Forbici dalla punta arrotondata
Le forbici dalla punta arrotondata sono un'arma letale usata più volte con scopi omicidi e suicidici (o sudici). L'inventore di queste è lo scienziato Michael Myers, che le usò e le perfezionò durante l'infanzia, tra una ragazza morta e un'altra. Comunque, Michael, ragazzi - vi assicuro - è troppo simpatico. Più recentemente anche Freddy Krueger ha dimostrato un'innata passione verso l'utensile; si dice persino che il Re della Terra e Miao Gizi abbiano creato le forbici in maniera sensazionale e cruenta, spellando vivi polli, galline e quant'altro.
Dal 1989 al 1997 la Forbici Punta Arrotondata S.p.A. ha affrontato una causa intentatale dall'americano Edward "Mani di Forbice" Handykapp, il quale ha accusato l'industria di forbici, specie per il danno causatogli agli arti.
Molti consigliano le forbici dalla punta arrotondata per alcuni semplici eventi quotidiani, al posto dell'uso del Miracle blade.
Curiosità
- Si stima che le forbici dalla punta arrotondata uccidano più persone di quelle con la punta normale: infatti, molto spesso i bimbiminkia, pensando che le forbici "sono con la punta arrotondata", effettuano con queste alcune operazioni rischiosissime, come tagliarsi i capelli o i peli del pube. I bimbiminkia rimangono inevitabilmente feriti dalle forbici e muoiono o dissanguati o spelacchiati.
- I barbieri d'Italia usano forbici dalla punta arrotondata: infatti sminchiano sempre i capelli.
- Chuck Norris ha modellato le forbici dalla punta arrotondata da un antico modello di forbice dalla punta acuminata, usando come allisciatore un potente acido: la sua saliva.
- Le forbici dalla punta arrotondata sono state vietate in Europa dalla Convenzione di Ginevra.
- Studi ginecologici dimostrano che le forbici dalla punta arrotondata causano danni prematuri alla vista, agli occhi, al cervello e alle ghiandole secrenine.
- Giovanni Muciaccia è l'artefice del boom di Forbici dalla punta arrotondata in Italia.
- Le forbici dalla punta arrotondata sono diventate tristemente famose per essere l'arma preferità del noto gangster Dodò, capo della cosca mafiosa "Albero azzurro", con cui è solito tagliare il pene ai traditori.