Utente:Bananaround/Sandbox2

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Mitologia Greca

- Zeus: “Io diventerò sovrano del cielo, anche perché posso usare i fulmini, sarebbe antiestetico se arrivassero dal basso.


- Ade:
“allora Poseidone, tu prenderai gli inferi. ”
- Poseidone:
“Intendi quel posto sudicio dove abbiamo imprigionato i titani? ”
- Ade:
“No, quello è l'Erebo. ”
- Zeus:
“Siete sicuri che non sia il Tartaro? ”
- Poseidone:
“...adesso mi hai fatto venire il dubbio ”
- Ade:
“Senti ci vado io, tu prenditi l'oceano.”

La nascita degli Dei

All'inizio dei tempi c'era soltanto il Caos, il quale si dovette ricredere riguardo alla sua presunta caoticità dopo aver visto l'indicibile bordello che si sarebbe generato da esso. Tutto cominciò quando l'Egregio Signor Caos si maledì da solo per essersi fatto coinvolgere in tutto questo e concretizzò il suo rimpianto autodistruggendosi, dando così origine all'Erebo, l'abisso infernale, e a Gaia, il pianeta che vive[citazione necessaria]. Questa nel sonno generò Urano, il Cielo. Dopo aver scoperto con immensa sorpresa di avere l'abilità di riprodursi per frammentazione, Gaia decise di non farlo più e che fosse preferibile un accoppiamento incestuoso con il figlio appena nato, dando così alla luce una lunga serie di deformità, quali ciccioni con un occhio solo e giganti con un centinaio di mani.

Per evitare di aggiungere traumi in una famigliola già psicolabile, Urano cominciò a mangiarsi i figli. Tra questi vi era anche Crono, il Tempo, il quale riuscì a liberarsi dal ventre del padre poiché da un suo peto si generò la Nausea. Una volta spodestato Urano, egli giurò che non avrebbe commesso gli stessi errori del padre. Il giorno dopo, Crono sposò la sorella Rea e mangiò i suoi figli. Intanto il fratello Giapeto, che soffriva ancora la rivalità con Crono[1], si unì alla sorella Climene, generando Prometeo e Atlante. Quest'ultimo, molto sveglio, per evitare di finire a letto anch'egli con una parente, si finse impegnato a reggere il Mondo. Tentarono di spiegargli che "il Mondo" non era altro che sua nonna Gaia, la quale fino a quel momento si era retta benissimo anche senza di lui, ma Atlante continuò stoico nella sua impresa. Nel frattempo Rea, che aveva sviluppato un minimo di istinto materno, dava da mangiare sassi al consorte spacciandoli per i suoi figli. Crono, astuto come un suricato, non si insospettiva del fatto di avere prole granitica e ingeriva tutto contento pezzi di nonna Gaia senza accorgersi di nulla. Tuttavia Rea non sapeva dove mettere tutti quei figli, perciò glieli dava da mangiare in un secondo momento. Non era molto tagliata per fare la madre.

Un destino diverso era però in serbo per il figlio Zeus: egli nacque nell'oscurità di una grotta, proprio come Gesù; esatto, Zeus lo aveva già fatto 3000 anni prima, ma è solo un mito pagano. Crono era ignaro della presenza di un altro figlio, dunque Zeus rimase nascosto tra le montagne, venne accudito dalle Ninfe e allattato dalla capra Amaltea, le quali sono state generate non si sa da chi, ma forse sono comparse a caso in un mondo dove c'erano solo dei e titani, per far andare avanti la trama[2]. Diventato abbastanza grande, le Ninfe spiegarono a Zeus che era un Dio immortale e che non aveva bisogno di nutrirsi da Amaltea, ma glielo facevano fare perché lo trovavano esilarante. Incazzatosi non poco, Zeus riempì di botte la capretta, dal cui corno spezzato nacque la Cornucopia. Ancora più incazzato dopo che gli raccontarono il degenero che era la sua famiglia, il Dio andò a percuotere il padre Crono come una macabra pignatta piena di fratellini anziché caramelle. Così Zeus, insieme ai suoi fratelli e ai pochi titani che non volevano provare le torture della placca del Tartaro, formò quella società oligarchica e politeista con sede centrale sul monte Olimpo.

