Minsk: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Minsk, porcaputt Mundi|Qualcuno| bielorusso intellettuale|'''un momento prima di venire legnato dalla polizia'''.}}
{{Citazione|Minsk, porcaputt Mundi|terrorista| bielorusso intellettuale|'''un momento prima di venire legnato dalla polizia'''.}}




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{{Citazione|E per la gnocca|Qualcuno|l’amico sincero|'''del turista qui sopra'''.}}
{{Citazione|E per la gnocca|Qualcuno|l’amico sincero|'''affermazione del turista qui sopra'''.}}




{{Citazione|Ma a me ricorda qualcosa…|Vicenza|turista vicentino'''di fronte all’ennesimo monumento “originale” di Minsk'''.}}
{{Citazione|Ma a me ricorda qualcosa…|Vicenza|turista vicentino|'''ennesimo monumento “originale” di Minsk'''.}}





Versione delle 01:25, 4 feb 2009

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Il partito approva questo utente, soprattutto quando si scola mezza bottiglia di vodka e inizia a cantare:

☭ ... Москва не делать глупых этот вечер ... ☭
(Mosca nun fa' la stupida stasera)

Minsk
[[File:File:Belarus COA.jpg|100px|center]]

(Stemma)

"La patata tira!"

(Motto)

Posizione geografica quella del missionario, unica permessa dal trattato sessuale sovietico
Anno di fondazione dimenticato al secondo giro di vodka
Abitanti 8 milioni, secondo l'OSCE. Cazzi nostri, secondo il KGB
Etnia principale Ubriaconi molesti
Lingua bieliorussa (simile al polacco, almeno finche i polacchi non se ne accorgono), russo, itagliano turistico
Sistema di governo monarchia nel senso che è governata da un mona (che sbatte le porte gridando, SIC!)
Moneta patata per gli scambi interni, patatina per gli esterni a fine embargo
Attività principale adesso non esageriamo...
« Minsk, caput Mundi »
(Qualcuno)


« Ed oltre! »
(Lukashenko)


« Minsk, porcaputt Mundi »
(terrorista)


« Sono venuto per ammirare personalmente l’ultimo baluardo storico del periodo sovietico e capirne la cultura e le motivazioni »
(idiota)


« E per la gnocca »
(Qualcuno)


« Ma a me ricorda qualcosa… »
(Vicenza)


File:Finlaymitragli.jpg
Un tipico e pittoresco abitante di Kaunas, pronto ad accogliere festante i vicini di Minsk se solo oseranno far vedere la loro sporca faccia da culo in Lituania.


Minsk è una ridente città situata nel bel mezzo del nulla, in una pianura per metà contaminata dalle scorie radioattive del disastro nucleare del 1985, per metà dalle scorie radioattive che amichevolmente vengono riversate oltre confine dai simpatici vicini ucraini, lituani e polacchi, sempre pronti a manifestare la loro ammirazione per il presidente operaio Lukashenko e gli amichevoli abitanti del luogo. Che non si capisce che cazzo abbiano da ridere, visto il posto in cui abitano… Comunque sia, nonostante le nuvole radioattive, lo smog, la mancanza di cine a buon mercato, il cibo pessimo, il tempo schifoso per 367 giorni l'anno, la vodka da due soldi (per i turisti) e tante altre belle cose, la città vanta un articolo d'esportazione di tutto rispetto: ragazze in fuga dai loro coetanei ubriaconi molesti, maschilisti, minidotati etc., possibilmente prima che Ghe Pensa Lu reinstauri lo Jus Primae Noctis. Per il resto, a meno che non siate di quei fanatici della vacanza alternativa che vogliono provare per forza la grande emozione di rivivere gli stenti dell'esercito Napoleonico durante la campagna di Russia, oppure vi siate ubriacati sfatti di vodka a Varsavia ed abbiate preso il treno sbagliato, convinti di andare a Cracovia. E siate finiti a Pinsk (bhè? se ci sono Valencia e Palencia...), città se possibile ancora più tetra e nebbiosa della capitale.






Storia.

