Fritz Friedmann: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:39, 4 feb 2009

Fritz Friedmann, selbsternannter Professor der Nanologie (Zwergenkunde), weiß von haarsträubenden Fällen zu berichten. In Berlin sei ein Gartenzwerg als Geisel genommen worden, und erst gegen Bezahlung von Lösegeld sei der Schlüssel für sein Gefängnis, ein Bahnhofsschließfach, herausgegeben worden.


Fritz Friedmann, un professore di sé Nanologie (Cliente nano), i capelli bianchi di casi da segnalare. A Berlino, uno gnomo da giardino come è stata presa in ostaggio, e solo dopo il pagamento del riscatto è stato la chiave per la sua prigione, una stazione ferroviaria spogliatoi, è stato liberato.


Il primo nano da giardino (nanus hortorum vulgaris) risulta nato a Gräfenroda (dove, non a caso, c'è un museo sulla storia dei nani da giardino), in Turingia -Germania centrale- nella metà del 1800. Il signor Phillip Griebel produceva animaletti decorativi in terracotta, ai quali un bel giorno decise di affiancare la produzione di gnomi, ispirandosi alla mitologia popolare che li voleva custodi notturni dei giardini. Queste creature incontrarono il favore degli acquirenti e, velocemente, lo gnomo da giardino si diffuse in tutta la Germania fino ad arrivare in Francia ed Inghilterra, dove la cura del giardino era un hobby coltivato con appassionata dedizione. Aumentarono quindi anche i produttori di gnomi (evidentemente se ne sentiva il bisogno), e con loro si moltiplicarono gli stili con i quali questi venivano concepiti e decorati. La seconda guerra mondiale fu un duro colpo per l'industria. Molte fabbriche di gnomi furono costrette a chiudere o a spostarsi all'estero (soprattutto in Polonia ed in Cina). Solo i discendenti di Griebel continuarono a produrre gnomi in patria. .


Gli gnomi tradizionali erano fatti versando argilla negli stampi. Lo gnomo poi veniva rimosso dallo stampo e messo ad asciugare. Infine veniva cotto dentro forni speciali (kiln) e dipinto una volta indurito. A questo punto era pronto per essere venduto ed adottato da una amorevole famiglia. Gli gnomi di oggi sono generalmente prodotti in resina e non hanno più quella attenzione al dettaglio di un tempo. Sigh. .


I primi nani vennero introdotti in Inghilterra nel 1847 da Sir Charles Isham che ne acquistò ben 21 (un minimalista) da un viaggio in Germania, e li piazzò (tutti, presumo) nel suo splendido giardino. Solo uno di loro è sopravvissuto (non sappiamo la causa della prematura dipartita degli altri), si tratta di Lampy, che vive ancora nella sua città natale Lamport Hall (Northamptonshire) ed è assicurato per un milione di sterline.


(una replica di Lampy) . .

Gli gnomi sono diventati in seguito oggetto di inaudita ferocia. Dal Front de Liberation des Nains de Jardins all'italianissimo Malag (potevamo non farci conoscere anche noi quando si tratta di inciviltà?), con la scusa della liberazione e del ritorno alla vita selvaggia, queste creature vengono brutalmente rapite dai loro giardini (infilate in un sacco, dove molte troveranno la morte per soffocamento) nei quali per anni hanno vissuto una vita tranquilla, ed uccisi generalmente a martellate. Sembra che i primi nanetti venissero realmente liberati nei boschi ma, dopo aver superato mille difficoltà, questi riuscivano quasi tutti a tornare alle loro case, dove i proprietari distrutti dal dolore li accoglievano come miracoli al pari delle Madonnine piangenti. . Per questo motivo, dal rapimento si è passato poi al nanicidio. . Le origini di tanta crudeltà vanno ricercate nella tristemente nota invidia di classe. I nani da giardino venivano acquistati dai proprietari di grandi e curatissimi giardini, ed erano un elemento innegabilmente superfluo che simboleggiava sfacciatamente il lusso, il poter spendere per cose inutili.


I primi rapitori di nanetti vanno quindi ricercati tra le classi meno privilegiate (qualcuno ha ipotizzato anche tra gli stessi domestici di queste grandi case...). . Il furto di nano è paragonabile oggi all'atto di vandalismo sull'automobile appena acquistata. Sarà un caso che, tra tutte le persone di bassa statura che esistono al mondo, venga chiamato "nano" proprio uno degli imprenditori più facoltosi del nostro paese? . Di sicuro, alla luce di questi fatti, è facile capire quale sia stato il destino dei venti di Lamport Hall. . Le associazioni umanitarie, che da anni si occupano della vicenda, hanno contribuito a trasformare il nanicidio in nanotour. Il professore di nanologia Fritz Friedmann si batte dal 1980 per un trattamento più umano dei nostri piccoli amici. .

(L'esimio professor Fritz Friedmann) . . Nasce così il fenomeno del "travelling gnome" o del nano viaggiatore. Sia che questi nani vengano rubati dalle loro dimore o che siano gli stessi proprietari a portarli con sè, la loro sorte è decisamente migliorata. Non più uccisi a martellate, ora viaggiano (qualcuno anche in prima classe) per il mondo, divertendosi e facendo esperienze, inviandoci una cartolina dai luoghi dei loro soggiorni. . Nel film Il favoloso mondo di Amélie è possibile vedere un nano che viaggia, mentre nella comunità di Flickr vi è una raccolta di queste singolari cartoline http://www.flickr.com/groups/travelinggnome/ . Il fenomeno poi si estenderà fine ad originare quello del travelling toys: http://www.flickr.com/groups/travellingtoys/ . Il primo nano in viaggio risulta partito dall'Australia intorno al 1980. . Molti non faranno mai ritorno alle loro case, altri svilupperanno una sindrome da stress e si perderanno nell'abuso di alcool e stupefacenti. .

(Nano in visita al Grand Canyon) . .

I nani da giardino raffigurati sono principalmente di sesso maschile e fumatori. Possono dividersi in nani buoni e nani cattivi. I primi sono generalmente raffigurati durante una pennichella all'ombra di un fungo, mentre i secondi mostrano spiacevolmente le chiappe o il dito medio. Più raramente sono raffigurati nell'atto di procreare con la loro compagna. Si parla in questo caso di sessuonani. .

(un nano cattivo) . Solo in Germania si stima che ve ne siano venticinque milioni. Sono considerati (insieme ai fenicotteri in plastica rosa, dei quali vi parlerò più avanti...) simbolo del kitsch.



Nani da giardino

Buffon aderisce pienamente al Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino

Sono prigionieri degli umani, che li costringono a stare nel giardinetto di massimo 200 mq, davanti alla villetta anni '60, fra l'erba umida e le aiuole.

Da qualche anno esiste, però, un combattivo "Fronte di Liberazione dei Nani da Giardino", che nottetempo penetra nei giardini delle squallide villette piccolo-borghesi e li libera, portandoli nei boschi e sfracellando la loro prigione di gesso, dove i nostri ridiventano immediatamente gnomi.

Tuttavia esistono diversi movimenti che promuovono lo sterminio indiscriminato di queste creature mitologiche; uno dei più ricorrenti nella storia mondiale è accorporato nel Nazismo fondato dal noto cantante pop (nonché mangiatore di angurie a fini di lucro) Adolf Hitler.

Recentemente, il famoso pilota del Daitarn III, Haran Banjo, ha rivelato che è in programma una serie inedita di 40 episodi del cartone animato in cui i nuovi nemici saranno proprio i Nani da Giardino che infestano l'immenso parco della sua villa ad Antananarivo.