Utente:Bananaround/Sandbox2: differenze tra le versioni

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== Quel gran puttanaio chiamato Olimpo==
== Quel gran puttanaio chiamato Olimpo==
«Sconfitti i titani, i tre dei maggiori, Zeus, Poseidone e Ade, si accaparrarono rispettivamente il controllo sul cielo, sul mare e su un posto di merda. "Zeus, perché a me tocca il cesso maleodorante?" chiese Ade con garbo. "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento. Visto che l'incesto era diventato, più che un'abitudine, una necessità in un mondo in cui si era poco più che una trentina e tutti parenti, Zeus prese in sposa sua sorella Era, la Dea dello stereotipo negativo della moglie sfrangiapalle. Proprio da un mal di testa procurato da Era al marito nacque Atena, dea della saggezza, detta anche Pallade o, in livornese, 'Palla, dé'. A sua volta Era generò Tifone da un p***o dio che le stava venendo. "Dé, ma com'è che nun m'hai detto niente di sta presunta figliola?" domandò Era irritata."Manco l'avessi fatto apposta. Oh, qui non puoi nemmeno grattarti il piffero perché potrebbe nascere un dio." controbatté Zeus. Prometeo nel frattempo stava creando gli uomini a sua immagine e somiglianza dal fango. Allorché Zeus disse: "Dé! ma chi l'è tutta sta g... Ehm... Chi sono questi individui che popolano la Terra? E queste ragazze! Se sapevo così mica mi sposavo mia sorella! Allora vuoi proprio farmi incazzare". Prometeo gli rispose che avrebbe pure donato loro il fuoco, così si sarebbero potuti cuocere delle bistecche. Zeus, accecato dall'invidia poiché erano anni che si sorbiva solo nettare e ambrosia a pranzo, cena e colazione, disse che se l'avesse fatto sarebbe stato punito. Prometeo affermò che non gli mancava il fegato di sfidarlo. Zeus lo prese alla lettera e lo incatenò per l'eternità mentre un'aquila gli dilaniava l'addome. »
«Sconfitti i titani, i tre dei maggiori, Zeus, Poseidone e Ade, si accaparrarono rispettivamente il controllo sul cielo, sul mare e su un posto di merda. "Zeus, perché a me tocca il cesso maleodorante?" chiese Ade con garbo. "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento. Visto che l'incesto era diventato, più che un'abitudine, una necessità in un mondo in cui si era poco più che una trentina e tutti parenti, Zeus prese in sposa sua sorella Era, la Dea dello stereotipo negativo della moglie sfrangiapalle. Proprio da un mal di testa procurato da Era al marito nacque Atena, dea della saggezza, detta anche Pallade o, in livornese, 'Palla, dé'. A sua volta Era generò Tifone da un p***o dio che le stava venendo. "Dé, ma com'è che nun m'hai detto niente di sta presunta figliola?" domandò Era irritata."Manco l'avessi fatto apposta. Oh, qui non puoi nemmeno grattarti il piffero perché potrebbe nascere un dio." controbatté Zeus. Prometeo nel frattempo stava creando gli uomini a sua immagine e somiglianza dal fango. Allorché Zeus disse: "Dé! ma chi l'è tutta sta g... Ehm... Chi sono questi individui che popolano la Terra? E queste ragazze! Se sapevo così mica mi sposavo mia sorella! Allora vuoi proprio farmi incazzare". Prometeo gli rispose che avrebbe pure donato loro il fuoco, così si sarebbero potuti cuocere delle bistecche. Zeus, accecato dall'invidia poiché erano anni che si sorbiva solo nettare e ambrosia a pranzo, cena e colazione, disse che se l'avesse fatto sarebbe stato punito. Prometeo affermò che non gli mancava il fegato di sfidarlo. Zeus lo prese alla lettera e lo incatenò per l'eternità mentre un'aquila gli dilaniava l'addome. A quel punto sbucò Ade dal terreno dicendo: "Perché fino ad ora abbiamo avuto bisogno di un inferno se non avevamo degli uomini con cui riempirlo?". "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento, anche perché ne aveva approfittato per rapire Persefone e portarsela a casa. "Mi avevi detto che era una località balneare..." esclamò la mortale. Intanto Poseidone rimuginava ancora sulla questione sollevata dal fratello, decise dunque di sterminare tutta l'umanità con un diluvio per riempire l'inferno. Tutta tranne Deucalione e Pirra, i quali coltivavano l'hobby domenicale di costruire arche e si trovarono loro malgrado gli unici superstiti. "L'umanità era ormai stata divorata dalla corruzione dalla guerra." giustificò Zeus. "Padre, cazzo però! Mi hai creato apposta, ora salta fuori che è colpa mia?!" intervenne Ares. "E adesso ripopolate la Terra!" ordinò Zeus a Deucalione. "Ma come facciamo in due soltanto?" chiese l'uomo. "Incestuo. Come abbiamo fatto noi."


