Inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia: differenze tra le versioni
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===Il pensiero dei filosofi antichi=== |
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===Durante l'Impero Romano=== |
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Versione delle 19:59, 7 feb 2010
Inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia è un obiettivo che nel corso dei secoli ha dato la forza agli uomini per tentare le più grandi imprese della storia, dalle guerre alle scoperte scientifiche, dalle creazioni artistiche alle performance sportive.
Storia
Riferimenti nella bibbia
In alcuni passi dell'Esodo e nelle successive parole di molti profeti, viene puntato il dito contro i beni terreni e vengono esaltati invece i beni spirituali, come quello di avere una pagina su Nonciclopedia.
Il pensiero dei filosofi antichi
Nell'antica Grecia il tema è sempre stato al centro di un acceso dibattito. Secondo Socrate i Nonciclopediani non avevano la consapevolezza di non sapere che secondo lui era il fondamentale movente che spingeva alla conoscenza, per cui inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia spingeva verso una verità illusoria. Platone invece scrisse che avere una voce su Nonciclopedia era il fondamento su cui si basava la sua teoria dell'immortalità dell'anima, mentre Aristotele sosteneva che ciò che il pensiero è in potenza, Nonciclopedia lo è in atto.
Durante l'Impero Romano
La posizione di Karl Marx
Karl Marx nella sua opera Il Capitale considera quello di avere una pagina su Nonciclopedia un privilegio sociale di cui nessuno avrebbe dovuto godere, ed ha accusato i Nonciclopediani di fare scoreggie in ascensore. Trae sicuramente notevole spunto dal suo pensiero l'invenzione di Facebook che permette a tutti di avere una propria pagina personale. Come sempre accade però, i pensatori di ideologia opposta non sono rimasti con le mani in mano e hanno creato le pagine dei Fan vanificando in parte l'azione socialmente ugualizzante del noto social network.