Inception
- Cobb: “Nel mondo dei sogni possiamo fare qualsiasi cosa”
- Arianna: “Allora possiamo finalmente dividere per zero!”
- Cobb: “Ehm… no”
- Arianna: “Allora possiamo fare un orgia senza che nessuno dica niente?”
- Cobb: “La cosa non funziona così”
- Arianna: “Ma tu hai appena detto che nei sogni possiamo fare tutto quello che…”
- Cobb: “Stai zitta! Hai capito? Qui le domande le faccio io! Mi hai rotto i coglioni!”
Inception (detto anche Insèpsciòn) è l’ultimo folle film del pluripretenzioso regista Cristoforo Nolano, conosciuto per aver riportato in vita Batman ed averlo trasformato in un giustiziere affitto dai sensi di colpa e dalla psoriasi. In quanto è film sui sogni ed è recitato da DiCaprio, la pellicola ha la lodevole capacità di non far capire allo spettatore medio la trama con conseguente incazzo e fuoco di Sant’Antonio.
Trama (La sega mentale)
Don Cobb è un ladro di sogni, ed in passato è stato compagno di scuola di Gigen, Gamon e Sigmund Freud che gli hanno insegnato tutti i trucchi del mestiere. Nelle sue rapine Cobb è abbastanza abile sin quando non viene gabbato da un ricco giapponese con la passione per i tappeti di lana, il Sig. Saito. L’industriale nipponico propone a Cobb una proposta che non può rifiutare: costringere il figlio di un noto industriale delle comunicazioni a smembrare l’impero del padre quando quest’ultimo tira le cuoia o gli scade l’impunità grazie all’innesto di un idea. In cambio Cobb potrà tornare dai suoi due bimbi angioletti, rimasti in custodia alla nonna pazza. Cobb accetta e forma una squadra composta da:
- lui stesso medesimo;
- una tizia ritardata chiamata Arianna che fungerà da architetta, ossia il costruttore di sogni;
- un uomo conturbante chiamato Arthur che tiene compagnia a Cobb nei momenti di solitudine;
- un travestito chiamato Eames che cambia aspetto più velocemente di Arturo Branchetti;
- uno spacciatore di stupefacenti e kebabbaro di nome Yussuf che sballerà il gruppetto prima di entrare nei sogni;
- il signor Saito stesso che vuole controllare viene fregato o meno.
Formata la squadra, il gruppo crea il piano, un autentico capolavoro di complessità che manco loro capiscono cosa devono fare.