Template:Incostruzione Il Metz F.C., fondato da Alessia Merz nel 1769, è un fortissimo club francese. Ha vinto 24 volte la Coppa del Nonno.

Lo stemma

 
Lo stemma attuale del Metz. A sinistra, un immagine della Merz

Lo stemma originale, scelto dal vicepresidente del club Adolf Hitler, era rossa con un cerchio bianco contenente una croce nera, con quattro appendici non dissimili dal pene alle punte della croce. Poi, per il copyright con la nave dello yacht di Fabrizio Frizzi, avente già quella bandiera, fu scelta l'attuale: a sinistra una foto della Merz nuda, a destra un opossum schiacciato da un trattore.

Storia del club

131 vittorie consecutive in Ligue 1

L'anno della nascita del Metz nasce pure la Ligue 1. Essendo l'unico team partecipante, vince 131 campionati consecutivi tra 1769 e 2000. Era l'epoca d'oro del club, che nel 1861 raggiunge anche la finale di Coppa del Nonno, perdendo con l'U.C. Albinoleffe.

Il "cazzo totale" di Bajegu

Arriva nel 1905 al club Ernesto Bajegu, grande campione del Metz. A dire la verità, più che per le sue doti in campo, era noto per il pene mastodontico: comincia l'era del "cazzo totale" del Metz, continuata con campioni dal lungo pisello quali Vittorio Emanuele III e Charles Darwin.

1910-2000: novant'anni di gavetta

Tuttavia, dopo la vittoria in Campionato del 1910, con la morte di Bajegu durante una masturbazione, comincia il declino del Metz, che finirà nel 2000 grazie ai fondi di un nuovo presidente, Clemente Mastella, che riporta il team in Ligue 1.

La nuova filosofia della Merz

Nel 2000, dopo la promozione in Ligue 1, la Merz inaugura una nuova politica per la squadra: riciclare quei giocatori comprati da Massimo Moratti, Adriano Galliani e Luciano Moggi per 2 soldi, in panchina per 39 giornate e poi scomparsi. Avete capito dove finiscono? Qui, nel Metz! Arrivarono Okan Buruk, Emre Belozoglu, Andy Van Der Meyde, Johan Vogel, Vikash Dohrasoo, Marcelo Salas, Salvatore Fresi ma anche, da capitano, il mitico Marco Ballotta.

Il Metz cerca l'NBA: la penalizzazione

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Ugo Fantozzi, che allenò il Metz tra il 2003 e il 2007

Uno dei periodi più neri il Metz lo vive nel 2007. La Merz, dopo il siluramento del tecnico Ugo Fantozzi, per errore, durante un azione di un sottomarino della Marina militare azera, assume Dan Peterson. I suoi schemi però si adattano solo al basket, e così la Merz tenta di iscrivere il Metz all'NBA. Tuttavia, la Federcalcio francese lo vietava: così inibizione di un anno alla Merz (poi ridotto a 5 mesi) e penalità di -10 punti.

La rivincita con l'Albinoleffe

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Esultanza per il Metz vincitore della Coppa del Nonno. Portati in trionfo a sinistra il capitano Vogel e a destra Ballotta.

Scosso dalla morte del presidente Mastella, il Metz, con l'ex capitano Ballotta in panchina, dedica al defunto capo la Coppa del Nonno 2008. Arriva la finale della coppa: c'è, dopo 147 anni di attesa, la rivincita con l'Albinoleffe: 2-0 e coppa al Metz. La città può esaltarsi e drogarsi.

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