Inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia: differenze tra le versioni

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===Il pensiero dei filosofi antichi===
===Il pensiero dei filosofi antichi===
Nell'antica Grecia il tema è sempre stato al centro di un acceso dibattito. Secondo [[Socrate]] i [[Nonciclopediano|Nonciclopediani]] non avevano la consapevolezza di non sapere che secondo lui era il fondamentale movente che spingeva alla conoscenza, per cui inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su [[Nonciclopedia]] spingeva verso una verità illusoria. Platone invece scrisse che avere una voce su [[Nonciclopedia]] era il fondamento su cui si basava la sua teoria dell'immortalità dell'anima, mentre Aristotele sosteneva che ciò che il pensiero è in potenza, [[Nonciclopedia]] lo è in atto.


===Durante l'Impero Romano===
===Durante l'Impero Romano===

Versione delle 19:59, 7 feb 2010

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« Avere una pagina su Nonciclopedia è un onore che giustifica qualsiasi sacrificio, compresa quella di rovinare la nostra reputazione per sempre. »
(I dARI parlando delle motivazioni che li hanno spinti a cimentarsi nella musica.)
« Se morirete combattendo per la Jihad, andrete in paradiso, dove ciascuno verrà accolto da 77 vergini... »
(Discorso del capo di Al Qaeda agli aspiranti terroristi.)
« ... »
(Gli aspiranti terroristi)
« ...ed avrete la vostra pagina su Nonciclopedia! »
(Proseguimento del discorso di prima.)
« Morte agli infedeli! Ahù! Ahù! Ahù! »
(Aspiranti terroristi dopo aver sentito il discorso motivazionale, (che tra l'altro comprendeva la visione del film 300).)

Inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia è un obiettivo che nel corso dei secoli ha dato la forza agli uomini per tentare le più grandi imprese della storia, dalle guerre alle scoperte scientifiche, dalle creazioni artistiche alle performance sportive.

Storia

Riferimenti nella bibbia

In alcuni passi dell'Esodo e nelle successive parole di molti profeti, viene puntato il dito contro i beni terreni e vengono esaltati invece i beni spirituali, come quello di avere una pagina su Nonciclopedia.

Il pensiero dei filosofi antichi

Nell'antica Grecia il tema è sempre stato al centro di un acceso dibattito. Secondo Socrate i Nonciclopediani non avevano la consapevolezza di non sapere che secondo lui era il fondamentale movente che spingeva alla conoscenza, per cui inseguire la fama a tutti i costi in modo da avere in futuro una voce su Nonciclopedia spingeva verso una verità illusoria. Platone invece scrisse che avere una voce su Nonciclopedia era il fondamento su cui si basava la sua teoria dell'immortalità dell'anima, mentre Aristotele sosteneva che ciò che il pensiero è in potenza, Nonciclopedia lo è in atto.

Durante l'Impero Romano

La posizione di Karl Marx

Karl Marx nella sua opera Il Capitale considera quello di avere una pagina su Nonciclopedia un privilegio sociale di cui nessuno avrebbe dovuto godere, ed ha accusato i Nonciclopediani di fare scoreggie in ascensore. Trae sicuramente notevole spunto dal suo pensiero l'invenzione di Facebook che permette a tutti di avere una propria pagina personale. Come sempre accade però, i pensatori di ideologia opposta non sono rimasti con le mani in mano e hanno creato le pagine dei Fan vanificando in parte l'azione socialmente ugualizzante del noto social network.