Psichiatra

Un tipico psichiatra seduto nel suo studio

« Esistono nella nostra società forze potenti che temono il risveglio della gente. La psichiatria è un mezzo per farla riaddormentare.  »

(Aaron Esterson su metodi alternativi ai sonniferi)

Introduzione di carattere generale

Alcuni individui guidati da una malsana passione per il masochismo spinto ai massimi livelli, decidono di sprecare qualche lustro della propria vita per fregiarsi del titolo di "dottore". Fra essi, soltanto pochi selezionatissimi esemplari, ancora più turbati nell'animo rispetto ai loro colleghi, decidono di compiere il passo successivo ed intraprendere la specializzazione in psichiatria. Secondo alcune recenti ricerche dell'A.P.A( per le capre ignoranti come te, l'associazione dei puttanieri Americani), uno psichiatra medio a causa del suo lungo iter di studio ha sviluppato almeno una dozzina di patologie mentali gravi, fra cui il delirio allucinatorio psicosomatico depressivo maggiore parte seconda, ed anche almeno quattro o cinque disturbi di lievi entità, fra cui si annovera una vera e propria ossessione per la barba, sia in soggetti maschili che femminili. Quindi, è lecito attendersi che dietro alla spinta motivazionale irrazionale atta a trasformare un essere umano normale, in uno psichiatra, sia celata una richiesta d'aiuto. Purtroppo, o per fortuna, questa richiesta d'aiuto, come tutte le richieste del genere fra l'altro, tende ad essere completamente ignorata. Per questo motivo lo psichiatra in realtà paga con i tuoi soldi qualcuno per aiutarlo a risolvere i propri problemi. É interessante studiare in dettaglio la vita media di un appartenente a questa categoria, per poter trarre osservazioni di carattere scientifico applicata a tutti gli psichiatri, utilizzando quindi il metodo classico dell'osservazione clinica generalizzata alla cazzo.

Gli anni della formazione universitaria, parte I

giovane studente destinato a diventare uno psichiatra mentre socializza con le sue compagne di corso

L'uomo medio non nasce con la vocazione di diventare psichiatra, ballerina o cantante neo melodico si, ma non psichiatra. Come è possibile quindi l'avvento di siffatti specialisti in un numero superiore a quanto sarebbe normale aspettarsi?. La risposta è semplice e riconducibile ad un evento traumatico scatenante nella vita del futuro psichiatra, l'ingresso all'università. Dopo aver passato gli anni delle scuole superiori nel mito mai morto del "se divento dottore potrò far spogliare tutte le mie amiche", frutto di una errata interpretazione del fanciullesco gioco del dottore e l'ammalata, una persona "quasi normale", si trova davanti ad un bivio. Entrare subito nel mondo della disoccupazione, oppure rallentare questo processo inserendosi in una università dove svernare per una ventina di anni buoni. È ovvio come la scelta sia quasi obbligata. Per questo motivo il futuro psichiatra decide di entrare nella facoltà di medicina. Questo è universalmente riconosciuto come punto di non ritorno, della classe medica in generale e della psichiatria in particolare. Infatti chiunque decida di compiere questo passo, nell'atto dell'iscrizione alla facoltà, acquisirà di default due delle settordici malattie mentali tipiche dello status di psichiatra. Per prima cosa, in base ad uno stranissimo processo psicologico, egli perderà di colpo ogni nozione di carattere scientifico-matematico. Infatti grazie a questo meccanismo di difesa auto-innescante, il futuro psichiatra perdendo la capacità di effettuare una qualsiasi operazione algebrica, sarà incapacitato ad effettuare una semplice sommatoria di tutti gli anni di studio da effettuare prima di poter raggiungere il poprio scopo.(Ovviamente si parla di un percorso universitario regolare, escludendo nell'operazione gli eventuali anni di svernamento a gratis in università, come studente universitario fuoricorso).

Gli anni della formazione universitaria, 2° tempo

La classica biblioteca di medicina

Passano i mesi ed ecco il nuovo futuro medico, non ancora psichiatra badate bene, prendere confidenza con la nuova facoltà.In questo periodo accadono alcuni eventi traumatici di base comuni a tutti i dottori, i quali se non adeguatamente curati, possono cristallizzarsi e dare il via a tutta una serie di patologie mentali, necessari per la formazione curricolare e personale dello psichiatra. Per primissima cosa, studiando medicina si viene a conoscenza di tutta una gamma di patologie descritte con pedanterie e pesantezza in tomi polverosi nascosti in antiche cripte dimenticate. Aprendone uno a caso, il neofita della materia si rende conto improvvisamente del fatto che pressoché qualsiasi parte del corpo può essere colpita da atroci traumi o malattie. Dalla peste bubbonica alle sindoni, al sanguinamento dello scroto, passando per la sempreviva sifilide. Tutte queste sono visibili facilmente ad occhio nudo creando anche un discreto sentimento di repulsione. In questo momento avviene il primo suo avvicinarsi alle scienze psichiatriche, costatando come nessuna di queste patologie abbia segni visibili riconoscibili a colpo d'occhio, ma soprattutto apprezzando la storia della disciplina in se, dal suo nascere fino ai giorni nostri. Si forma cosi la prima patologia mentale, una classica fobia. Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe credere, la fobia appresa è di tipo randomico. Quindi si può prendere la fobia dei ragni come quella del buio, o quella di avere Berlusconi come capo del governo. Misteri della psiche umana. Traumatizzato dal suo primo incontro con l'abisso della mente umana (un tale diceva qualcosa su guardare nell'abisso e non cavare un ragno dal buco, o una cosa del genere), lo studente tenta di curarsi in maniera autonoma. Decide quindi di approfondire le materie psichiatriche. Passa in questo modo all'atto terzo del suo iter formativo.

Gli anni della formazione universitaria, atto III

Diviene cosi medico. Cum maudio gaudio o come azzo si scrive, acquisisce il potere di indossare il camice bianco e di poter curare la gente dopo aver fatto un giuramento ad un tizio ipocrita morto millemila secoli prima.In quel preciso istante è ancora un individuo salvabile. Certamente ha già impegnato più di un era geologica per completare gli studi, ma ancora è salvo. Cosa accade quindi?. Beh, prova a specializzarsi scegliendo una delle settordici specializzazioni della medicina moderna, tuttavia non riesce a trovarne una libera tranne, beh tranne quella di psichiatria.Quindi, in maniera del tutto spontanea decide di diventare psichiatra. Senza preparazione alcuna viene portato in un centro di igiene mentale e murato vivo per i primi tre mesi, affinchè possa familiarizzare con le sofferenze psichiche. Incidentalmente, questa reclusione semi volontaria, agisce in maniera tanto fantastica quanto imprevedibile, portando il futuro psichiatra ad approfondire le patologie della mente acquisendone lui in prima persona una mezza dozzina. Solo per familiarizzare con i pazienti, è chiaro.