Quel gran puttanaio chiamato Olimpo

«Sconfitti i titani, i tre dei maggiori, Zeus, Poseidone e Ade, si accaparrarono rispettivamente il controllo sul cielo, sul mare e su un posto di merda. "Zeus, perché a me tocca il cesso maleodorante?" chiese Ade con garbo. "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento. Visto che l'incesto era diventato, più che un'abitudine, una necessità in un mondo in cui si era poco più che una trentina e tutti parenti, Zeus prese in sposa sua sorella Era, la Dea dello stereotipo negativo della moglie sfrangiapalle. Proprio da un mal di testa procurato da Era al marito nacque Atena, dea della saggezza, detta anche Pallade o, in livornese, 'Palla, dé'. A sua volta Era generò Tifone da un p***o dio che le stava venendo. "Dé, ma com'è che nun m'hai detto niente di sta presunta figliola?" domandò Era irritata."Manco l'avessi fatto apposta. Oh, qui non puoi nemmeno grattarti il piffero perché potrebbe nascere un dio." controbatté Zeus. Prometeo nel frattempo stava creando gli uomini a sua immagine e somiglianza dal fango. Allorché Zeus disse: "Chi sono questi individui che popolano la Terra? Allora vuoi proprio farmi incazzare". Prometeo gli rispose che avrebbe pure donato loro il fuoco, così si sarebbero potuti cuocere delle bistecche. Zeus, accecato dall'invidia poiché erano anni che si sorbiva solo nettare e ambrosia a pranzo, cena e colazione, disse che se l'avesse fatto sarebbe stato punito. Prometeo affermò che non gli mancava il fegato di sfidarlo. Zeus lo prese alla lettera e lo incatenò per l'eternità mentre un'aquila gli dilaniava l'addome.

Poco dopo l'uomo, venne creata anche la donna.Pandora fu la prima donna in assoluto, venne creata da Efesto quando Zeus gli chiese di fare un dolce natalizio, però femmina, cosicché avrebbe potuto finalmente tradire sua moglie. Efesto ci mise tutto se stesso e diede vita a questa elegante creatura alla quale si affeziono come una figlia. Zeus mandò Pandora sulla terra per darla in sposa ad Epimèteo, il cui nome significa "colui che ha solo il senno di poi", in pratica era il gran maestro dei "te l'avevo detto" (quindi se conoscete già il mito di Pandora, avrete già intuito quanto si sarà gongolato alla fine). Come regalo di nozze, Zeus diede in dono a Pandora un vaso, dicendole poi però che non lo avrebbe mai dovuto aprire.

Efesto: "Perdonami Zeus, che cazzo regali le cose a mia figlia se poi non le può aprire?! Mi ricorda un po' quel tizio che ha detto "toh! Là ho messo un albero di mele, però non le potete mangiare!""

Zeus: "Invero è una storia molto buffa. Vedi, stavo confezionando il regalo per Pandora, quello con dentro il vibratore gigante, poi l'ho appoggiato sul comodino vicino al mio vaso con dentro tutti i mali del mondo. Do il regalo a pandora, torno a casa, apro il vaso, perché do sempre un occhiata alla mia collezione di ceppi virali di influenza prima di dormire, e cosa ci trovo dentro?"

Efesto: "Il vibratore gigante..."

Zeus: "Il vibratore gigante!"

Così Zeus, in seguito allo scambio di regali, dovette raccomandare alla giovane di non aprirlo per nessun motivo. Pandora rispose tipo con un "Sì, sì, sì, no. Cioè vai tranquillo, Zio, che non lo apro.". Quattro minuti dopo lo aprì. Infatti Pandora era la prima donna e si sa', la "curiosità" è donna. Tuttavia, il "cazziatone" è maschio, quindi Zeus si accingeva a fargliene uno, non avendo calcolato però "l'incomprenzione", che è donna, con una donna.

