Alfa 75: differenze tra le versioni

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In una fredda notte di pioggia per le strade di [[Pisa]], si narra che una volta un ragazzo per farsi più figo davanti a un gruppetto di belle ragazze, accelerò molto e tentò di fare una curva col freno a mano a 130 km/h, ma qualcosa andò storto e la macchina fece una ventina di giri su se stessa per poi urtare violentemente la torre di Pisa. L'impatto fu così forte che da quel giorno la torre assunse una posizione inclinata.
In una fredda notte di pioggia per le strade di [[Pisa]], si narra che una volta un ragazzo per farsi più figo davanti a un gruppetto di belle ragazze, accelerò molto e tentò di fare una curva col freno a mano a 130 km/h, ma qualcosa andò storto e la macchina fece una ventina di giri su se stessa per poi urtare violentemente la torre di Pisa. L'impatto fu così forte che da quel giorno la torre assunse una posizione inclinata.


Una leggenda narra di una versione della 75 talmente potente da piegare l' universo, questo impressionante veicolo era la 3.0 V6 Milano. Era stata battezzata Milano perchè durante un test di accelerazione apparì la madonnina del duomo al pilota che fu successivamente rinchiuso in un centro di igiene mentale.
Una leggenda narra di una versione della 75 talmente potente da piegare lo spazio ed il tempo, questo impressionante veicolo era la 3.0 V6 Milano. Era stata battezzata Milano perchè durante un test di accelerazione apparì la madonnina del duomo al pilota che fu successivamente rinchiuso in un centro di igiene mentale.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 14:52, 16 nov 2010

Questa vettura fu realizzata semplicemente per fare i pazzi alla guida, in seguito alle richieste idiote di una pazza clientela che pretendeva una macchina in grado: di sgommare pesantemente impennandosi da dietro come uno scooter, di andare su una, due o tre ruote senza problemi, di poter fare curve con il freno a mano anche a 120 km/h, di avere una ripresa e accelerazione da buttarti sul sedile fino al rilascio dell'acceleratore, di consumare ettolitri di benzina rossa con il piombo per inquinare meglio l'ambiente e di bruciare chili e chili di olio nel motore in modo da rilasciare un gradevole e denso fumo bianco da farti venire un cancro ai polmoni... la famosa azienda italiana nota come Alfa Romeo mise sul mercato una tale vettura dal nome semplicemente eccitante di Alfa 75 per sottolineare come da ben 75 anni si dedicassero a produrre mezzi da prodezze.

Storia

Le forze di polizia di tutto il mondo corsero subito nelle più vicine autoconcessionarie Alfa Romeo per acquistarne tantissimi modelli. I carrozzieri ebbero l'idea di verniciarle di blu (perché all'epoca quel colore faceva più fighi) e di appiccicare sopra delle lucette giranti colorate di blu tipo discoteca con una sirena rubata alla protezione civile per dare un tocco di classe in più a una vettura che lascerà milioni di chilometri di strisciate di gomme per le strade di tutto il mondo allora conosciuto.

Persino Chuck Norris ne ordinò un giovane e scalpitante esemplare, ma poco dopo accartocciò la macchina con le sue mani ricavandone una scatola metallica dove riporre le mentine per l'alito puzzolente dei suoi nemici. Allorché l'Alfa Romeo dispiaciuta per il suo veicolo costruito con tanto amore chiese a Chuck Norris le motivazioni del suo gesto assurdo, Chuck disse che l'auto era troppo lenta e rumorosa per i suoi gusti; deluso di aver speso 20.000 dollari per un oggetto utile solo come scatola di mentine, decise di calciorotare il proprietario, gli operai e tutti gli ingegneri meccanici dell'Alfa Romeo... e difatti poco dopo l'azienda chiuse per gravi danni ricevuti... l'utile aziendale fu affidato a Chuck che lo adoperò per comprarsi il pick up grigio che tutti voi conoscete.

Dicerie

Una manovra da eseguire in centro abitato con la mitica 75.

Fino alla fine degli anni '90 i giovani andavano ancora tutti pazzi per questa vettura e ogni sabato sera dopo aver bevuto varie bottiglie di birra erano soliti girare in città facendo numeri da circo per farsi fighi davanti alle ragazze in passeggio con la borsetta, la minigonna e i tacchi a spillo.

In una fredda notte di pioggia per le strade di Pisa, si narra che una volta un ragazzo per farsi più figo davanti a un gruppetto di belle ragazze, accelerò molto e tentò di fare una curva col freno a mano a 130 km/h, ma qualcosa andò storto e la macchina fece una ventina di giri su se stessa per poi urtare violentemente la torre di Pisa. L'impatto fu così forte che da quel giorno la torre assunse una posizione inclinata.

Una leggenda narra di una versione della 75 talmente potente da piegare lo spazio ed il tempo, questo impressionante veicolo era la 3.0 V6 Milano. Era stata battezzata Milano perchè durante un test di accelerazione apparì la madonnina del duomo al pilota che fu successivamente rinchiuso in un centro di igiene mentale.

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