Lago di Viverone: differenze tra le versioni

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I giudizi negativi che purtroppo questo grazioso e ridente lago morenico senza vie d'uscita - perché non dispone né di emissari né di immmissari né di commissari, per cui si alimenta con le fogne e per avere un ricambio completo necessita di un periodo di almeno quarant'anni, il tempo che c'impiega l'acqua ad evaporare - continua ingiustamente a collezionare riguarderebbero una sua presunta macabra caratteristica: essere il '''lago della morte'''.
I giudizi negativi che purtroppo questo grazioso e ridente lago morenico senza vie d'uscita - perché non dispone né di emissari né di immmissari né di commissari, per cui si alimenta con le fogne e per avere un ricambio completo necessita di un periodo di almeno quarant'anni, il tempo che c'impiega l'acqua ad evaporare - continua ingiustamente a collezionare riguarderebbero una sua presunta macabra caratteristica: essere il '''lago della morte'''.


L'origine di questo appellativo andrebbe rintracciata addirittura in una leggenda del [[neolitico]] tramandata nei millenni, ovvero la storia di una comunità di [[palafitta|palafittari]] insediatasi sulle rive del lago e scomparsa improvvisamente nell'età del bronzo.
L'origine di questo appellativo andrebbe rintracciata addirittura in una leggenda del [[neolitico]] tramandata nei millenni per [[via anale]], ovvero la storia di una comunità di [[palafitta|palafittari]] insediatasi sulle rive del lago e scomparsa improvvisamente tra l'[[età del bronzo]] e quella del [[condono]], forse a causa di un'ordinanza di demolizione.


'''Numero di morti: 47.'''
'''Numero di morti: 47.'''


Storia confermata da un [[archeologo]] del [[XX secolo]] che, scoperti i resti di alcune palafitte [[Neanderthal|neanderthaliane]].
Storia confermata da un [[archeologo]] del [[XX secolo]] che, scoperti i resti di alcune palafitte [[Neanderthal|neanderthaliane]], le trovò in effetti disabitate.

Nel 350 d.C. San Martino fondò il paese di San Martino, dove adesso c'è il lago.



Nel 350 d.C. invece [[San Martino]]<ref>un tizio che regalava mantelli.</ref> fondò il paese appunto di San Martino, dove adesso c'è il lago, dopo che a Ivrea i [[romani]] gli avevano giustamente chiuso la porta in faccia, quando aveva chiesto una [[sigaretta]].


{{Dialogo|San Martino|Che, c'avete da fumà?|I romani di Ivrea|Te ne devi annà!}}


[[File:Donna grassa in topless.jpg|left|thumb|150px|La [[Dama]] del lago.]]


Circa novecento anni dopo, [[Dio]], già incazzato perché gli abitanti di San Martino erano diventati nel frattempo dissoluti e sodomiti, per vedere se si sarebbero comportati come quelli di Ivrea mandò un [[angelo]] che, sotto le mentite spoglie di un [[rom]], si mise a chiedere agli abitanti della moneta. Ma i tirchi abitanti del paese del lago in tutta risposta si misero a ridacchiare e lo presero a calci nel culo sguinzagliandoli dietro pure i [[cani]], per cui l'angelo rom disse ai buoni (il [[boia]] e il [[becchino]]) di andarsene al più presto, per salvarsi. Quindi Dio provocò uno [[tsunami]] e sprofondò il villaggio di catapecchie nelle acque limacciose e puzzolenti del lago. Purtroppo il boia volle poi girarsi per vedere cosa stava succedendo e fu seduta stante trasformato in una statua di toma - in effetti può sembrare di averla già sentita questa storia, a parte la toma. Comunque si dice che, quando tira vento - e tira sempre - le campane del campanile di San Martino si sentirebbero ancora adesso, anche se il suono è un po' annacquato.


'''Numero di morti: 665 (compreso il boia).'''


[[File:Coglione con felpa.jpg|right|thumb|150px|Beppe del lago.]]


MA NON SOLO! Essendo una certa [[Dama]] del lago, che di lavoro vendeva spade [[Excalibur]] ai tossici e di hobby giocava a [[dama]] (grandissima stronzata), fidanzata con un certo [[Beppe]] del lago, ed essendo costui riconosciuto da tutti come lo [[scemo del villaggio]] del lago, ragione per la quale all'arrivo dell'onda tsunamica si fece sorprendere chiuso a chiave nel [[cesso]], morendo così in un lago di merda, dicevo, essendo morto questo stronzo di Beppe si dice che la [[Dama]] del lago lo abbia da allora incominciato a cercare e che lo stia cercando ancora adesso. Non proprio lei, ma il suo fantasma, per cui tutt'oggi, nelle notti di plenilunio, può succedere di vederla camminare sull'acqua e in mezzo ai passanti sul lungolago di Viverone. Io stesso l'ho vista personalmente, e devo dire che non è poi tutto questo gran vedere, avendo ormai la [[dama]] circa ottocento anni ed essendo quindi in putrefazione avanzata. Comunque, se volete vedere la [[Dama]], il campanile sommerso, il cesso di Beppe e le palafitte demolite andate ad “Anzasco” e buttatevi in acqua. Se non vedete ancora niente, arrivati sul fondo incominciate a scavare.


[[File:Cuozzaio.jpg|left|thumb|250px|Tarri torinesi con zarre biellesi all'Oasi di Viverone.]]


Ma queste sono leggende, fatte circolare apposta per spaventare la gente e impedire che il lago di Viverone si riempia di turisti dell'occulto, molto più fastidiosi e meno redditizi dei turisti della domenica, che affollano le piscine, le spiagge di pietre, i campeggi della “Masseria”, la pista di kart puzzolente di olio bruciato, le panchine e i posteggi (di notte) e soprattutto dei turisti sessuali, che affollano invece gli ottimi [[strip-bar]] del luogo. La realtà è che nel lago di Viverone si muore davvero, anche ultimamente. E questo perché, trattandosi di un lago morenico creato dall'erosione millenaria dei ghiacciai, è colmo di insidiosi vortici e mulinelli, anche se non si capisce ancora cosa cazzo c'entri. Per cui se stai facendo il bagno e vedi arrivare un mulinello, vedi di girargli al largo, altrimenti potresti essere risucchiato fino al centro della terra.


'''Numero di morti annegati fino ad oggi: 2011.'''


[[File:Acrobata biplano.jpg|right|thumb|200px|Pilota di Piper che cerca affannosamente di non precipitare e quindi affogare nel lago.]]
[[File:Acrobata biplano.jpg|right|thumb|200px|Pilota di Piper che cerca affannosamente di non precipitare e quindi affogare nel lago.]]