Marco Capparella
Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente:
« Non ce l'ho fatta! »
« È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. »
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Marco "che Dio ce ne scampi" Capparella è un giocatore di cal.... vabbè non esageriamo .... diciamo che prende a calci un pallone. Nasce da qualche parte in un anno a caso, da una famiglia di bassa estrazione sociale, fin da subito mostra spiccate doti in ... nulla, essendo stato portato sulla cattiva strada da quel luminare di Marco Marfè e da Tonio Cartonio. Fu così che i genitori, temendo che a causa delle cattive amicizie potesse diventare gente come te, cercarono di incanalare le sue potenzialità nascoste (molto, molto bene) facendolo unire alla selezione locale di Baracca inferiore di Pallamano: purtroppo, l'allegro pampino sbagliò il campo per le selezioni, finendo in quello riservato al calcio , in compenso non gli sembrò quasi vero di aver trovato finalmente la sua strada, il suo posto nel mondo, il suo ruolo, ... il raccattapalle.
Vergate sul Membro boys, Ascoli, Catania, Birmania...
È in queste squadre che il nostro eroe ottiene i primi meritati successi, riuscendo, con molti sacrifici, a farsi confermare in panchina per due partite di seguito. Le sue buone prestazioni ottengono un buon numero di consensi tra gli appassionati di Curling, Pallanuoto, Scopa, Briscola .... un po meno tra gli esperti di calcio, che lo ritengono inferiore a Lui
La svolta nella SSC Napoli
Il grande, grosso e geniale ex dg della SSC Napoli, Pier Paolo Marino, si accorge del suo talento e lo ingaggia. Gli vengono consegnate sin da subito le chiavi della trequarti e dopo tre anni,anche grazie alle sue prestazioni,il Napoli torna nella massima serie.
Prosieguo della carriera
Dopo cinque anni di Napoli scende di categoria in serie C1 con la Juve Stabia, dove rimane due anni,con il Pescina,L'Aquila,Casertana e Torrese.