Nessuno sa le ragioni per le quali la ridente città di Minsk fu fondata. I ricercatori ora-B pensano che se sei un contadino che vive in mezzo ad una palude ghiacciata, dovresti avere altri pensieri per la testa. Quindi la tradizione attribuisce la fondazione a Mensk, un gigante che non dovendo coltivare la terra o preoccuparsi di lupi e banditi, si fosse annoiato a morte ed abbia costruito la città così, tanto per fare, un po' come un castello di sabbia (fango di palude) di grandi proporzioni. Non si sa se Mincz fosse il nome originale, o gli fosse stato dato da Turiddu Pavan, noto mercante sicul padovano che passava di lì per caso, che constatandone le eccelse doti, si era espresso con una locuzione tipica della sua terra, storpiata poi in lingua bielorussa. Altri storici affermano che la parola derivi invece dal russo мена, baratto secondo alcuni, una cazzata secondo altri. I russi da parte loro affermano che la parola non è nemmeno russa, in quanto col cavolo che prestano qualcosa a quei morti di fame dei bielorussi.

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Qualsiasi sia l’origine del nome, la città, ormai definita dai suoi stessi abitanti “quel buco di culo in mezzo alle steppe ed alle paludi”, vanterà una storia molto turbolenta, riuscendo a farsi conquistare da più o meno tutti i popoli dei dintorni, polacchi compresi (i quali ancora oggi non riescono a credere d’avere vinto una battaglia e conquistato un paese), finchè nel 1920 diventa finalmente indipendente come capitale della RSS di Bielorussia e Lituania. ricorda ancora con affetto quei begli anni di giovanile convivenza, a rollare cannoni assieme (gli stessi cannoni usati nel 1956, per intenderci).


Durante WW2 (che non c’entra con WFii), i nazisti, consci degli orrori da loro causati, cercheranno di rimediarvi almeno in parte, radendo quasi al suolo la città. Tentativo sventato dal fatto che metà dei panzer e degli obici erano allegramente sprofondati tra le paludi, mentre isoldati venivano puntualmente attaccati dagli uri, incazzati per il fatto che finalmente che li aveva lasciati in pace la selezione naturale e le tigri dai denti a sciabola, avendo trovato una nicchia ecologica che nessun altro, a parte le pantegane, voleva occupare, venissero sti quattro crucchi a rompere le balle.


Per questo ora l’uro è uno dei simboli di Minsk, che nel 1974 però scippò ai suddetti animali l’onore degli altari, ottenendo il titolo di Città Patriottica e la fascia da miss. Non sapendo ancora che la loro patria era adesso , e non più , Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Isole Fiji od altri, i Minskiani festeggiarono con giubilo. Visto che le disgrazie non vegnono mai sole, dal 1994 è in carica un presidente operaio, basso e pelato, che controlla le televisioni e gli altri mezzi informativi, usa per i suoi affari, concentra tutti i poteri nelle sue mani, è fanaticamente devoto a sé stesso, odia l’Europa, lecca il culo a Putin e da la colpa di tutti i problemi del mondo all’opposizione, dalla crisi economica al Diluvio Universale. Come? Oh no, questo ha pure i baffetti.


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Chi non vorrebbe visitare una città così





Minsk Oggi.

« Non si corre certo il rischio d’annoiarsi! »
(Membro dell’opposizione)


« Tutto qui? »
(Tutti)



« Insisto, questo mi ricorda qualcosa! »
(Vicenza)



Vediamo ora in dettaglio cosa offre Minsk.

ARTE.

Dopo la quasi totale distruzione perpetrata dai tedeschi durante il torneo WW2, Minsk decise di vendicarsi del mondo, risorgendo a nuova vita. Dal momento che gli architetti comunisti non brillavano certo per fantasia, si decise di ricostruire la città sui disegni del noto architetto di Brest (la sola ed unica, non quella di quei copioni invidiosi mangiarane!) Andrej Paladiovich. Siccome però le linee architettoniche del genio rinascimentale erano datate, e soprattutto perché Lukashenko non sa farsi i cazzi suoi, la città di Minsk è ora dotata di uno skyline che farebbe venire gli incubi ad un palazzinaro calabrese. Questa potrebbe essere anche una delle ragioni del sempiterno carattere solare degli abitanti.


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Grazie al presidente operaio, adesso Minsk può vantare il più alto livello d’inquinamento della zona, ed una struttura tentacolare dalla quale è impossibile uscire vivi un piano regolatore che è l’invidia di tutto il mondo civilizzato, ed anche dell’Europa e degli USA. In compenso, la criminalità è inesistente, in quanto la milizia è molto solerte nel prevenire ogni serie di violenza e sopruso, commettendoli prima che un qualsiasi criminale ne abbia la possibilità, frustrando i malviventi, che si danno quindi alla vodka od a Federica (per ovvia mancanza di proventi).


Lukashenko pubblicizza personalmente la nuova biblioteca di Minsk. Leggi o muori!






Politica.

