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Pandev che risponde al saluto di Paolo Di Canio
« Adoro la mia terra d'origine, ci sono le pere, le mele, le banane, le arance e se ci aggiungi un po' di liquore viene fuori una meraviglia »
(Pandev sulla Macedonia)
« ҒӨҎЖӒ ІӐZҰӔ »
(Goran Pandev sulla Lazie)

Горан Пандев (Penisola balcanica, 1999) è un tamarro e nullafacente macedone che si spaccia per calciatore. Idolatrato dai ciociari e dai napoletani, militava nella Lazie al fianco di Maurito Zappate e Tommaso Scrocchi. Ha vinto il Caccone d'oro come capocannoniere del torneo Графіка ed ha perso lo scudetto con l'Inter nel 2002. Ora "gioca" nell'Inter come attaccante (in teoria) e panchinaro (in pratica).

Carriera calcistica

 
Il paese natale di Горан Пандев

Горан cominciò a giocare a calcetto quando trovò un Santos mezzo sgonfio in una piazza della sua città natale, Strumica. Giocava spesso con gli albanesi, proprio per questo decise di emigrare, ancora giovane, per l'Italia, andando a chiedere lavoro nei pressi di Via Durini.

Fu Massimo Moratti ad aprire le porte al povero Alban...cedone, decidendo di offrirgli uno stipendio e di inserirlo nella stretta rosa interista. Dopo un anno all'Inter, Горан Пандев venne cacciato a calci in culo per tentato spaccio, il giovane macedone voltò così alla ricerca di un posto per spacciare fumo, fottere portafogli e non fare un cazzo.

Dopo qualche anno di vagabondaggio ed elemosina tra la Spezia ed Ancona, Пандев Горан vide in mezzo ai campi della ciociaria l'apparizione di Suor Paola che parlava con le pecore, il piccolo Горан Пандев tirò fuori il proprio Santos sgonfio e cominciò a correre col pallone ai piedi, come guidato da una rivelazione divina. Due giorni dopo venne ritrovato in stato di incoscienza a Formello, sui campi della Lazio, Lotirchio gli fece così fare un provino, decidendo poi di inserirlo in rosa con lo stipendio di trenta panini al prosciutto mensili.

All'interno della Lazio, il giovane Горан trovò un ambiente consono ai suoi modi e alle sue abitudini, instaurando di conseguenza un giro di Hashish insieme a Tommaso Scrocchi. L'anno successivo arrivò anche Delio Rossi, che cominciò a fargli vendere cocaina e li nominò titolari d'attacco.

Gli affari però non andarono a buon fine e Горан tornò da Moratti come figliol prodigo. Lui, felice del suo ritorno, gli regalò la panchina. Di ciò ne furono contenti i tifosi interisti dato che prima, ogni volta che vedevano Горан in formazione titolare, sentivano un brivido passare lungo la schiena.

Qualità tecniche

Abilissimo nel fingere di fare reparto, lasciando il lavoro sporco agli altri, è anche molto tecnico quando si gratta le chiappe sorridendo a Delio Zozzi.

Горан Пандев gioca per lo più in attacco (rigorosamente oltre la linea del fuorigioco) e di tanto in tanto ama provare dei tiri a culo per fermare il gioco e riposarsi. La maggior parte di questi tiri finiscono in braccio al portiere oppure in tribuna (se tira a porta vuota). Inoltre, insieme a Zuniga, è l'unico giocatore al mondo in grado di dribblarsi da solo. Quando Горан Пандев prende palla e punta l'avversario, diventa improvvisamente gobbo e cade non appena sfiora l'avversario, rotolandosi sul tappeto utilizzando la mossa difensiva del guscio della tartaruga, che egli stesso ha reso famosa.