Eros: perchè questa pazza si ostina a chiamarmi figlio quando sono un coetaneo di Gaia? Zeus: e perchè tu hai ancora l'aspetto di un giovanotto mentre io avevo questa barba anche da neonato?
Eros: perchè questa pazza si ostina a chiamarmi figlio quando sono un coetaneo di Gaia? Zeus: e perchè tu hai ancora l'aspetto di un giovanotto mentre io avevo questa barba anche da neonato?

Versione delle 07:29, 4 lug 2013

Mitologia Greca

- Zeus: “Io diventerò sovrano del cielo, anche perché posso usare i fulmini, sarebbe antiestetico se arrivassero dal basso.


- Ade:
“allora Poseidone, tu prenderai gli inferi. ”
- Poseidone:
“Intendi quel posto sudicio dove abbiamo imprigionato i titani? ”
- Ade:
“No, quello è l'Erebo. ”
- Zeus:
“Siete sicuri che non sia il Tartaro? ”
- Poseidone:
“...adesso mi hai fatto venire il dubbio ”
- Ade:
“Senti ci vado io, tu prenditi l'oceano.”

La nascita degli Dei

All'inizio dei tempi c'era soltanto il Caos, il quale si dovette ricredere riguardo alla sua presunta caoticità dopo aver visto l'indicibile bordello che si sarebbe generato da esso. Tutto cominciò quando l'Egregio Signor Caos si maledì da solo per essersi fatto coinvolgere in tutto questo e concretizzò il suo rimpianto autodistruggendosi, dando così origine all'Erebo, l'abisso infernale, e a Gaia, il pianeta che vive[citazione necessaria]. Questa nel sonno generò Urano, il Cielo. Dopo aver scoperto con immensa sorpresa di avere l'abilità di generare titani dormendo, Gaia decise di non usare più questo potere e che fosse preferibile avere rapporti incestuosi con il figlio appena nato, dando così alla luce una lunga serie di deformità, quali ciccioni con un occhio solo e giganti con un centinaio di mani.

Per evitare di aggiungere traumi in una famigliola già psicolabile, Urano cominciò a mangiarsi i figli. Tra questi vi era anche Crono, il Tempo, il quale riuscì a liberarsi dal ventre del padre poiché da un suo peto si generò la Nausea. Una volta spodestato Urano, egli giurò che non avrebbe commesso gli stessi errori del padre. Crono sposo la sorella Rea e mangiò i suoi figli. Intanto il fratello Giapeto, che soffriva ancora la rivalità con Crono[1], si unì alla sorella Climene, generando Prometeo e Atlante. Quest'ultimo, molto sveglio, per evitare di finire a letto anch'egli con una parente, si finse impegnato a reggere il Mondo. Tentarono di spiegargli che "il Mondo", che poi non era altro che sua nonna Gaia, fino a quel momento si era retto benissimo anche senza di lui, ma Atlante continuò stoico nella sua impresa. Nel frattempo Rea, che aveva sviluppato un minimo di istinto materno, dava da mangiare sassi al consorte spacciandoli per i suoi figli. Crono, astuto come un suricato, non si insospettiva del fatto di avere prole di granito e ingeriva tutto contento pezzi di nonna Gaia senza accorgersi di nulla. Però Rea non poteva far trovare a Crono i veri figli salvati dalla sua voracità, perciò glieli dava da mangiare in un secondo momento, tanto lui non teneva il conto.

