Giosuè Carducci: differenze tra le versioni

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{{quote|Sti maledetti pakistani, mi fottono il lavoro. Ma poi saranno pakistani o bangladesciani? E poi come cazzo si chiamano gli abitanti del Bangladesh? Bangladesci? Vabbè comunque quella Jessica era una gran maiala. Poi ti raccconto.|Giosuè Carducci.}}
{{quote|Sti maledetti pakistani, mi fottono il lavoro. Ma poi saranno pakistani o bangladesciani? E poi come cazzo si chiamano gli abitanti del Bangladesh? Bangladesci? Vabbè comunque quella Jessica era una gran maiala. Poi ti raccconto.|Giosuè Carducci.}}
Nel [[1862]] entrò nella Massoneria come membro della ''Loggia Severa'' di Bologna, nel 1865 diverrà membro della ''Loggia vietato agli Homer'', dal 1881 della ''Loggia dei tagliapietre'', dal 1886 della ''Sloggia'' e il 21 febbraio 1888 fu elevato al 33º grado della scala Mercalli. Nell'istituzione massonica fu poco attivo, quasi sempre passivo, come testimonia il nutrito carteggio con il Gran Maestro del [[Grande Oriente]] della Grande Itaglia Ing. Geometra '''Sigismondo Bagnomaria'''.
Nel [[1862]] entrò nella Massoneria come membro della ''Loggia Severa'' di Bologna, nel 1865 diverrà membro della ''Loggia vietato agli Homer'', dal 1881 della ''Loggia dei tagliapietre'', dal 1886 della ''Sloggia'' e il 21 febbraio 1888 fu elevato al 33º grado della scala Mercalli. Nell'istituzione massonica fu poco attivo, quasi sempre passivo, come testimonia il nutrito carteggio con il Gran Maestro del [[Grande Oriente]] della Grande Itaglia Ing. Geometra '''Sigismondo Bagnomaria'''.
Negli anni del trasformismo il poeta conquistò un posto centrale nello spettacolo “''Gran sorpresa''” della bellissima ballerina brasiliana ''Franco'', presso il night ''Occhioallespalle''.
Negli anni del trasformismo il poeta conquistò un posto centrale nello spettacolo “''Gran sorpresa''” della bellissima ballerina brasiliana ''Franco'', presso il night ''Watchyourback''.


=== I lutti ===
=== I lutti ===
[[File:Macchina_scassata.jpg|thumb|right|250px|La Fiat Marea di Giosuè Carducci.]]
[[File:Macchina_scassata.jpg|thumb|right|250px|La Fiat Marea di Giosuè Carducci.]]


Nel 1857 fu colpito nel giro di due minuti da tre gravi lutti: Giosuè cadde dalla finestra della sua casa a Santa Maria a Monti, trascinando il fratello con sè; il fratello morì sul colpo, [[Giosuè]] si salvò aggrappandosi al marciapiede; risalendo a casa spinse per sbaglio il padre che rotolò dalle scale fracassandosi l’osso del collo. [[Giosuè]] prese subito la sua [[Fiat Marea]] per portarli entrambi all’ospedale, ma per sbaglio stirò il suo cane Fuffi. Sceso dalla macchina colpì con lo sportello il [[gatto]], che rimase tetraplegico per il resto della vita (due giorni).
Nel 1857 fu colpito nel giro di due minuti da tre gravi lutti: Giosuè cadde dalla finestra della sua casa a Santa Maria a Monti, trascinando il fratello con sè; il fratello morì sul colpo, [[Giosuè]] si salvò aggrappandosi al marciapiede; risalendo a casa spinse per sbaglio il padre che rotolò dalle scale fracassandosi l’osso del collo. [[Giosuè]] prese subito la sua [[Fiat Marea]] per portarli entrambi all’ospedale, ma per sbaglio stirò il suo cane Fuffi. Sceso dalla macchina colpì con lo sportello il [[gatto]] Miao, che rimase tetraplegico per il resto della vita (due giorni).
Un vicino di casa che aveva assistito alla scena commentò, davanti alla troupe di Studio Aperto accorsa per l’occasione:
Un vicino di casa che aveva assistito alla scena commentò, davanti alla troupe di Studio Aperto accorsa per l’occasione:
{{quote|Che minchione | Vicino di casa di Giosuè Carducci.}}
{{quote|Che minchione | Vicino di casa di Giosuè Carducci.}}
Carducci trascorse un periodo di grande sconforto, che espresse in alcune sue liriche , tra le quali si ricordano “''Portassi sfiga''” e “''Non è colpa mia''”. Il 7 marzo 1859 contrasse matrimonio con la lontana [[tua cugina|cugina]] ''Elvira Meninculi'', figlia del sarto militare ''Rimbaudo Meninculi''. dalla quale ebbe cinque figli: Francesco morto dopo pochi giorni dalla nascita, Dante, Bice, Laura e Libertà detta Tittì, per le enormi mammelle.
Carducci trascorse un periodo di grande sconforto, che espresse in alcune sue liriche , tra le quali si ricordano “''Portassi sfiga''” e “''Non è colpa mia''”. Il 7 marzo 1859 contrasse matrimonio con la lontana [[tua cugina|cugina]] ''Elvira Meninculi'', figlia del sarto militare ''Rimbaudo Meninculi''. dalla quale ebbe cinque figli: Francesco morto dopo pochi giorni dalla nascita, '''Dante''', '''Bice''', '''Laura''' e '''Libertà''' detta ''Tittì'', per le enormi mammelle.
[[File:Vespa col plastico.jpg|thumb|left|250px|Vespa col plastico di casa Carducci]]
[[File:Vespa col plastico.jpg|thumb|left|250px|Vespa col plastico di casa Carducci]]
Fu di nuovo colpito da gravi lutti familiari nel 1870 con la morte della madre, per un incidente in carrozzella sulla discesa del colle di casa Carducci e del figlio Dante morto investito da un pirata della strada su una [[Fiat Marea]].
Fu di nuovo colpito da gravi lutti familiari nel 1870 con la morte della madre, per un incidente in carrozzella sulla discesa del colle di casa Carducc,i e del figlio Dante morto investito da un pirata della strada su una [[Fiat Marea]].


=== Riammissione all'insegnamento ===
=== Riammissione all'insegnamento ===