qualsiasi bianco, che sia Nowitzki, Nash, Kakà o Pippo Baudo.
  • Qualsiasi azione che non si conclude con una schiacciata o con una tripla da 89876573689 metri non è valida (le triple le hanno incluse per far giocare anche bimbiminkia del calibro di Nowitzki e Bargnani).

Draft

Le squadre NBA si rinnovano ogni anno con un rituale satanico detto draft, che comprende sbronze, orge, sacrifici di vergini e anche la scelta di nuovi giocatori. Le regole del draft sono le stesse dell'oratorio: prima sei scelto, più sei forte (quindi 1° scelta = fenomeno; 35° scelta = pippa). Se pensate che nel 1984 Michael Jordan fu scelto alla 3° scelta, potete capire il potenziale distruttivo di Bargnani, 1° scelta 2006. Ma il nostro connazionale, tanto umile quanto gay, si rifiuta di usare tutto il suo talento al fine di risparmiare al mondo lo scempio dei Toronto Raptors campioni NBA.

Nascita

Secondo alcuni l'NBA sarebbe stata inventata da Homer Simpson (il basket è stato inventato a Springfield, veramente!). Secondo altri sarebbe stato Calderoli ad inventarlo, mentre si distraeva da una seduta particolarmente faticosa di "Spara al terrone!".

Successo

Il successo dell'NBA è dato dal fatto che qualsiasi coglione che vada a giocare lì impara magicamente a schiacciare all'indietro dopo due giri completi su se stesso. Questo perchè in realtà il canestro è posto a mezzo metro d'altezza ma con un congegno ottico gli americani riescono a fotterci. Pare che, attratto dal successo facile garantito dall'NBA, anche Caracciolo abbia provato a sfondare in questo mondo, facendo un provino con i Cleveland Cavaliers. I dirigenti della franchigia hanno però declinato la sua offerta con una tenera pedata nel culo. Il buon Caracciolo si è allora dato al calcio, disciplina nella quale è quasi altrettanto bravo. In compenso nei Cavaliers è andato a giocare il suo figlio illeggittimo, LeBron James (nato dal connubio tra il forte attaccante ed un lemure del Madagascar).

MVP

Alla fine di ogni stagione, il pubblico americano sceglie chi premiare con il titolo di MVP (Ma Va a Pigliarloinculo), con il quale si premia il giocatore più disponibile a socializzare e farsi sodomizzare con i suoi amici cestisti. Shaquille O'Neal si fregia di essere pluripremiato, in quanto la sua cavità anale ha dimensioni paragonabili allo stato del Texas.

Curiosità

  • Il giocatore più famoso della storia dell'NBA è consciuto ai più come i Michael Jordan. Ovviamente tutti se lo ricordano perchè era il più negro di tutti. Jordan ha anche molti altri nomi (Adolf Hitler, Dalai Lama, Kenshiro, Rocco Siffredi) ma naturalmente altri non era che Chuck Norris (che egli possa perdonarmi per aver fatto il suo nome invano).
  • Pasolini ha recentemente commentato "L'NBA è certamente il campionato di hockey migliore al mondo!"
  • I canestri dell'NBA sembrano posti alla stessa altezza di quelli europei, ma, grazie ad un congegno inventato da Garibaldi (non per niente è l'Eroe dei Due Mondi) essi si trovano in realtà come detto in precedenza a mezzo metro d'altezza.
  • Uno dei giocatori più amati della storia recente dell'NBA è Yao Ming, centro cinese alto 5 metri e 95 centimetri. Questi ha la simpatica abitudine di non schiacciare mai (e dico mai, neanche in contropiede da solo o sotto minaccia di taglio del pene, che peraltro non è sicuro che possegga). Per questo motivo I suoi nuovi amici negri spesso lo apostrofano con goliardiche facezie, che spesso sfociano nella sodomizzazione. Yao riesce così a classificarsi sempre ai primi posti nella classifica dell'MVP.