Coro da stadio

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« Oooh oh oh lalalà »
(Niubbo)

Il coro da stadio è l'unico modo con cui l'ultrà medio è in grado di esprimersi.

Genesi

Il coro da stadio, come suggerisce il nome stesso, affonda le sue radici nella tradizione orale popolare. Ai tempi dei nostri nonni, infatti, era comune accompagnare cantando i lavori manuali quali la vendemmia, l'impasto della calce viva o la sintetizzazione dell'uranio impoverito con canti di lunga tradizione: tra le canzoni più gettonate ricordiamo infatti "La mula de Parenzo", "Ninetto ragazzetto der Tufello", "Raped In Their Own Blood" e diverse altre hit, poi proposte anche da artisti della levatura di Paolo Meneguzzi e Paracoccidioidomicosisproctitissarcomucosis.

Tuttavia, era assai comune che durante la vendemmia i contadini addetti alla pigiatura dell'uva approfittassero della situazione per dissetarsi col succo del loro lavoro. Successe anche al signor Dario Abbece durante la pigiatura del Lambrusco calabrese del 1966, solo che il nostro stava invece rimestando la calce viva.