Zeus: "Pandora, percepisco un po' troppa gonorrea nell'aria, quello che mi lascia perplesso è che la gonorrea non si trasmette per via aerea. Non è che hai aperto qualcosa che non dovevi aprire?"

Pandora: "No, Zio. Ho detto a Epimeteo che, anche se siamo sposati, per un mese non la vede."

Zeus: "Non intendo quello, Pandora! Perché hai aperto il vaso?"

Pandora:"Ma... Ma... Ma tu me l'hai dato e poi hai detto "non aprirlo", rimarcando poi continuamente la questione del non aprirlo...Pensavo fosse una di quelle cose tipo che dici di non aprirlo, ma in realtà mi stai chiedendo di aprirlo."

Zeus: "E perchè mai dovrei dire una cosa per intendere l'opposto?"

Pandora: "Boh, non lo so, io lo faccio sempre."

E così Pandora scatenò tutti i mali del mondo. In un attimo l'umanità conobbe la fame, la malattia, i disastri naturali, i calzini di spugna con i sandali e i film della domenica pomeriggio su Italia 1. Però non tutto era perduto, la giovane fanciulla guardò in fondo al vaso e trovò una cosa che poteva ridarle forza, aiutarla a combattere ogni male e a superare tutte le difficoltà. Sul fondo di quel vaso, c'era il vibratore gigante di Zeus. Ebbene sì, ne teneva uno anche per sè.

Passarono gli anni e l'umanità prosperò, così come le goliardate di Zeus e dei suoi fratelli.

Un giorno sbucò Ade dal terreno dicendo: "Perché abbiamo avuto un inferno fin dall'inizio, se non erano ancora stati inventati i mortali con cui riempirlo?". "Perché tu sei il più intelligente dei tre!" rispose Zeus. Ade se ne andò tutto contento, anche perché ne aveva approfittato per rapire Persefone e portarsela a casa. "Mi avevi detto che era una località balneare..." esclamò la mortale. "Guarda, se vuoi fare il bagno, là c'è il lago di sangue, laggiù c'è il fiume di anime e abbiamo anche il bagnino Caronte che per due dracme ti affitta il pedalò." ribatté il Dio. Intanto Poseidone rimuginava ancora sulla questione sollevata dal fratello, decise dunque di sterminare tutta l'umanità con un diluvio per riempire l'inferno. Tutta tranne Deucalione e Pirra, i quali coltivavano l'hobby domenicale di costruire arche e si trovarono loro malgrado gli unici superstiti. "L'umanità era ormai stata divorata dalla corruzione dalla guerra." giustificò Zeus. "Padre, cazzo però! Mi hai creato apposta, ora salta fuori che è colpa mia?!" intervenne Ares. "E adesso ripopolate la Terra!" ordinò Zeus a Deucalione. "Ma come facciamo in due soltanto?" chiese l'uomo. "Incestuo. Come abbiamo fatto noi."

Eros: perchè questa pazza si ostina a chiamarmi figlio quando sono un coetaneo di Gaia? Zeus: e perchè tu hai ancora l'aspetto di un giovanotto mentre io avevo questa barba anche da neonato?

l'età dei semidii

Innumerevoli furono i miti narrati sugli eroi dell'olimpo e sulla loro stirpe, come quello di Hercules: The Legendary Journeys oppure Xena: Principessa Guerriera, forgiata dal fuoco di mille battaglie, ma di sicuro il più drogato di tutti fu Bellerofonte, che ha cavalcato un cavallo alato, per uccidere un incidente stradale ambulante tra una capra e un leone con un serpente nel culo. Certo.

I Semidii

Eracle

Teseo

Perseo

Bellerofonte

Kratos

Giasone

Le Bestie

Medusa

Chimera

Pegaso

Scilla

Cariddi

Minotauro

Centauri

Cerbero

Talo

Arpie

Pitone

Note

  1. ^ Soffriva anche delle innumerevoli prese per il culo per il nome di merda.
  2. ^ E in principio si generarono: L'abisso infernale, la Madre Terra... Eeeeh... Toh! una capra e delle ninfe.