Decapitazione

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I casi di decapitazione accidentale sono all'ordine del giorno.

Si dice decapitazione una delicata operazione chirurgica che viene praticata come estremo rimedio per risolvere patologie quali l'emicrania e il torcicollo. L'operazione consiste nel separare la testa del paziente dal corpo con una lama di qualsiasi tipo e dà risultati positivi nel 100% dei casi. È conosciuta tra i parrucchieri come il "taglio alla francese". Oltre che per scopi medici, la decapitazione è stata sfruttata anche come deterrente contro il crimine, ma con scarsi effetti, ed è inoltre uno dei metodi più efficaci per fare in modo che i morti non tornino in vita sotto forma di zombi, vampiri e sonnambuli.


Cenni storici sulla decapitazione

Vita sociale della preistoria

Grazie al lavoro di archeologi e antropologi siamo ora in possesso in inutili informazioni storiche sulla decapitazione. L’usanza di staccare la testa ad un proprio simile risale a tempi antichissimi, tempi in cui né esisteva la fotografia, né l’uomo era capace di ritrarre un viso in modo decente; per questo si usava spiccare le teste dei cari defunti per conservarle e ammirarle quando si ricevevano ospiti, come si fa oggi con gli album di famiglia.

Esecuzione della pena di morte

Quando gli uomini smisero di uccidersi percuotendosi con ossa di mucca per sventrarsi usando le prime armi in metallo scadente, la decapitazione divenne subito un trend e per molti millenni criminali, prigionieri di guerra e animali da macello vennero giustiziati decurtandone l’altezza. Se una volta si usavano solo asce e spadoni per tagliar le teste, man mano che l’abilità tecnica e la fantasia dell’uomo si sviluppava, nuovi ingegnosi strumenti venivano inventati, quali la ghigliottina (che in realtà all’inizio fu pensata per affettare salumi), le porte automatiche dei supermercati e il guardrail.

Chirurgia

Come si è già accennato, almeno fino al III millennio a.C. si praticava la decapitazione con lo scopo di curare diverse patologie, ma questa pratica cadde in disuso allorquando ci si rese conto che certi effetti collaterali erano inevitabili. Nel ‘700 essa tornò in auge tra i medici e chirurghi del tempo poiché era viva la convinzione che si potessero eseguire trapianti di testa, in questo essi erano patrocinati dai vecchi nobili che speravano di ringiovanire il proprio corpo.

Situazione odierna

Oramai solo pochi paesi ben saldati alle bella tradizioni di una volta adoperano la decapitazione a scopi punitivi. Nei paesi più sviluppati è una pratica illegale, che a malapena sopravvive in Messico grazie alla dedizione dei cartelli della droga, che assieme a questa tengono in vita anche la tradizione della crocifissione.

Effetti

Solitamente, dopo la decapitazione, si schiatta entro pochi secondi, ma alcuni documenti antichi raccontano di uomini rimasti coscienti per diversi minuti. Cicerone ad esempio, dopo aver perso la testa fece un’orazione di quaranta minuti alla presenza dei suoi assassini. Il pirata Barbanera, invece, quando fu buttato in mare senza testa nuotò attorno alla nave per tre volte. In quel frangente fu notato da un allenatore e in seguito vinse due campionati di nuoto prima di morire.