Michele Luppi: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
m (Annullate le modifiche di 62.98.16.48 (discussione), riportata alla versione precedente di Pfenner)
Riga 1: Riga 1:
{{rosik}}
L'invidia si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L'enfasi è, quindi, sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell'oggetto posseduto da tali persone.
{{inascoltabile}}
{{wikipedia}}
[[Immagine:Michele_luppi_02_small.gif|200px|right|thumb|Michele Luppi in contemplazione mistica.]]
{{quote|[[Chiunque]] ha scritto quell'enorme [[cazzata|troiata]] su Michele Luppi è un deficiente di dimensioni bibliche.... Farloccone del [[cazzo]] vai a nasconderti che è meglio e non farti sentire da [[nessuno]] e dirle quelle cose...potresti essere meritatamente messo alla gogna... Cazzo non pensavo che la gente arrivasse a tanto... Ti chiedo scusa solo se mi dimostri che sai cantare meglio di Michele e sai stare su un palco come fa lui... in questo caso saresti un MUSICISTA di dimensioni bibliche... Ciao stronzo/a...|[[Fun]] di Michele Luppi che si sente ferito nei sentimenti [[questa pagina qua|da questo articolo]]. Tanto [[a nessuno importa]] della sua [[stronzata|inutile opinione]]}}


{{Cit|Lui sì che è un vero [[metallaro]]!|[[Nessuno]] su Michele Luppi}}
Si può considerare l'invidia come il peccato "opposto" alla superbia: mentre la superbia consiste in un'eccessiva considerazione di sé, l'invidia è caratterizzata da una bassa autostima e da una concezione esagerata degli ostacoli e delle difficoltà. Spesso, infatti, il soggetto invidioso possiede delle buone qualità che possono anche essere riconosciute, ma non le considera sufficienti e si ritiene un incapace.
{{Cit|Quando vado ai suoi show vorrei tanto urlargli "Ehi Michele! Spostati che voglio vedere il concerto!"|[[Pier Paolo Pasolini]] su Michele Luppi}}

'''Michele Luppi''', oltre a essere un finto [[Tipi di metallaro#Epic Metaller|epic metaller]] , è un cantante che se la tira un casino.
L'invidia può avere radici molto profonde nella personalità di un soggetto. Può essere stata causata da una mancanza di affetto in passato, da un'eccessiva competitività o da dei desideri che sono stati frustrati. Essendo le cause così rilevanti, spesso è difficile per un soggetto riuscire a risolvere il proprio problema.

Alla base dell'invidia c'è, generalmente, la disistima e l'incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi: in questo senso, si può affermare che l'invidioso è generalmente frustrato, ossessivo, manipolatore, con pochi scrupoli e talvolta ipocrita.

L'invidioso assume spesso atteggiamenti e comportamenti ben precisi e, quindi, riconoscibili. Tra i più tipici comportamenti dell'invidioso c'è il disprezzo dell'oggetto invidiato ("questa cosa, che io non ho, non vorrei comunque averla perché non mi piace"); una celebre e proverbiale rappresentazione di questo atteggiamento è la favola di Esopo La volpe e l'uva.

L'invidioso può rivolgere la propria invidia non solo verso oggetti materiali, ma anche verso presunte doti possedute dall'invidiato: per esempio, una particolare avvenenza, intelligenza o capacità, uno spiccato fascino; in tali casi, l'invidioso reagisce tentando di disprezzare o di sminuire l'invidiato, perché ai suoi occhi questo è colpevole di evidenziare ciò che l'invidioso non ha. In un certo senso, è come se si sentisse sminuito dall'esistenza dell'invidiato e, in qualche modo, danneggiato da questo.

Se sono pur vere le varie affermazioni che si fanno intorno all’invidia, è altrettanto vero che ultimamente si fa di questo termine un abuso strettamente politico. Infatti, a questo sentimento del tutto personale ed individuale, è spesso associato il normale ed umanissimo bisogno di giustizia tra le varie classi ed i vari ceti sociali. Definire questa minimale esigenza come “ Invidia Sociale” è solo un astuto e fuorviante machiavello dialettico tendente a svilire le ovvie rimostranze dei ceti più deboli nei confronti delle classi dominanti. In questo modo si cerca di ridurre a un banale rancoroso sentimento individuale una (del tutto giustificata) istanza prettamente sociale.

L'invidia può provocare uno stato di profonda prostrazione: in taluni casi, l'invidioso può assumere comportamenti molto aggressivi e il tentativo di sminuire l'invidiato può raggiungere toni esasperati, arrivando anche al pubblico disprezzo e alla pubblica derisione, come a dire: "io sto male per colpa tua, perché tu metti in luce la mia inferiorità; allora devo assolutamente evidenziare le tue mancanze, i tuoi difetti, facendoti sentire ridicolo: farò in modo che anche tu soffra". Se, tuttavia, il progetto dell'invidioso fallisce, egli si sentirà sempre più debole e ridicolo.

