Lingua latina

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« E affinchè il latino nulla ci perda, quel che in saper mi dà gli rendo in merda »
(S. Procopio)
« Coito, ergo sum »
(Germano Mosconi)


Il latino è una lingua morta, infatti nessuno bacia mai un latino, a meno che non sia necrofilo. Utile come un ausiliare del traffico, viene studiato nei licei in modo tale che gli studenti in futuro siano in grado di scrivere sul curriculum vitae "Disoccupato" in una lingua differente (o, nel caso in cui abbiano svolto il liceo classico, due).

Le Declinazioni

Il latino possiede 5 declinazioni. Possiamo dividerle per categoria in declinazioni semi-utili e declinazioni inutili.

Declinazioni semi-utili

  • Prima declinazione. Conosciuta dai nerd anche come la declinazione da femminucce. Appartengono ad essa molti sostantivi femminili e pochi sostantivi gay (cfr. incola,ae e agricola,ae). Si trova solo negli esercizi delle prime pagine dei libri scolastici di latino delle medie e,proprio quando pensi di essertene sbarazzato, sbuca all'improvviso fuori dal nulla in una qualsivoglia versione in classe.
  • Seconda declinazione. Praticamente l'unica usata, dal momento che contiene, più o meno, tutti i nomi maschili. Conoscere l'intera seconda declinazione dà allo studente un'approfondita conoscenza del latino.
  • Terza declinazione. È formata sostanzialmente da 3 gruppi: gruppo dadovecazzoderivastaparola, gruppo nominativougualealgenitivo (il contrario del gruppo "dadovecazzoderivastaparola"), e infine il gruppo machicazzolousa. Ci sono tantissime particolarità. Non pretendete di apprenderle qui: aprite il vostro libro di latino se non troppo coperto da ragnatele e svariate muffe.

Declinazioni inutili

  • Quarta declinazione. Non viene usata da nessuno. Il perché sia stata inventata ancora non si sa, ma di certo si denota l'inizio della fase di calo della fantasia dell'inventore della lingua latina. Si usa sempre us, o u per il neutro.
  • Quinta declinazione. Inventata da un hacker riuscito ad entrare nel database del latino per prendersi gioco dei professori. Questa declinazione è palesemente un fake.

Storia

Il latino è stata la creazione peggiore dopo le verdure e Buona Domenica.
Ideata da un italo-americano di origini indo-europee Joe Solombrero, in un giorno qualsiasi del 7200 AC/DC, il latino si parla aggiungendo "um" ad alcune parole. E' una lingua particolare, in quanto noi oggi nè la scriviamo, né la parliamo ma, tutto sommato, alcuni la conoscono. Per uno strano motivo in tutti i libri ricorrono sempre le stesse frasi tra cui: "I bambini porgono doni sugli altari degli dei" e "Le ancelle della padrona sono diligenti". Abbiamo molti autori che scrivono in latino che però reinterpretano questa lingua totalmente a modo loro, che, dimostrando fin troppo la loro creatività, inventano declinazioni, coniugazioni e quant'altro, perciò è inutile studiare la grammatica per i primi due o tre anni, come del resto per i seguenti tre o due.

Conseguenze

Dopo la geniale trovata di Joe ci furono grandi conseguenze per la popolazione, ma soprattutto per lui, dal momento che gli studenti inferociti lo massacrarono di botte poiché dovevano imparare una lingua e non potevano più semplicemente parlarsi a gesti. In seguito al 1942, data di nascita della scoperta dell'America, fu creato il ballo latino-americano per creare un po' di svago. Questo svago fu tolto pochi mesi dopo, quando nacquero gli Aventura. I preti modificarono l'ultimo libro di ricette di Suor Germana chiamato Bibbia aggiungendo l'"um" e in seguito fu reindrodotta la Messa in Latino, tolta perché il Latino ancora non esisteva. Si scatenarono diverse rivoluzioni, i contadini non avevano nè i soldi nè la voglia di imparare il latino e inoltre erano considerati gay dal fautore del latino (vedi prima declinazione), per cui si ribellarono e la messa in latino fu nuovamente tolta.

Come si è risolto il tutto

Lo sconquasso generato portò il latino al bando facendolo diventare lingua morta, motivo per cui fu reintrodotta la messa in latino. Ma ancora oggi si trovano parole e costrutti in latino come ad esempio Vingardium leviosa, Serpensordia et sectumpempra e, ultima ma non ultima, W la biga. Dopo la sparizione del latino si crearono lingue neolatine come il ladino e il samoano, molto diffuso soprattutto tra le genti samoane. Il latino, come scritto poc'anzi, è una lingua morta, ma ha il vanto di possedere ancora alcune professoresse madre lingua.