Giosuè: differenze tra le versioni

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'''Giosuè''' ([[Alessandria]] 1606 a.c. - [[Canaan]] 1504 a.c.) è un personaggio [[Bibbia|biblico]] che successe a [[Mosè]] alla guida del popolo [[ebreo]]. Di mestiere era muratore, ma aveva l'hobby della tromba, e suonava nel Dopolavoro [[FNME|Ferroviario]] di Luxor. È più celebre come alter ego di [[Gesù]] nelle [[bestemmia|bestemmie]].
'''Giosuè''' ([[Alessandria]] 1606 a.c. - [[Canaan]] 1504 a.c.) è un personaggio [[Bibbia|biblico]] che successe a [[Mosè]] alla guida del popolo [[ebreo]]. Di mestiere era muratore, ma aveva l'hobby della tromba, e suonava nel Dopolavoro [[FNME|Ferroviario]] di Luxor. È più celebre come alter ego di [[Gesù]] nelle [[bestemmia|bestemmie]].


== La successione a Mosè ==
== Infanzia, e successione a Mosè ==
Giosuè nacque in Egitto, con la carica sociale di "schiavo addetto a farsi schiavizzare". Lì per lì la sua condizione non gli fu causa di disperazione, dato che era solito coltivare l'hobby di subire frustate alla schiena e di secernere sudore dalle ascelle. Una volta che ebbe capito, però, che la stessa consuetudine l'avrebbe accompagnato per il resto della vita, decise di svoltare. Due erano le possibilità che si presentavano davanti al giovane Giosuè: diventare il canarino del campo, spifferando agli egizi gli autori dei soliti furti di rami secchi che disturbavano la tranquilla comunità ebraica, ovvero fuggire dall'Egitto insieme a Mosè. Nonostante gli egizi non se lo calcolassero minimamente, Giosuè decise ugualmente di mettersi dalla parte del Faraone, rilevando l'inconsistenza di una fuga nel deserto da parte di un popolo di decina di migliaia di persone; si recò dunque a [[Palazzo Madama]] con l'intento di fare la spia non già sull'[[Il Tilli|autore]] dei furti, ancora latitante, ma su Mosè e sulla sua idea di sottrargli gli schiavi al fine di farli propri. Il calcio sui denti che ricevette alla porta d'entrata del Palazzo gli ricordò che uno schiavo non poteva avvicinarsi al Faraone, nè a Palazzo, nè parlare con la bocca piena o vuota; decise pertanto di ritornare sui propri passi e accollarsi questo difficile compito: guidare il popolo ebraico nella lunga camminata verso la [[Terra promessa]], un mondo diverso dove continuare a coltivare i propri interessi non più costretto.
Giosuè nacque in Egitto, con la carica sociale di "schiavo addetto a farsi schiavizzare". Lì per lì la sua condizione non gli fu causa di disperazione, dato che era solito coltivare l'hobby di subire frustate alla schiena e di secernere sudore dalle ascelle. Una volta che ebbe capito, però, che la stessa consuetudine l'avrebbe accompagnato per il resto della vita, decise di svoltare. Due erano le possibilità che si presentavano davanti al giovane Giosuè: diventare il canarino del campo, spifferando agli egizi gli autori dei soliti furti di rami secchi che disturbavano la tranquilla comunità ebraica, ovvero fuggire dall'Egitto insieme a Mosè. Nonostante gli egizi non se lo calcolassero minimamente, Giosuè decise ugualmente di mettersi dalla parte del Faraone, rilevando l'inconsistenza di una fuga nel deserto da parte di un popolo di decina di migliaia di persone; si recò dunque a [[Palazzo Madama]] con l'intento di fare la spia non già sull'[[Il Tilli|autore]] dei furti, ancora latitante, ma su Mosè e sulla sua idea di sottrargli gli schiavi al fine di farli propri. Il calcio sui denti che ricevette alla porta d'entrata del Palazzo gli ricordò che uno schiavo non poteva avvicinarsi al Faraone, nè a Palazzo, nè parlare con la bocca piena o vuota; decise pertanto di ritornare sui propri passi e accollarsi questo difficile compito: guidare il popolo ebraico nella lunga camminata verso la [[Terra promessa]], un mondo diverso dove continuare a coltivare i propri interessi non più costretto.
[[File:Baracca_in_rovina.jpg|thumb|right|300px|La casa di josuè]]
[[File:Baracca_in_rovina.jpg|thumb|right|300px|La casa di josuè]]
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Giosuè fece dunque circoncidere tutti gli uomini ebrei nati nel deserto, e fece ricirconcidere quelli già circoncisi, anche perchè non sapeva in cosa consistesse la circoncisione, nè se ne interessava.
Giosuè fece dunque circoncidere tutti gli uomini ebrei nati nel deserto, e fece ricirconcidere quelli già circoncisi, anche perchè non sapeva in cosa consistesse la circoncisione, nè se ne interessava.
Giunti però alla Terra promessa, questa si rivelò diversa da quanto immaginato dal popolo.
Giunti però alla Terra promessa, questa si rivelò diversa da quanto immaginato dal popolo.
Secondo quanto aveva detto Mosè, il popolo, si aspettava di trovare nella Terra Promessa fiumi di latte e miele. Invece trovò sassi, ortiche e borgiacche , e poi la Palestrina era una palestra troppo piccola per entrarci tutti. Ed il popolo chiese a Giosuè di mantenere la promessa fatta da [[Dio]] a Mosè e dargli fiumi di latte e miele. Giosuè che non aveva sentito la promessa, nè riteneva fossero possibili fiumi di latte, nè credeva in Dio, sentenziò:
Secondo quanto aveva detto Mosè, il popolo, si aspettava di trovare nella Terra Promessa (TP) fiumi di latte e miele. Invece trovò sassi, ortiche e borgiacche , e poi la Palestrina era una palestra troppo piccola per entrarci tutti. Ed il popolo chiese a Giosuè di mantenere la promessa fatta da [[Dio]] a Mosè e dargli fiumi di latte e miele. Giosuè che non aveva sentito la promessa, nè riteneva fossero possibili fiumi di latte, nè credeva in Dio, sentenziò:
{{quote|Manca ancora poco, svoltiamo quell'angolo e ci siamo. Sento già il ronzio delle api. | Giosuè}}<br/>
{{quote|Manca ancora poco, svoltiamo quell'angolo e ci siamo. Sento già il ronzio delle api. | Giosuè}}<br/>
[[File:Deserto_bianco.jpg|thumb|right|300px|La nuova casa di Josuè presso la Terra promessa]]
[[File:Deserto_bianco.jpg|thumb|right|300px|La nuova casa di Josuè presso la Terra promessa]]