Guelfi e Ghibellini: differenze tra le versioni
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Versione delle 23:45, 22 apr 2013
Guelfi e ghibellini erano due fazioni opposte della politica italiana medievale. Esse si contendevano non già il potere assoluto, l'egemonia politica o l'abbigliamento più trendy, ma il titolo di Gruppo di deficienti col nome più deficiente. Secondo le tendenze dell'epoca, opinabilissime peraltro, vinsero alla fine i Guelfi nella Battaglia di Benevento, ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. L'evento venne peraltro citato da Dante nella Divina Commedia come una miserabile pagliacciata.
Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la Battaglia di Campaldino, nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di Orio al Serio, celebre per non essere mai avvenuta.
Il nome
In origine le due fazioni avevano nomi completamente differenti da quelli usati attualmente: i due gruppi rivali infatti si chaimavano rispettivamente Tifosi del papa e Feticisti dell'imperatore.
Breve storia
Bianchi e neri
Dopo che i guelfi ebbero cacciato a pedate i ghibellini da Firenze, nacquero dissidi interni tra loro. Ci fu uno scisma e si divisero in neri e bianchi. I neri, filofascisti, lottavano per avere i treni sempre in orario, i bianchi erano per la lotta del proletariato. Secondo alcune fonti, la litigata fu scaturita per una partita persa a strip poker da due cugini sbronzi.
La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare, ma al momento della scelta fra salsiccia e porchetta da mettere nel pane scattò la tragedia, e fu così che nacquero i Bianchi e i Neri.