Maneggio

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Un cavallo che si gode il maneggio.

Maneggio deriva dal latino manus, mano, e tutt'oggi non s'è ancora capito cazzo c'entri con i cavalli. I cavalli hanno zampe, non mani, dunque al massimo si dovrebbe dire zampeggio. A bene vedere, però, i cavalli al posto delle mani hanno zoccoli, e quindi sarebbe da dire, più precisamente, zoccoleggio.
Nel maneggio i cavalli sono ricoverati nelle cabine che una volta non avevano porte, ma poi, siccome alcune fantine troppo affezionate ne approfittavano per passare con loro del tempo extra, si fu costretti a mettere sotto chiave i poveri animali che, dopo questi maneggi, perdevano sempre le corse e dimagrivano.

Uno di questi cavalli, traviato prima che si potesse correre ai ripari, fuggì dal maneggio e si mise a recitare film pornografici col nome di Sylvester Stallone.

Altri significati del termine

Il maneggio è anche inteso come attività vicariante, cioè sostitutiva. Esso inizia sempre con la soppesata: si tratta di stabilire manualmente dimensione e peso dell'oggetto e, in questo, maneggiatori e maneggiatrici sono molto abili. Questa operazione serve a determinare sia la velocità di esecuzione (il moto alternato in un secondo), sia la forza (in Newton) da imprimere al maneggio. Un maneggio troppo energico porta a scappellature molto dolorose, perciò, per precauzione, il maneggiato è sempre a capo scoperto.