Può essere interessante tentare di caratterizzare l'invidia rispetto al sesso: l'invidia è più maschile o femminile? Non ci sono elementi evidenti per poter affermare che gli uomini siano più invidiosi delle donne o viceversa. Certamente l'invidia è, nella maggior parte dei casi, rivolta verso lo stesso sesso: gli uomini invidiosi lo sono, in genere, di uomini e le donne di donne. E quali sono gli oggetti più comuni dell'invidia? Tra uomini l'invidia verte su aspetti economici, politici, patrimoniali, professionali, culturali, intellettivi, sessuali e, in generale, su tutto ciò che rende un uomo "più potente di un altro". Dal lato femminile, l'invidia, che per i secoli addietro verteva quasi esclusivamente sull'avvenenza e sulla capacità di seduzione, da qualche decennio a questa parte, con il cambiamento del ruolo che la donna riveste nella società, ha cominciato ad "accostarsi", per molti aspetti, a quella degli uomini.

L'invidia viene talvolta confusa con l'avidità, ovvero il desiderio di possedere beni materiali (a prescindere che questi appartengano o meno ad altri). Soprattutto in campo sentimentale, l'invidia spesso viene anche descritta come gelosia, sebbene quest'ultima sia generalmente intesa come ostilità nei confronti di chi potrebbe sottrarre al geloso qualcosa che questi già possiede.

Nella cultura popolare anglosassone e anche (forse indirettamente) italiana, l'invidia è associata al colore verde ("essere verdi di invidia"). Secondo alcuni è riferito al colore della bile, alla quale spesso è associata. Secondo altri deriva dal fatto che, essendo l'invidia contrapposta alla virtù della speranza in quanto desiderio del male altrui, abbia il suo stesso colore.


== Bio ==
== Bio ==
[[File:Michele Luppi.jpg|right|thumb|200px|Ahia! Ti ha appena rotto un timpano!]]
L'invidia si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L'enfasi è, quindi, sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell'oggetto posseduto da tali persone.
Nato nel [[1974]], Michele Luppi, per l'anagrafe, ha e avrà sempre 21 anni (sebbene, nel mondo reale, navighi ormai verso i 54 anni di età).<br />

A π² anni, il futuro cantante si avvicina al mondo della musica iniziando lo studio dell'[[ocarina]] e del [[kazoo]]. Avrà diversi provini senza successo con diverse entità musicali della scena [[Reggio Emilia|reggiana]] come i [[Gazosa]], gli [[883]], la [[Famiglia Pavironica]], le [[Spice Girls]] e i celeberrimi [[Village People]].<br />
Si può considerare l'invidia come il peccato "opposto" alla superbia: mentre la superbia consiste in un'eccessiva considerazione di sé, l'invidia è caratterizzata da una bassa autostima e da una concezione esagerata degli ostacoli e delle difficoltà. Spesso, infatti, il soggetto invidioso possiede delle buone qualità che possono anche essere riconosciute, ma non le considera sufficienti e si ritiene un incapace.
Ispirandosi proprio a quest'ultimo gruppo, il buon Michele fondò la sua [[cover band]], i ''Mr Pig'', un progetto essenzialmente [[glam]]. Infatti le prime canzoni saranno proprio i grandi pezzi ad aver reso famoso il sestetto americano come:

*In the navy.
L'invidia può avere radici molto profonde nella personalità di un soggetto. Può essere stata causata da una mancanza di affetto in passato, da un'eccessiva competitività o da dei desideri che sono stati frustrati. Essendo le cause così rilevanti, spesso è difficile per un soggetto riuscire a risolvere il proprio problema.
*Macho man.

*YMCA.
Alla base dell'invidia c'è, generalmente, la disistima e l'incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi: in questo senso, si può affermare che l'invidioso è generalmente frustrato, ossessivo, manipolatore, con pochi scrupoli e talvolta ipocrita.
Successivamente, si concentrò su un repertorio sensibilmente più virile, riferendosi ai [[Mr Big]], un gruppo [[cazzata|decisamente secondario nella sua formazione musicale]].<br />

Con i Mr Pig, nati nel [[1994]], iniziò a girare in tutta [[Italia]] per locali, birrerie, pub e bettole. La sua fama aumentò esponenzialmente.<br />
L'invidioso assume spesso atteggiamenti e comportamenti ben precisi e, quindi, riconoscibili. Tra i più tipici comportamenti dell'invidioso c'è il disprezzo dell'oggetto invidiato ("questa cosa, che io non ho, non vorrei comunque averla perché non mi piace"); una celebre e proverbiale rappresentazione di questo atteggiamento è la favola di Esopo La volpe e l'uva.
Nel [[2001]], il cantautore avvinazzato [[Umberto Tozzi]] lo chiamò con sé come corista, tastierista e [[violista]].<br />