Un destino diverso era però in serbo per il figlio Zeus: egli nacque nell'oscurità di una grotta, proprio come Gesù; esatto, Zeus lo aveva già fatto 3000 anni prima, ma è solo un mito infondato. Crono era ignaro della presenza di un altro figlio, dunque Zeus rimase nascosto tra le montagne, venne accudito dalle Ninfe e allattato dalla capra Amaltea, le quali sono state generate non si sa da chi, ma forse sono comparse a caso per far andare avanti la trama[2]. Diventato abbastanza grande, le Ninfe spiegarono a Zeus che era un Dio immortale e che non aveva bisogno di nutrirsi da Amaltea, ma glielo facevano fare perché lo trovavano esilarante. Incazzatosi non poco, Zeus riempì di botte la capretta, dal cui corno spezzato nacque la Cornucopia. Ancora più incazzato dopo che gli avevano raccontato il degenero che era la sua famiglia, il Dio andò a percuotere il padre Crono come una macabra pignatta piena di fratellini anziché di caramelle. Così Zeus, insieme ai suoi fratelli e ai pochi titani che non volevano provare le torture

del Tartaro, formò quella società oligarchica e politeista con sede centrale sul monte Olimpo.

Quel gran puttanaio chiamato Olimpo

«Sconfitti i titani, i tre dei maggiori, Zeus, Poseidone e Ade, si accaparrarono rispettivamente il controllo sul cielo, sul mare e su un posto di merda. "Zeus, perché a me tocca il cesso maleodorante?" chiese Ade con garbo. "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento. Visto che l'incesto era diventato, più che un'abitudine, una necessità in un mondo in cui si era poco più che una trentina e tutti parenti, Zeus prese in sposa sua sorella Era, la Dea dello stereotipo negativo della moglie sfrangiapalle. Proprio da un mal di testa procurato da Era al marito nacque Atena, dea della saggezza, detta anche Pallade o, in livornese, 'Palla, dé'. A sua volta Era generò Tifone da un p***o dio che le stava venendo. "Dé, ma com'è che nun m'hai detto niente di sta presunta figliola?" domandò Era irritata."Manco l'avessi fatto apposta. Oh, qui non puoi nemmeno grattarti il piffero perché potrebbe nascere un dio." controbatté Zeus. Prometeo nel frattempo stava creando gli uomini a sua immagine e somiglianza dal fango. Allorché Zeus disse: "Dé! ma chi l'è tutta sta g... Ehm... Chi sono questi individui che popolano la Terra? E queste ragazze! Se sapevo così mica mi sposavo mia sorella! Allora vuoi proprio farmi incazzare". Prometeo gli rispose che avrebbe pure donato loro il fuoco, così si sarebbero potuti cuocere delle bistecche. Zeus, accecato dall'invidia poiché erano anni che si sorbiva solo nettare e ambrosia a pranzo, cena e colazione, disse che se l'avesse fatto sarebbe stato punito. Prometeo affermò che non gli mancava il fegato di sfidarlo. Zeus lo prese alla lettera e lo incatenò per l'eternità mentre un'aquila gli dilaniava l'addome. A quel punto sbucò Ade dal terreno dicendo: "Perché fino ad ora abbiamo avuto bisogno di un inferno se non avevamo degli uomini con cui riempirlo?". "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento, anche perché ne aveva approfittato per rapire Persefone e portarsela a casa. "Mi avevi detto che era una località balneare..." esclamò la mortale. Intanto Poseidone rimuginava ancora sulla questione sollevata dal fratello, decise dunque di sterminare tutta l'umanità con un diluvio per riempire l'inferno. Tutta tranne Deucalione e Pirra, i quali coltivavano l'hobby domenicale di costruire arche e si trovarono loro malgrado gli unici superstiti. "L'umanità era ormai stata divorata dalla corruzione dalla guerra." giustificò Zeus. "Padre, cazzo però! Mi hai creato apposta, ora salta fuori che è colpa mia?!" intervenne Ares. "E adesso ripopolate la Terra!" ordinò Zeus a Deucalione. "Ma come facciamo in due soltanto?" chiese l'uomo. "Incestuo. Come abbiamo fatto noi."

Eros: perchè questa pazza si ostina a chiamarmi figlio quando sono un coetaneo di Gaia? Zeus: e perchè tu hai ancora l'aspetto di un giovanotto mentre io avevo questa barba anche da neonato?

I Semidii

Eracle

Teseo

Perseo

Bellerofonte

Kratos

Giasone

Le Bestie

Medusa

Chimera

Pegaso

Scilla

Cariddi

Minotauro

Centauri

Cerbero

Talo

Arpie

Pitone

Note

  1. ^ Soffriva anche delle innumerevoli prese per il culo per il nome di merda.
  2. ^ E in principio si generarono: L'abisso infernale, la Madre Terra... Eeeeh... Toh! una capra e delle ninfe.