Giappone: differenze tra le versioni

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Altro sport estremamente popolare in giappone è la pallavolo, sopratutto quella femminile. La pallavolo è insegnata da due categorie di allenatori: gli allenatori cattivi cattivi (generalmente grassi o con un braccio paralizzato) o da allenatori umanissimi e bellissimi. Nessuna giocatrice giapponese di pallavolo può dirsi completa se non è passata sotto entrambe le figure. Gli allenatori cattivi cattivi amano far allenare le proprie giocatrici al bagher facendo loro indossare catene arruginite come polsiere.
Altro sport estremamente popolare in giappone è la pallavolo, sopratutto quella femminile. La pallavolo è insegnata da due categorie di allenatori: gli allenatori cattivi cattivi (generalmente grassi o con un braccio paralizzato) o da allenatori umanissimi e bellissimi. Nessuna giocatrice giapponese di pallavolo può dirsi completa se non è passata sotto entrambe le figure. Gli allenatori cattivi cattivi amano far allenare le proprie giocatrici al bagher facendo loro indossare catene arruginite come polsiere.

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Versione delle 23:25, 12 mag 2006

Il Giappone è una nazione a forma di robottone gigante che si trova in mezzo ad un asse fra Germania e Italia. I suoi abitanti, caratterizzati dal fatto di essere dei cartoni animati, vivono felici e contenti sapendo che se casomai Vega dovesse invadere la terra, ci sarà qualcuno che andrà e distruggerà il male.

Storia

Secondo la leggenda il Giappone fu creato dal dio Go Nagai che, nella sua infinita bontà, lo popolò immediatamente di terribili, terribili mostri. I giapponesi, notoriamente masochisti, ringraziavano il loro dio e si tagliavano la testa con la katana.

La storia del giappone inizia, in realtà, con l'elezione del primo Imperatore, Adriano, che però non segnava e fu sostituito da Martins.

L'imperatorato era debole e allora degli uomini forti presero il potere e si fecero chiamare shogun. Fra questi il più importante fu lo shogun Mutsukunimito, davanti al cui sigillo tutti si dovevano inchinare. Egli fu sconfitto da Sasuke Sasuke (nome e cognome), un guerriero nobile che difendeva con furore l'amico debole e che nessuno poteva vincere perchè era cintura nera karatè.

Durante la rivoluzione francese molti transgender giapponesi combatterono con onore per la vittoria del Re di Francia, scoprendo anche che - tutto sommato - essere donne non era poi così male.

I cristiani tentarono di fare proseliti in giappone, ma furono decapitati con piacere. Tra i martiri ricordiamo il missionario pescatore, in seguito fatto santo, San Pei.

Il giappone moderno

La capitale del Giappone, Neo Tokio-3, è una metropoli vivace attaccata più o meno quotidianamente da esseri provenienti dallo spazio. Per fortuna degli abitanti la città ha la capacità di ritirarsi sottoterra mentre la difesa del pianeta (e, ovviamente, di tutta l'umanità) è generalmente affidata a ragazzini quattordicenni odiati dai genitori inseriti in delle specie di robottoni che trasmettono il dolore delle legnate prese al pilota.

Quando non si trovano sotto la minaccia aliena (cosa purtroppo rarissima) i giapponesi amano dedicarsi a varie attività, la principale delle quali è sbirciare le mutandine delle studentesse facendosi conseguentemente censurare nella versione italiana del doppiaggio.

I giapponesi amano anche costruire robot belli e geniali però tutti senza qualche rotella.

Gli scienziati giapponesi sono sempre un pò spettinati, timidi, innamorati e stralunati. Sono generalmente innamorati delle maestrine dei robot che spacciano come loro sorelle.

L'attuale imperatore del Giappone è Mazinga.

Lo Sport

I giapponesi sono gli indiscutibili campioni di qualsiasi sport passato, presente e futuro che sia mai stato praticato sul pianeta. I giapponesi sono talmente forti che non prendono mai parte ad alcuna competizione ufficiale perchè altrimenti vincerebbero tutto loro.

Tra gli sport principalmente praticati in giappone, ricordiamo il calcio, che però qua si pratica su campi lunghi 42 Kilometri e 195 metri e larghi altrettanto. La caratteristica del calcio giapponese è il muoversi solo quando si ha il pallone. Altrimenti occorre rimanere inchiodati nella propria posizione facendo commenti memorabili sull'andamento della gara e sui propri compagni.

Inoltre nelle squadre giapponesi c'è un solo calciatore bravissimo che generalmente vince la gara da solo, mentre gli altri compagni sono dei mentecatti recuperati fuori dallo stadio che nemmono conoscono (nè comprendono) il significato della parola calcio. Il calciatore bravissimo è talmente forte da riuscire a far esplodere il pallone se becca la traversa o di sfondare il muro di recinzione caso mai la palla vada fuori.

Altro sport estremamente popolare in giappone è la pallavolo, sopratutto quella femminile. La pallavolo è insegnata da due categorie di allenatori: gli allenatori cattivi cattivi (generalmente grassi o con un braccio paralizzato) o da allenatori umanissimi e bellissimi. Nessuna giocatrice giapponese di pallavolo può dirsi completa se non è passata sotto entrambe le figure. Gli allenatori cattivi cattivi amano far allenare le proprie giocatrici al bagher facendo loro indossare catene arruginite come polsiere.