Homo erectus

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« Il fatto che sia proprio dietro di me mi rende abbastanza nervoso. »
(Uomo di Neandertal su Homo erectus, riguardo alla scala evolutiva.)

L'Homo Erectus, dal latino colui che è in erezione, è una specie di ominide vissuto forse sul pianeta Terra nell'era preistorica, presocratica e preidraulica, probabilmente addirittura prima degli anni '80. Il nome è dovuto al fatto che il suo pene era in perenne erezione e raggiungeva la temibile lunghezza di 3,2 centimetri, un record a quei tempi. Tuttora si ignora se questi esseri fossero dei mammiferi, degli ovipari o dei volatili.

Le Origini

Essendo inizialmente incerti i luoghi dove questa specie abbia avuto origine e abbia prosperato, gli archeologi hanno deciso di comune accordo di sorteggiare un luogo a caso sul mappamondo. Così oggi sappiamo con precisione che questi ominidi hanno vissuto in luoghi imprecisati. Imprecisamente tra l'Africa, l'Asia e l'Europa, ma forse anche tra il Lussemburgo e San Marino, in un periodo che va da 1,5 milioni di anni fa all'altro ieri.

L'Aspetto fisico

A metà strada tra una scimmia e un fagiano, questa specie aliena era caratterizzata da un fisico robusto e brutto a vedersi, motivo per cui venivano discriminati dai neandertaliani. L'aspetto era complessivamente scimmiesco e cazzuto, con la fronte pronunciata. Inoltre ci sono fonti accreditate che sostengono che l'Homo erectus avesse le chele al posto delle mani e due grosse antenne in testa. Probabilmente era anche un quadrupede. Non si sa se fosse in grado di volare, ma era sicuramente un abile nuotatore, grazie alle sue pinne laterali. L'altezza, compresa tra i 130 e i 160 cm, contribuiva a renderlo ancora più brutto. Ma di questo, così come delle ridotte dimensioni del suo pene, l'Homo erectus non si vergognava.

Linguaggio, comportamento, cultura

Dopo lunghe e complesse ricerche svolte in Africa e ostacolate dalle tribù locali, oggi sappiamo che l'Homo erectus si esprimeva attraverso la telepatia, accompagnata da gesti scimmieschi misti a grugniti paragonabili a quelli dei suini. Non aveva una vera e propria lingua, e dunque incontrava diverse difficoltà ad esprimersi, motivo per cui spesso andava in escandescenza correndo confusamente avanti e indietro fino a quando non batteva la testa contro un albero, perdendo i sensi. Inoltre, a causa dei pochi reperti archeologici, non sappiamo molto riguardo al comportamento dell'Homo erectus. Sicuramente era un animale sociale, forse più animale che sociale, e amava la caccia, la pesca e rilassarsi durante i week-end. Si presume che si cibasse di rami degli alberi, foglie e tramezzini. Viveva in caverne ricavate nella roccia, oppure in tane sotterranee, condivise con le talpe e i conigli.

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