Titolo visualizzato | Discussione:Brescia |
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Namespace | Discussione |
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Creatore della pagina | 87.8.25.230 (rosica) |
Data di creazione della pagina | 13:51, 6 gen 2008 |
Ultimo contributore | Smerdiakov (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 13:24, 1 dic 2012 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Non sapevo se mettere il commento tra i rosiconi o i cacacazzo, così l'ho messa qui nell'attesa di essere collocato nel posto giusto dallo stronzo competente. Saltando i preamboli ameni, vorrei far notare una contraddizione nell'illustre scritto, forse insanabile, che potrebbe inficiare tutta la validità filosofica delle argomentazioni riducendo a semplice "zanza" tutta l'arguta illustrazione brescianica. Al sapiente compilatore può essere sfuggita l'aporia seguente: se nelle citazioni di uomini encomiabili poste all'inizio della lettura si può leggere come la terra bresciana sia oggi popolata da "indigene fiche di legno", ecco che più sotto, durante l'esposizione della bella storia genealogica di Brescia, viene riportata l'abitudine delle femmine qui nate in tempo romanico di far grazia al forestiero delle proprie mefitiche pudenda, come aveva insegnato Maddalena-la-meretrice, ostentando il pettignone a qualsivoglia cinghiale latino o celtico a seconda del periodo storico. Ciò sarebbe al limite accettabile considerando il possibile mutamento dei costumi di quelle scrofe lascive, avvenuto col susseguirsi delle epoche pure in ragione dell'imbarbarimento delle tradizioni autoctone dalle diverse dominazioni straniere latu senso, se non che l'esimio compilatore riferisce che tale tradizione si sia tramandata fino a ora. Chiedo quindi, umilmente, a quest'ultimo, di sanare l'evidente bisticcio al fine di attribuire al testo la natura probante alla quale degnamente aspira.
(Cordialmente,
Un Attento Bresciano) |