Crociate (guerre)

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« Chi sapeva che combattevamo per le terre e per le ricchezze e non per la fede? »
( Il re Baldovino V davanti a Dio)
« Ah, le crociate! Vuoi dire quei 100 deficenti che stupidamente mi hanno attaccato? »
( Saladino sulle crociate)
« Ah, mi ricordo ancora quel periodo! A quei tempi ero nel consiglio di Firenze. »
( Andreotti in riferimento alle crociate)
« Mi hanno detto che le crociate erano il modo per espiare i miei peccati! Vaffanculo! »
( Un crociato all'inferno)


L'inizio

In un tempo mooolto ma mooolto lontano in una piccola città di una piccola provincia nacque un conte senza soldi nè terre chiamato Filipetto d'Ibelin che voleva a tutti i costi fare qualcosa per rimediare. Allora fece una visitina a Gerusalemme e si stupì di vederla sotto il dominio Saraceno. Andò a dirlo ai suoi amici Andreotti di Lusignano e Goffredo di Buglione. Corsero dal papa a dirgli tutto così il suddetto diede loro 20.000 uomini per rimediare a questa situazione. Lì presero e si diressero verso Gerusalemme. Dato che c'erano delle città immensamente ricche davanti a loro era giusto che le saccheggiassero. Con i soldi saccheggiati si comprarono la riviera francese e dopo aver saccheggiato anche quella pagarono un esercito di 100.000 uomini che raggiunse Gerusalemme e la saccheggiarono uccidendo tutti gli infedeli. Grazie a questi ecidi il papa diede loro i titoli di re, il titolo di difensori della fede e +200 di esperienza.

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