Eiffel 65

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« Hanno rotto le palle »
(Chiunque su Eiffel 65)
« Hanno fumato più erba loro in un anno che me in tutta la mia carriera! »
(Bob Marley su Eiffel 65)
« Li ho tirati su io! Li ho tirati su io! »
(Marijuana su Eiffel 65)
« L'abbiamo tirata su noi! L'abbiamo tirata su noi! »
(Eiffel 65 su Marijuana)

Gli Eiffel 65 erano un gruppo dance\electro\pop\alternativa\chipiùnehapiùnemetta italiano, famoso in tutto il mondo per avere evitato alla Terra la colonizzazione da parte di una razza aliena formata da tanti esseri blu fatti in computer grafica (ma che loro erano convinti di vedere davvero) e per avere fatto molta musica che ha rotto le palle a chiunque.

Gli Eiffel dopo una canna. Da notarsi come l'ambiente circostante sia distorto e loro pensino di avere poteri paranormali.

Gli inizi

Il gruppo era formato da 3 barboni torinesi, Gianfranco "Jeffri" Randone (vocalist e consonantist), Maurizio "Mauri" Lobina (tastierista) e Gabriele "Gabri" Ponte (DJ). Senza fissa dimora ne un soldo, i tre decisero di farsi strada nel mondo della musica nel 1998, per guadagnarsi onestamente i soldi per il fumo. Nacquero gli Eiffel 65, chiamati Eiffel a causa del fatto che Jeffri aveva visioni sconcertanti sulla lunghezza del suo manico, che paragonava al monumento più famoso di Parigi, e 65 furono le tonnellate d'erba fumate dai tre per scrivere il testo di "Blu", il loro primo singolo.

I tormentoni

"Blu (Da ba dee)" vendette milioni di copie pirata[citazione necessaria]. Il motivo di tale successo è da ricercarsi soprattutto nel testo, ispirato direttamente alle visioni del gruppo dopo le fumate di erba e i conseguenti allegri discorsi che i tre facevano tra loro tra una fumata e l'altra. Il ritornello, tormentone in qualsiasi discoteca della Terra e nei peggiori bar di Caracas recita così:

"I'm blue, da ba dee da ba daaa, da ba dee, da ba daaa, da ba dee da ba daa, da ba dee, da ba daa da ba dee da ba daa"

la band sfonda quindi con uno dei testi più da cocainomani della storia, conosciuto anche per il video in cui i nostri tre eroi(?) se la vedono con un gruppo di alieni blu che li volevano ai loro concerti sul loro pianeta, e li prendono a calci e pugni peggio di Primo Carnera ma poi si mettono a suonare per loro felici e contenti. Jeffri dichiarò che gli alieni del video erano la messa in computer grafica delle allucinazioni dovute a una partita di droga tagliata male che il gruppo prese prima di girare con mezzi di fortuna il video in questione (la computer grafica del video era generata da un Commodore 64, come il pessimo montaggio, che suscitò le invidie di Spitty Cash). Altri successoni di portata mondiale furono i singoli "Move your Body" (nel video erano ancora presenti gli alieni) e "Too much of heaven". Con quest'ultima la band dimostrò che nei loro testi potevano andare oltre lo sballo delle droghe. L'album "Europop" vinse innumerevoli premi tra i quali ricordiamo quello di miglior album fatto da tre drogati nella storia.

Zorotl, l'alieno blu con cui i tre fanno amicizia tra una fumata e l'altra.

La fase intermedia

Dopo innumerevoli tour (loro affermavano che c'era il sold out, ma ad ascoltarli c'erano in realtà 4 o 5 spacciatori intenzionati a vendergli della roba e milioni di manichini che il gruppo scambiava per gente reale e gridante... chissà perchè) la band sforna altri singoli: "Lucky (in my Life)" (titolo e testo ispirati alle innumerevoli overdose evitate dai tre), "Back in Time" (i tre affermarono di avere parlato direttamente con Giulio Cesare, Bob Marley e Adamo ed Eva a uno dei loro concerti) e 80's stars (remix di "Centro di gravità permanente") contenuti nell'album "Contact!" del 2001, che segnò l'uscita dal tunnel della droga per il gruppo e l'inizio della fine.


La Fine

Il gruppo partecipò al festival di Sanremo col singolo "Quelli che non hanno età", che arrivò penultimo, ma vendette più delle altre canzoni del festival. I tre, a corto di idee, ma soprattutto demotivati dal fatto che dei soldi non se ne facevano più nulla, pubblicano l'album "Eiffel 65", primo e ultimo album in italiano del gruppo. Il titolo dell'album prova il fatto che i tre avevano i neuroni compromessi dalla mancanza di droghe. Infatti sfoderarono altri singoli, "Cosa resterà (in a song)" pezzo fatto con altre frasi di altri testi di altre canzoni, di cui nessuno capì mai una cippa[citazione necessaria], "Una notte e forse mai più", che esprime la voglia dei tre di farsi un'altra fumatina salutare e "Voglia di dance all night" (Jeffri ormai confondeva l'italiano con l'inglese). Le canzoni non vendettero come dovuto, e nel 2005 (un anno dopo l'uscita di Eiffel 65) Gabri decise di abbandonare gli Eiffel (intelligentemente) per darsi alla carriera da DJ solista e darsi di nuovo alla cannabis.


La Rinascita

Jeffri e Mauri ora fanno parte dei Bloom 06, gruppo formato da solo loro due che fanno un pò di tutto. Hanno già fatto due album: Crash Test 01 e Crash Test 02. La qualità delle loro canzoni è migliorata moltissimo, ma non hanno ancora risfondato come con Blue e con gli Eiffel. Forse torneranno a usare erba[citazione necessaria]