Nel [[2003]], un [[Tipi di metallaro#Epic Metaller|epic metaller]] qualsiasi, [http://it.wikipedia.org/wiki/Olaf_Thorsen Olaf Thorsen], leader dei [[Viscion Di Vain]], ingaggia Michele Luppi come cantante, sostituendo così [[Fabio Lione]], troppo impegnato con i suoi compagni di merenda, i [[Rhapsody of Fire|Repsodi of faier]].<br />
L'invidioso può rivolgere la propria invidia non solo verso oggetti materiali, ma anche verso presunte doti possedute dall'invidiato: per esempio, una particolare avvenenza, intelligenza o capacità, uno spiccato fascino; in tali casi, l'invidioso reagisce tentando di disprezzare o di sminuire l'invidiato, perché ai suoi occhi questo è colpevole di evidenziare ciò che l'invidioso non ha. In un certo senso, è come se si sentisse sminuito dall'esistenza dell'invidiato e, in qualche modo, danneggiato da questo.
Pur NON amando il genere, il giovane trentanovenne apprezzò molto l'opportunità di cantare sui palchi scenici di tutto il mondo e, soprattutto, il fatto di potere fare su molta più [[gnocca]] di prima.<br />

Nel [[2008]], Michele, per divergenze di gusti sessuali abbandona i [[Viscion Di Vain]] e al suono delle parole "Un due tre, caco io, puzzi te, ora tocca a me" [[Fabio Lione]] prende di nuovo il suo posto all'interno della [[Viscion Di Vain|Epic Metal Band Fino in Cima]] per la gioia di [[Nessuno]].<br />
Se sono pur vere le varie affermazioni che si fanno intorno all’invidia, è altrettanto vero che ultimamente si fa di questo termine un abuso strettamente politico. Infatti, a questo sentimento del tutto personale ed individuale, è spesso associato il normale ed umanissimo bisogno di giustizia tra le varie classi ed i vari ceti sociali. Definire questa minimale esigenza come “ Invidia Sociale” è solo un astuto e fuorviante machiavello dialettico tendente a svilire le ovvie rimostranze dei ceti più deboli nei confronti delle classi dominanti. In questo modo si cerca di ridurre a un banale rancoroso sentimento individuale una (del tutto giustificata) istanza prettamente sociale.
Michele Luppi porta avanti tuttora la sua [[cover band]], i sopracitati Mr Pig, e ha anche realizzato un cd da solista, ''Strive'', venduto nei migliori negozi di dischi di [[Vergate sul Membro]].

L'invidia può provocare uno stato di profonda prostrazione: in taluni casi, l'invidioso può assumere comportamenti molto aggressivi e il tentativo di sminuire l'invidiato può raggiungere toni esasperati, arrivando anche al pubblico disprezzo e alla pubblica derisione, come a dire: "io sto male per colpa tua, perché tu metti in luce la mia inferiorità; allora devo assolutamente evidenziare le tue mancanze, i tuoi difetti, facendoti sentire ridicolo: farò in modo che anche tu soffra". Se, tuttavia, il progetto dell'invidioso fallisce, egli si sentirà sempre più debole e ridicolo.

Può essere interessante tentare di caratterizzare l'invidia rispetto al sesso: l'invidia è più maschile o femminile? Non ci sono elementi evidenti per poter affermare che gli uomini siano più invidiosi delle donne o viceversa. Certamente l'invidia è, nella maggior parte dei casi, rivolta verso lo stesso sesso: gli uomini invidiosi lo sono, in genere, di uomini e le donne di donne. E quali sono gli oggetti più comuni dell'invidia? Tra uomini l'invidia verte su aspetti economici, politici, patrimoniali, professionali, culturali, intellettivi, sessuali e, in generale, su tutto ciò che rende un uomo "più potente di un altro". Dal lato femminile, l'invidia, che per i secoli addietro verteva quasi esclusivamente sull'avvenenza e sulla capacità di seduzione, da qualche decennio a questa parte, con il cambiamento del ruolo che la donna riveste nella società, ha cominciato ad "accostarsi", per molti aspetti, a quella degli uomini.

L'invidia viene talvolta confusa con l'avidità, ovvero il desiderio di possedere beni materiali (a prescindere che questi appartengano o meno ad altri). Soprattutto in campo sentimentale, l'invidia spesso viene anche descritta come gelosia, sebbene quest'ultima sia generalmente intesa come ostilità nei confronti di chi potrebbe sottrarre al geloso qualcosa che questi già possiede.

Nella cultura popolare anglosassone e anche (forse indirettamente) italiana, l'invidia è associata al colore verde ("essere verdi di invidia"). Secondo alcuni è riferito al colore della bile, alla quale spesso è associata. Secondo altri deriva dal fatto che, essendo l'invidia contrapposta alla virtù della speranza in quanto desiderio del male altrui, abbia il suo stesso colore.


== Mr Pig ==
== Mr Pig ==