Macchia Nera

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Macchia nera con il suo sguardo diabolico.
« L'ho sconfitto io! »
(Mastro Lindo su macchia nera)
« Bello, giovane e abbronzato. »
(Berlusconi su macchia nera)


Macchia nera è un famoso personaggio (apparso per sbaglio in due puntate dalla sbavatura della stampa) della serie di Topolino, appare talvolta come artefice di fruttuose rapine o come alone sulla giacca.

Vita

Macchia nera non è altro che il fratello gemello dell'omino bianco, separati alla nascita. Nato a Topolinia da una penna Bicche perdeva inchiostro, passò un'infanzia infelice perché era piccolo e nero. Col passar degli anni il nostro divenne un darkettone di prima categoria. L'incontro che tuttavia cambiò la sua vita fu quello con una vechcia penna stilografica, che divenne suo maestro e guida spirituale. Con questa penna si dedicò alla meditazione zen, facendo fluire il suo inchiostro secondo un cirolo positivo. Quando la polizia iruppe in casa sua con l'accusa di detenzione di stupefacenti, il maestro andò in pezzi durante una colluttazione, e Macchia, fuiggito, decise di voltarsi al Lato oscuro della Forza ed alla distruzione del Bianco. Cominciò così la sua lunga e sfigata carriera di superlatitante, che lo vide impegnato nei furti di circa 1.273.455.324.325 tra opere d'arte ed oggetti di valore, nessuno die quali mai portato a termine con successo. Armato di inchiostro, si apriva il varco tra le saracinesche delle gioiellerie e i caveau delle banche di tutta la città. Attualmente agisce con diversi complici: - macchia di sudore - macchia di pomodoro - macchia d'uovo - macchia d'erba. Ha un capo, ovvero Gambadilegno. Èinoltre noto per la spiccata intelligenza e perizia tecnica, grazie ai quali elabora piani geniali per imbrattare d'inchiostro l'intera città. Il suo nemico giurato è Omino Bianco 100+, che ha attualmente catturato il suo complice macchia di vino e steso sul ring macchia di rossetto, la sua fidanzata. Ha però delle grandi paure: il bianchetto e la candeggina, attualmente agenti di polizia. Infatti nelle miriadi di episodi in cui è comparso, Topolino non ha mai dovuto impugnare una pistola per minacciarlo: si è limitato a puntare un flacone di Coccolino. Tra i crimini più efferati da lui commessi ricordiamo il tentato furto della Regina Elisabetta e il tentato rapimento della Gioconda, nonché un centinaio di tentati tricatti alla cittadinanza brandendo armi atomico-nucleari/pericolosi banchi di nuvole, con lo scopo di ditruggere la terra/anneghare la città. Se sia vivo o no, non si sa. Si suppone si sia ritirato in un vasetto d'inchiostro in un colorificio in centro per sfuggire ad Omino Bianco, e di lì non sia più uiscito, ma trami l'imbrattatura dell'umanità.