Guelfi e Ghibellini: differenze tra le versioni

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[[File:Barbarossa.jpg|300px|thumb|right|Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo noto fra i ghibellini.]]
[[File:Barbarossa.jpg|300px|thumb|right|Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo noto fra i ghibellini.]]


{{cit|Ehi questa è la maxi storia
{{cit|Ehi questa è la maxi storia<br />
Di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita
Di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita<br />
Seduto su due piedi qui con te
Seduto su due piedi qui con te<br />
Ti parlerò di Dante il superfico di Firenze!
Ti parlerò di Dante il superfico di Firenze!


Scrivendo novelle con gli amici sono cresciuto
Scrivendo novelle con gli amici sono cresciuto<br />
Me la sono spassata wow!
Me la sono spassata wow!<br />
Che fissa ogni minuto
Che fissa ogni minuto<br />
Le mie toste giornate filavano così
Le mie toste giornate filavano così<br />
Tra un sonetto a Beatrice e un giro con Virgil.
Tra un sonetto a Beatrice e un giro con Virgil.


Poi la mia pallacorda lanciata un po' più in su
Poi la mia pallacorda lanciata un po' più in su<br />
Andò proprio sulla testa di quei Ghibellini laggiù
Andò proprio sulla testa di quei Ghibellini laggiù<br />
Il più duro si imballò
Il più duro si imballò<br />
Fece una trottola di me
Fece una trottola di me<br />
E gli Este preoccupati dissero
E gli Este preoccupati dissero<br />
"Vattene a Roma!"
"Vattene a Roma!"


Li ho pregati, scongiurati, ma dal papa vogliono che vada
Li ho pregati, scongiurati, ma dal papa vogliono che vada<br />
M'han fatto le valige e han detto
M'han fatto le valige e han detto <br />
"Va' per la tua strada"
"Va' per la tua strada"<br />
Dopo avermi dato un saluto e un biglietto per partire
Dopo avermi dato un saluto e un biglietto per partire<br />
Con l'alloro sulla testa ho detto
Con l'alloro sulla testa ho detto <br />
"Qua meglio sgommare".
"Qua meglio sgommare".


Prima classe ma è uno sballo
Prima classe ma è uno sballo<br />
Spremute di luppolo in boccali di cristallo
Spremute di luppolo in boccali di cristallo<br />
Se questa è la vita che fanno a Roma per me, mmh-hm!
Se questa è la vita che fanno a Roma per me, mmh-hm! <br />
Poi tanto male non è.
Poi tanto male non è.


Ho chiamato un cocchiere col mio fischio collaudato
Ho chiamato un cocchiere col mio fischio collaudato<br />
Come in lizza alla giostra
Come in lizza alla giostra <br />
Mi sentivo gasato,
Mi sentivo gasato,<br />
Una vita tutta tutta nuova sta esplodendo per me
Una vita tutta tutta nuova sta esplodendo per me<br />
Avanti a tutta forza portami a San Pietro!
Avanti a tutta forza portami a San Pietro!


Oh che sventola di Chiesa
Oh che sventola di Chiesa<br />
Mi sento già straricco
Mi sento già straricco<br />
La vita di prima mi puzza di vecchio
La vita di prima mi puzza di vecchio<br />
Guardate adesso gente in pista chi c'è
Guardate adesso gente in pista chi c'è<br />
Il Sommo Poeta, lo svitato di Firenzeeee!|Da ''Vita Nova: qual gaudio!'' di Dante Alighieri}}
Il Sommo Poeta, lo svitato di Firenzeeee!|Da ''Vita Nova: qual gaudio!'' di Dante Alighieri}}



{{Cit|Tre Anelli ai Guelfi sotto il cielo che risplende.|Dante Reuel Alighieri, ''[[Il Signore degli Anelli|La Signoria degli Anellini]]'' }}
{{Cit|Tre Anelli ai Guelfi sotto il cielo che risplende.|Dante Reuel Alighieri, ''[[Il Signore degli Anelli|La Signoria degli Anellini]]'' }}

Versione delle 00:23, 23 apr 2013

Papa Francesco è così umile che ha perdonato persino i ghibellini.
Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo noto fra i ghibellini.
« Ehi questa è la maxi storia

Di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita
Seduto su due piedi qui con te
Ti parlerò di Dante il superfico di Firenze!

Scrivendo novelle con gli amici sono cresciuto
Me la sono spassata wow!
Che fissa ogni minuto
Le mie toste giornate filavano così
Tra un sonetto a Beatrice e un giro con Virgil.

Poi la mia pallacorda lanciata un po' più in su
Andò proprio sulla testa di quei Ghibellini laggiù
Il più duro si imballò
Fece una trottola di me
E gli Este preoccupati dissero
"Vattene a Roma!"

Li ho pregati, scongiurati, ma dal papa vogliono che vada
M'han fatto le valige e han detto
"Va' per la tua strada"
Dopo avermi dato un saluto e un biglietto per partire
Con l'alloro sulla testa ho detto
"Qua meglio sgommare".

Prima classe ma è uno sballo
Spremute di luppolo in boccali di cristallo
Se questa è la vita che fanno a Roma per me, mmh-hm!
Poi tanto male non è.

Ho chiamato un cocchiere col mio fischio collaudato
Come in lizza alla giostra
Mi sentivo gasato,
Una vita tutta tutta nuova sta esplodendo per me
Avanti a tutta forza portami a San Pietro!

Oh che sventola di Chiesa
Mi sento già straricco
La vita di prima mi puzza di vecchio
Guardate adesso gente in pista chi c'è

Il Sommo Poeta, lo svitato di Firenzeeee! »
(Da Vita Nova: qual gaudio! di Dante Alighieri)


« Tre Anelli ai Guelfi sotto il cielo che risplende. »
(Dante Reuel Alighieri, La Signoria degli Anellini )

Guelfi e ghibellini erano due fazioni opposte della politica italiana medievale. Esse si contendevano non già il potere assoluto, l'egemonia politica o l'abbigliamento più trendy, ma il titolo di Gruppo di deficienti col nome più deficiente. Secondo le tendenze dell'epoca, opinabilissime peraltro, vinsero alla fine i Guelfi nella Battaglia di Benevento, ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. L'evento venne peraltro citato da Dante nella Divina Commedia come una miserabile pagliacciata.
Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la Battaglia di Campaldino, nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di Orio al Serio, celebre per non essere mai avvenuta.

Breve storia

Lo storico stemma dei ghibellini, raffigurante il celeberrimo Badangaberto de' Badangaberti nell'atto di stuprare un grifone gigante.

Il nome

In origine le due fazioni avevano nomi completamente differenti da quelli usati attualmente: i due gruppi rivali infatti si chaimavano rispettivamente Tifosi del papa e Feticisti dell'imperatore.

Bianchi e neri

Una tipica scaramuccia fra Guelfi Bianchi e Neri.
« Sogno che un giorno a Firenze piccoli Guelfi neri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Guelfi bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle. »
(Martin Lutero all'Oktoberfest, sbronzo e con qualche secolo di ritardo.)

La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare, ma al momento della scelta fra salsiccia e porchetta da mettere nel pane scattò la tragedia, e fu così che nacquero i Bianchi e i Neri.

I Neri, filofascisti, lottavano violentemente per avere le carrozze sempre in orario; i bianchi, che proclamavano una dittatura del proletariato, si limitavano a snobbare i Neri e a lanciare loro banane e noccioline intimandoli di tornarsene a Pistoia.