Gianluca Zambrotta

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« La prima volta che ho visto quelle gambe ho fumato un sigaro e ho pianto in silenzio. »
(Marcello Lippi su Gianluca Zambrotta)

Gianluca Zambrotta e' un raro esemplare di lama affetto da osteoporosi. Le sue gambe arcuate formano un angolo di 692°, ciononostante Zambrotta e' considerato uno dei piu' forti terzini attualmene in circolazione, anche in virtu' del fatto che il solo vedere il suo passo claudicante genera solitamente negli avversari un attacco di risate miste a convulsioni isteriche che impediscono a chiunque di marcarlo. Un recente studio ha scoperto che le gambe di Zambrotta sono costituite al 45% da zinco, al 32% da grana padano e dal restante 70% da antigelo. Dopo la gavetta come saltimbanco e venditore di enciclopedie porta a porta, Zambrotta ha militato per anni nell'interegerrima e onestissima Juventus, nella quale si e' distinto per i numerosi assist e per l'elevato livello di infiammabilita' dei suoi capelli. In seguito ad un non precisato scandalo legato ai passaporti ( il giocatore, di chiare origini bosniaco-serbe-sahariane-indu'-trevisane, avrebbe secondo la Procura di Disneyland Paris millantato antiche ascendenze borboniche al solo scopo di riuscire a comprare casa fra la monnezza di Napoli ), Zambrotta lascia la Juventus e negli anni seguenti viene ingaggiato da societa' calcistiche altrettanto illustri come Barcellona, Milan, San Vendemmiano, L'Antica Pasticceria del Nonno e Catanzaro. Il suo palmares e' ricco di numerosi trofei e riconoscimenti, tra i quali spiccano tre scudetti etiopi, una Coppa del Dopo-Lavoro Fiat e la prestigiosa vittoria della Coppa dei Campioni di Risiko del 2002, alla quale Zambrotta contribui' segnando sedici reti nella finale disputata contro il Lokomotiv Mosca. Il terzino ha inoltre raggiunto per tredici volte consecutive la finale di Coppa Padania, perdendola pero' in tutte le occasioni. Anche la carriera in nazionale e' stata altrettanto ricca di soddisfazioni: ha infatti preso parte ai Mondiali del 2006 in Germania, durante i quali ha siglato persino un gol ( seppur involontariamente, in quanto Zambrotta voleva soltanto spedire lontano il pallone, che da sempre lo intimorisce, ma la conformazione irregolare delle sue gambe impresse alla sfera una traiettoria imprendibile per il portiere avversario ) contro le Filippine e ha spezzato le caviglie a tutti i membri della nazionale turca compresi giocatori,allenatore, massaggiatori e rappresentanti federali.