Cioè

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Cioè non è semplicemente una rivista, ma è un’icona della cultura pop contemporanea. Lo storico settimanale dedicato ai teenagers italiani ha attraversato gli ultimi trent’anni affermandosi come un vero e proprio fenomeno generazionale. Non c’è quarantenne, trentenne, ventenne oggi che non ricordi, quasi con nostalgia, le sue pagine lette con curiosità adolescenziale, i maxiposter da appendere in camera e le bellissime copertine adesive, le prime nella storia dell’editoria italiana… Una forte identità, quella di Cioè, che ha il vanto di avere ospitato firme importanti, da Maurizio Costanzo a Beppe Grillo, e lanciato moltissime star della televisione e del cinema di oggi. E fiero del suo passato, oggi Cioè guarda al futuro. Il famoso settimanale si rinnova per restare al passo con i tempi. Edito da Panini Magazine e realizzato dal nuovo service editoriale Emmei, Cioè cambia così come sono cambiate le esigenze, i gusti, le curiosità delle sue lettrici, e si conferma un punto di riferimento per le giovanissime. L’attenzione alle tematiche care al nostro target di riferimento (11‐14 anni) resta alta, dallo showbitz alla psicologia. Lungi dall’essere un giornale frivolo per lettrici superficiali, Cioè è capace di parlare chiaro ai più giovani, con un linguaggio veloce e diretto. Sempre in prima fila nell’affrontare problematiche relative all’universo giovanile (dal bullismo ai disturbi alimentari, dal primo amore alla difficoltà a scuola), informa le sue lettrici grazie all’aiuto di esperti, professionisti, addetti ai lavori. Cioè ha in serbo numerose iniziative, rivolte alla cronaca e all’attualità, in grado di renderlo uno strumento di informazione, utile, approfondita e mai banale. Cioè mai come da trenta anni a questa parte, si presenta come una testata giornalistica importante per i giovani lettori che sempre più spesso si perdono nei meandri della rete, tra gossip inventati, informazioni errate e spesso pericolose trovate sul web. Ufficio

Le domande delle lettrici di Cioè, sempre sensibili e attenti a tutte quello che le circonda, vengono pubblicate sulla rivista. Alle domande rispondono professionisti, addetti ai lavori e seri esperti del settore.

Cioè e i suoi lettori

Probabile lettore/lettrice di Cioè.

Negli innumerevoli anni di pubblicazione misteriosamente ininterrotta la rivista è mutata, di male in peggio, molte volte, ma le sue lettrici e lettori[1] sono rimasti sempre fedeli.

I lettori di Cioè si dividono in varie categorie, esse sono:

  1. Le ragazzine sui 12/15 anni, sfigate.
  2. I ragazzi con seri dubbi circa i loro gusti sessuali, sfigati.
  3. Ragazze, cesse, sui 16/18 anni che non vengono cagate nemmeno da chi gioca a D&D, sfigate.
  4. Ragazzi, che lo leggono per scoprire gli interessi della propria ragazza (?), sfigati.
  5. Gente come te!

Spesso accade che molti lettori scrivano alla redazione e alle varie "poste del cuore" per fare loro domande a cui non riescono a trovare risposta (vedi sopra), a quel punto interviene un losco figuro sconosciuto che ha il compito di rispondere alle complicate domande dei lettori e di confondere le idee più di quanto non lo siano già[2], in questo modo si innescano seri effetti collaterali tipo:

  • Rendere le ragazzine ancora più sfigate;
  • Far diventare froci i ragazzi che, evitando di leggere Cioè, si sarebbero potuti salvare;
  • Far diventare le ragazze delle zitelle cesse e acide. Ebbene si, leggere Cioè muta anche l'aspetto fisico, oltre che quello psichico.

Conclusione

In conclusione, si consiglia a chichessia voglia iniziare a leggere Cioè, finendo in poco tempo per consumare la propria anima e i pochi neuroni, se mai ne avesse avuti, di evitare di prendere sul serio le cose scritte al suo interno. Infatti solo una cosa è vera su quella rivista, la firma del direttore/direttrice[3]. Ma anche su questa io non ci metterei la mano sul fuoco. Meglio metterci il giornale, indubbiamente.

Voci correlate

Note

  1. ^ Sì, anche maschi.
  2. ^ Questo dovrebbe darvi un'idea di esse.
  3. ^ Non ne è ben chiara la sessualità.

Collegamenti estranei