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Una Lolita molto Gothic.
« Oh dio-chan, questo vestito fatto a forma di torta rosa con fiocchi fuxia a forma di torta e cappello a forma di torta lilla è così...così...
PUCCIOSO
KAWAII! »
(Sweet Lolita su vestiti di alta classe)
« Cioè, c'è tanta ignoranza in giro!Molti pensano che le Gothic Lolita siano delle pornobimbe...in realtà, sono solo piccole scaricatrici di porto incomprese, con l'hobby dei rutti! »
(Gothic Lolita che parla della piaga dei lettori di Nabokov)
« Cioè, questo pizzo incrociato svedese su abito della serie Piccolo Barboncino Dentro una Coppa di Gelato non è stato fatto dalle fatine zuccherose del mondo segreto di Peter Pan? Ma vi prego, dove siamo andate a finire, e la qualità degli OUTFIT?!? Questo non è Lolita, è merda! »
( Gothic Lolita in tutto il suo grazioso contegno)

Gothic Lolita (Goshikku Roriita) è una follia collettiva alla giapponese, esattamente come il sushi, cioè il pesce crudo salterino, lo stile barocco/rococò e i putti angelici pieni di ghirigori e manfrine in perfetta nipponica sobrietà ed eleganza. Nato in Giappocina, patria dei nerd e degli otaku affetti dal complesso d'inferiorità, terribilmente attratti a causa delle loro tempeste ormonali da dolciose bambine prepubescenti in zuccherevoli abitini dalla gonna a campana e dalle scarpette con la punta tonda. Il loro futuro sarà quello di essere manager arrapati affamati di mutandine e/o pedofili. Nasce, secondo le povere menti semplici oltreocaeno, grazie alla famosissima cantante Mana. Ah, è un uomo? Beh, al famosissimo transone Mana, leader di numerosi gruppi e poi solista (toccava il culo a tutti). In realtà in Giappocina è noto che Mana non c'entra un benemerito nulla, nonostante abbia cavalcato l'orda di nippo-bimbeminkia creando una marca di vestiti (?) Lolita. Da loro, la maternità dello stile (?) si deve esclusivamente all'Invisibile Unicorno Rosa (adorato come un dio dalle Sweet Lolita), che per primo negli anni 70 esportò le gonne a ruota nel paese. Questi esportò ben presto le terribili mutazioni genetiche subite dalla gonna a ruota in Giappocina in molte altre nazioni, delle quali la prima (!) fu l'America, che nonostante avesse la colpa di aver inventato le gonne a ruota negli anni '50 non aveva traccia di Gothic Lolita sul territorio. Le pampine di 23 anni americane iniziarono ad avere una vera e propria ossessione, traducendo qualsiasi cosa trovassero dal nipponico sui siti al Lolita dedicati al ben più versatile inglisch. In questo modo la piaga si riversò sull'intero globo, data la comprensibilità ora rivelata della dottrina delle " gonne puffose ".

Lifestyle

 
Il ragionamento di una Gothic Lolita.

Il lifestyle delle Gothic Lolite è caratterizzato soprattutto da un'importantissima abitudine rubata a un'altra cultura, quella di Federica del Grande Fratello: infatti esse usano andare in giro col proprio paraculo personale locato al guinzaglio.

Un'altra abitudine delle Lolite, è quella di passare i pomeriggi in una sala da tè. Infatti la celebre canzone "Il mio amico vende il tè" si riferisce alla piaga delle Gothic Lolita.

Ovviamente esse sono poser: la parola Gothic davanti a Lolita non serve praticamente a un cazzo,visto che loro alla fine dopo tanto dire stronzate si vestono come Temi d'amore tra i banchi di scuola.

Si distingue il Gothic nel Lolita grazie all'allegria che si vede in esse.

Musica

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Il visual key secondo la teoria più accreditata.

La musica preferita delle Gothic Lolite è il "visual". No, non il braile visual, il rock e il kei. Tutti siamo d’accordo sul fatto che il visual rock sia l'ennesima rivisitazione del rock che finisce per creare una banda di coglioni, invece, il visual kei, nessuno sa con precisione cosa sia.
Ci sono però due teorie:

  • La prima e più accreditata è quella che sia un programma che serve a trovare le chiavi di casa con la ricerca di Google.
  • La seconda è che sia in realtà una nuova, ennesima forma di suicidio giapponese, che consiste nel conficcarsi le chiavi negli occhi.

Come potete vedere sia la prima che la seconda spiegano il significato sia della parola "key" che della parola "visual".

« per esempio noi del Visual kei non ci tagliamo le vene, non abbiamo quell'orribile make up, abbiamo i capelli molto più fichi che i loro (tra l'altro loro li hanno solo neri). siamo più simpatici , non siamo depressi ci divertiamo come dei deficienti a strimpellare con le chitarre etc. etc. etc xD »
(Una visual key su visual key)

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