De bello gallico: differenze tra le versioni

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==L'esercito romano==
==L'esercito romano==
L'esercito romano era l'esercito romano, chettelodicoaffare? Divisa in legioni, schierava nella sua tipica [[formazione a testuggine]] un attacco penetrante di fanteria con [[Totti]] e [[Cassano]], forte del centrocampo con [[Antonio De Rossi]] (sempre pronto a menar le mani), [[Emerson]] [[Lima]] e [[Mancini]] (sulla fascia sinistra). La difesa degli accampamenti era sempre delegata ai legionari, gli uomini tuttofare, sempre a braghe corte, persino d'inverno, con -15°C, che erigevano palizzate e torri in legno per il controllo dei dintorni. Alcuni avamposti controllavano costantemente i confini, sempre in continua espansione, ma per lo più erano adibiti alla caccia d'altura.
L'esercito romano era l'esercito romano, chettelodicoaffare? La conquista dei territori era affidata alle legioni, suddivisione di uomini scelti, il cui comando era affidato agli uomini più ciccioni, i [[centurione|centurioni]]. La difesa degli accampamenti era sempre delegata ai legionari, gli uomini tuttofare, sempre a braghe corte, persino d'inverno con -15°C, che erigevano palizzate e torri in legno per il controllo dei territori cirocostanti. Alcuni avamposti controllavano i confini, sempre in continua espansione, ma per lo più erano adibiti alla caccia d'altura.


Ma la [[legione]] era nulla senza i suoi singoli membri, i legionari appunto, formati fin dall'infanzia nell'arte della guerra. I più ciccioni del gruppo erano affidati ai posti di comando, ma ogni [[soldato]] era indipendente e capace di badare a sé stesso e ai propri compagni in qualsiasi momento: ognuno sapeva combattere, difendersi, organizzare un accampamento, scavare una trincea, [[violenza sulle donne|violentare donne]] indifese, uccidere bambini innocenti, cucinare una carbonara per 12 e persino allacciarsi le scarpe da solo. I migliori erano persino in grado di leccarsi il [[gomito]], segreto che è morto assieme alla caduta dell'impero, che avvenne alcuni secoli più avanti per mano dei [[barbari]].
Ma la [[legione]] era nulla senza i suoi singoli membri, i legionari appunto, formati fin dall'infanzia nell'arte della guerra. Ogni [[soldato]] era indipendente e capace di badare a sé stesso e ai propri compagni in qualsiasi momento: ognuno sapeva combattere, difendersi, organizzare un accampamento, scavare una trincea, [[violenza sulle donne|violentare donne]] indifese, uccidere bambini innocenti, cucinare una carbonara per 12 e persino allacciarsi le scarpe da solo. I migliori erano persino in grado di leccarsi il [[gomito]], segreto che è morto assieme alla caduta dell'impero, che avvenne alcuni secoli più avanti per mano dei [[barbari]].


Altro punto di forza dell'esercito italico erano gli armamenti. Ad ogni legionario veniva fornito per soli 99€
Altro punto di forza dell'esercito italico erano gli armamenti. Ad ogni legionario veniva fornito, per soli 99€:
* Vestiti rinforzati in stecche di cuoio disegnati per l'occasione da stilisti italiani e direttamente cuciti su misura.
* Vestiti rinforzati in stecche di cuoio disegnati per l'occasione da stilisti italiani e direttamente cuciti su misura.
* Sandali di [[Prada]], resistenti a [[millemila]] miglia di marcia. Ogni 400 miglia il legionario invertiva il sandalo destro col sinistro in modo da consumarli uniformemente sui bordi, più suscettibili ad usura durante le curve.
* Sandali di [[Prada]], resistenti a [[millemila]] miglia di marcia. Ogni 400 miglia il legionario invertiva il sandalo destro col sinistro in modo da consumarli uniformemente sui bordi, più suscettibili ad usura durante le curve.
* Un '''pilum''' da lancio, utile anche per grattarsi la schiena, laddove non si arrivava con il semplice utilizzo delle mani. Ogni soldato personalizzava il proprio con frasi incise sul manico indirizzate al nemico del tipo: "''Spero ti entri in un occhio"'', "''Là dove non batte il sol''" e "''Spese a carico del destinatario"''
* Un '''pilum''' da lancio, utile anche per grattarsi la schiena, laddove non si arrivava con il semplice utilizzo delle mani. Ogni soldato personalizzava il proprio con frasi incise sul manico indirizzate al nemico del tipo: "''Spero ti entri in un occhio"'', "''Là dove non batte il sol''" e "''Spese sanitarie a carico del destinatario"''
* Una ''daga'', una spada poco ingombrante, ma ben affilata e bilanciata. Secondo gli scritti di Cesare, questa spada veniva spesso riposta ''"in vagina"'', anche se non posso garantire per le traduzioni dei miei studenti di seconda liceo, che di media hanno 4 in latino. Ai posteri le interpretazioni di talune frasi con cui i centurioni romani apostrofavano il loro "arnese di battaglia":
* Una ''daga'', una spada più corta delle altre e poco ingombrante, ma ben affilata e bilanciata. Secondo gli scritti di Cesare, questa spada veniva spesso riposta ''"in vagina"'', anche se non posso garantire per le traduzioni dei miei studenti di seconda liceo, che di media hanno 4 in latino. Ai posteri le interpretazioni di talune frasi con cui i centurioni romani apostrofavano il loro "arnese di battaglia":
{{quote|Non importa quanto è lunga la [[pene|spada]], ma il [[sesso|modo in cui la si brandisce]]}}
{{quote|Non importa quanto è lunga la [[pene|spada]], ma il [[sesso|modo in cui la si brandisce]]}}
* Una scatola di [[preservativi]] ultraresistenti da 6 per evitare di contrarre [[patologia sessualmente trasmissibile|malattie sessualmente trasmissibili]] come l'[[aviaria]].
* Una scatola da 6 di [[preservativi]] ultraresistenti per evitare di contrarre [[patologia sessualmente trasmissibile|malattie sessualmente trasmissibili]] come l'[[aviaria]].
* La foto della [[moglie]] formato tascabile; riportava una didascalia sul retro "[[Giove]] sa sempre quello che fai (e poi me lo viene a dire)."
* La foto della [[moglie]] formato tascabile; riportava una didascalia sul retro "[[Giove]] sa sempre quello che fai (e poi me lo viene a dire)."