Titolo visualizzato | Gabriele Muccino |
Criterio di ordinamento predefinito | Muccino |
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ID della pagina | 81125 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
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Creatore della pagina | 79.53.17.115 (rosica) |
Data di creazione della pagina | 20:46, 2 feb 2010 |
Ultimo contributore | Wedhro (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 10:21, 24 mag 2020 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Gabriele Muccino (Roma ivi 1967, ma anche 1962 va bene lo stesso) è il Marco Masini del cinema italiano. Nelle sue pellicole certi sono depressi, molti litigano e tutti s'incazzano. I suoi film sono sempre caratterizzati da personaggi con connotazioni molto forti: il marito cornuto, la moglie frustrata, la figlia zoccola, il figlio insicuro e balbuziente (di solito interpretato ottimamente da suo fratello Silvio, che non deve far altro che essere sé stesso). Nondimeno Muccino è da tutti considerato un grande regista del cinema itagliano, profondamente innovatore[senza fonte], il vero erede di Castellano & Pipolo, che ha dato tanto al suo paese e ha ricevuto troppo poco: poteva essere insultato molto di più. Popolarissimo all'estero, i film di Muccino vengono fatti vedere agli oppositori politici del regime talebano come strumento di tortura. |