“Rabotj na nas (lavora per noi)!” Lukashenko a chiunque, su qualunque argomento.


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Attento! Non interessarti di politica in Bielorussia! E la politica non s’interesserà a te! Tanto fa tutto lui, anche la pappa! Non muoverti! Non respirare! Potrebbe essere già tardi! Lo è, mi spiace…


non essendo uomo di grande levatura, il giovane Sandro Lucasciello da Santa Maria Capovetere (anche se lui dice da Minsk, il perché è tutt’ora sconosciuto), decise un giorno di assurgere al grado politico massimo che si possa raggiungere in By: il vaccaro d’uri. Gli uri però non ci stettero, quindi Sandrino dovette ripiegare sulla più modesta carica di Presidente Eccelso della Repubblica della Madonna Bielorussa. Dovette combattere per il posto con Dima Petrenovich, noto posteggiatore abusivo suo collega, ma alla fine riuscì nell’intento. Non sapendo un’acca di politica, decise per prima cosa di prendere a modello qualche collega esterno. Dal momento che Putin si sentì di dissuaderlo dall’idea con giusti argomenti (e perché avere i suoi addominali era troppa fatica per il nostro eroe), egli prese a modello un altro grande condottiero. No, non Lui, ma il suo eroe e modello di sempre: Darth Fener. Che in questo preciso momento sta portando nell’orbita del nostro pianeta per ringraziare caldamente il Presidente.


NON FARTI SUGGERIRE!
a destra Darth Fener, a sinistra, Lukašenko. Notate le 10 importanti differenze.





Una volta trovato il costume adatto, Sandrino iniziò a legiferare e dette vita a queste perle: (vere).



  • la gnocca bielorussa è proprietà della nazione. E per tanto le belle ragazze fanno una fatica matta ad avere un visto per l’estero, anche quando devono andare a farsi salvare la vita in un ospedale decente.
  • Embargo contro l’Europa. A cui ha risposto con un ben più efficace taglio degli investimenti su suolo bielorusso.
  • Prendersi tutte le armi nucleari di buona parte della Russia. Ovviamente, quelle peggio funzionanti, in quanto i russi hanno pensato radiazione più, radiazione meno…
  • La soppressione di ogni libertà civile e l’occupazione forzata dei mezzi di comunicazione e controllo dell’opinione. Insisto, ogni riferimento ad altre persone o cose è puramente casuale.




Nonostante tutto questo, i bielorussi amano alla follia il Luka nazionale, più che altro perché l’alternativa d’opposizione è assai peggio, affermano (e sti cazzi!).



Tempo libero e sport.

Se sei bielorusso, t’annoi. Se sei un turista in cerca di sesso, dipende. Se sei bielorusso dissidente, no, definitivamente non t’annoi.


La città in sé stessa è divertente come una periferia rumena, a parte durante le manifestazioni contro il potere corrotto le feste spontanee in strada dei cittadini intenti a divertirsi dopo un periodo parecchio duro, o fancazzisti senza meta. In genere queste feste si svolgono secondo un programma ben definito: marcia compatta, fraterne pacche sulla spalla con i poliziotti, fuochi artificiali e corsa finale a perdifiato per le strade della città. Template:Img


Se invece siete tipi più casalinghi, esistono due alternative principali: il complotto in casa, ove si parla male del governo, , i suoi nemici e così via finchè non finisce tutto a vodka ed apianamento della lotta tra generi, sempre che non arriva la polizia allertata da qualche vicino sicofante solerte difensore della patria. La seconda è il party russo, in cui si passa direttamente alla vodka ed alla socializzazione appena entri dalla porta.


Quest’ultima è una delle attività preferite dai turisti, sempre che riescano d abbindolare una ragazza ed a resistere ai litri di vodka (se ce la fanno, avranno in premio d’essere gli unici uomini sobri in mezzo a molte ragazze appetibili e sole).


A parte questo, considerando che non ci si può nemmeno baciare per strada, rimane solo l’andare a teatro od a tarallucci e vino. Ah si, se vi siete dimenticati (o meglio nessuno v'ha detto) che dovete oltre ad avere un visto da 100€ (quasi il doppio che per tutti gli altri stati della zona), passare a fare la registrazione di rito (con gli ufficiali che fanno finta di non capire una parola d'inglese) in questura, state certi che le vostre giornate acquisteranno immediatamente una luce assai diversa. Signore e signori, dobre pozhdali v Minskje!!!



Questa bielorussa arrapata voleva proprio te! Peccato tuo cuggino sia stato più veloce!.