Davide Rossi

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« Però, grande attore! »
(una bestemmia che parla di Davide Rossi)


« Se fossi suo padre lo avrei presi a bastonate sulle gengive! »
(qualunque persona con un neurone su Davide Rossi )


« Ah! Ora capisco perchè è venuto su così male! »
(la stessa persona con un neurone che ha capito che il padre di Davide è Vasco)


Infanzia

Davide Rossi (altresì conosciuto come "Il figlio di Vasco" o "Quello che era uguale a Mirko nel film di Moccia") nasce, e questo è già un miracolo, poichè la madre, sapendo di essere rimasta gravida da Vasco Rossi, provò per trentasette volte ad arpionarlo con un mattarello mentre era ancora in grembo, a Roma, in uno dei quartieri più malfamati della città. Fin da bambino, Davide dimostra molte somiglianze col padre: pippava il latte in polvere, al posto del ciuccio usava una canna accesa e la prima parola che proferì fu: " EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHHHHHHHH!!!!".

La sua infanzia è molto travagliata viste le condizioni disagiate della sua famiglia, infatti non potè mai andare a scuola e sua madre potè comprargli il cellulare solo a 14 anni (cosa assai grave se si pensa che oggi se non lo hai dai 6 anni un sù non sei figo secondo i Bimbiminkia di cui Davide fa parte).

Carriera

Davide, raggiunta la maggiore età, decide di aiutare la madre per il sostentamento della famiglia nonstante il suo sogno sia di non fare un benemerito, così si trova un lavoro come cibo umano in un ristorante. Un giorno sua madre gli sparò sul cuore con un fucile a canne mozze e sperando di averlo ucciso gli rivelò l'identità del padre. Fatto sta che Davide non era morto, poichè, come ogni buon truzzo, portava sempre l' emmepitre sul cuore e quindi il proiettile uccise soltanto una vagonata di merd... eh, musica house.

Venuto a sapere chi fosse suo padre decise di rivelarsi a lui e diventare un musicista. Purtroppo non potè seguire questo sogno, perchè al suo primo concerto, dopo che il padre aveva speso milioni di euro in lezioni di chitarra da Richard Benson, Davide guardò lo spartito e disse:<< cazzo, 'sto foglio è pieno di pallini su righe, e così non si legge neanche una nota!>>.